Cronaca
Da anni picchiava la moglie, in manette un 48enne gravinese
Fermato dai Carabinieri grazie alle testimoninaze di parenti e vicini di casa
Gravina - sabato 13 dicembre 2014
9.57
Anni di percosse e maltrattamenti a cui solo i Carabinieri della stazione di Gravina hanno messo fine.
In manette è finito un 48 enne gravinese destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica. L'uomo dovrà difendersi dalle accuse di lesioni e maltrattamenti nei confronti della moglie.
Secondo quanto riferito dai militari, l'uomo da diversi anni picchiava la moglie, sua coetanea, ormai ridotta in uno stato di assoggettamento tale da rifiutare di collaborare con le forze dell'ordine, a cui riferiva che le lesioni riportate erano dovute a cadute accidentali.
Lo scorso novembre, però, la donna è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari dopo l'ennesimo pestaggio subito dal consorte. A ritrovare la donna ferita e sanguinante fu il figlio della coppia, che tornato a casa, la trovò sporca di sangue e con una grossa ferita alla testa. Dell'uomo, invece, i militari raccontano che fu trovato seduto, con indifferenza, davanti alla tv.
Trasportata in ospedale, i medici hanno riscontrato un trauma cranico, lacerazioni ed escoriazioni al volto, agli arti e fratture chiuse di quattro costole, per una prognosi di trenta giorni.
Immediate sono scattate le indagini da parte dei Carabinieri, basate principalmente sulle testimonianze rese da parenti e vicini di casa, che spesso sentivano grida e urla di aiuto provenire dall'abitazione della malcapitata.
Accertate le responsabilità del marito, l'uomo è stato rinchiuso presso la locale casa circondariale.
In manette è finito un 48 enne gravinese destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica. L'uomo dovrà difendersi dalle accuse di lesioni e maltrattamenti nei confronti della moglie.
Secondo quanto riferito dai militari, l'uomo da diversi anni picchiava la moglie, sua coetanea, ormai ridotta in uno stato di assoggettamento tale da rifiutare di collaborare con le forze dell'ordine, a cui riferiva che le lesioni riportate erano dovute a cadute accidentali.
Lo scorso novembre, però, la donna è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari dopo l'ennesimo pestaggio subito dal consorte. A ritrovare la donna ferita e sanguinante fu il figlio della coppia, che tornato a casa, la trovò sporca di sangue e con una grossa ferita alla testa. Dell'uomo, invece, i militari raccontano che fu trovato seduto, con indifferenza, davanti alla tv.
Trasportata in ospedale, i medici hanno riscontrato un trauma cranico, lacerazioni ed escoriazioni al volto, agli arti e fratture chiuse di quattro costole, per una prognosi di trenta giorni.
Immediate sono scattate le indagini da parte dei Carabinieri, basate principalmente sulle testimonianze rese da parenti e vicini di casa, che spesso sentivano grida e urla di aiuto provenire dall'abitazione della malcapitata.
Accertate le responsabilità del marito, l'uomo è stato rinchiuso presso la locale casa circondariale.