cultura
Dal carcere alla biblioteca di comunità, altro luogo restituito alla città
Ospite d’eccezione l’attrice Claudia Gerini che presenta il suo libro
Gravina - venerdì 15 novembre 2024
16.31
Sono stati inaugurati, ufficialmente il 14 novembre, i locali della biblioteca di comunità intitolata "La casa del Fuorilegge", dove una volta a Gravina c'era il carcere.
Presenti il sindaco Fedele Lagreca, il consigliere regionale Stefano Lacatena, l'assessore con delega ai musei, parco archeologico e biblioteca, Silvano Burdi e molti consiglieri comunali, tra cui Alesio Valente sindaco della passata amministrazione.
Ad impreziosire l'evento, la presenza di una delle attrici più apprezzate del cinema italiano, Claudia Gerini, che in questa occasione ha presentato il suo libro "Se chiudo gli occhi: Vita, amori e passioni di una pragmatica sognatrice"; mentre a condurre il dialogo con l'autrice, Oscar Iarussi, noto giornalista, saggista, critico cinematografico e neo direttore del Bif&st.
Le prime fonti risalgono al 1300 quando qui viene fondato il convento e la relativa chiesa di San Francesco, successivamente nel 1809 un editto napoleonico dispone la chiusura di tutti gli ordini monastici. Successivamente nel 1813 i locali, dove un tempo c'erano i frati, vengono affidati al comune di Gravina come sede del municipio. Gli ambienti, nel 1843 diventano carcere mandamentale, lì i detenuti scontano pene per reati minori, invece nel 1973 per motivi di igiene, il carcere viene chiuso. I locali tornano nella disponibilità del municipio. Oggi gli stessi luoghi sono stati recuperati e restituiti alla città, come biblioteca di comunità.
"Una città che vanta una biblioteca, la "Finia" tra le più antiche della regione, ma mancava una biblioteca comunale". Queste le parole del sindaco Lagreca dopo l'ingresso ufficiale, Il primo cittadino poi ha continuato: "anche luogo di aggregazione per i giovani, per scambiare idee sane". Il sindaco ha voluto ringraziare la Regione Puglia per i finanziamenti ricevuti. Presente il consigliere regionale Stefano Lacatena.
Lo stesso sindaco Fedele Lagreca ha voluto sottolineare, come quello della realizzazione della biblioteca, fosse stato un progetto avviato dalla passata amministrazione guidata da Alesio Valente e che il primo cittadino ha fortemente voluto la sua partecipazione alla cerimonia ufficiale di inaugurazione.
La novità, in questa occasione è stata che i tecnici e dipendenti del comune (che hanno contribuito alla realizzazione del progetto), sono stati coinvolti e hanno raccontato, al numeroso pubblico presente in sala, le varie fasi della realizzazione della biblioteca.
Con Oscar Iarussi, è emersa la simpatia e la spontaneità della famosa attrice Claudia Gerini, madrina dell'evento e che per l'occasione ha presentato il suo libro "Se chiudo gli occhi: Vita, amori e passioni di una pragmatica sognatrice", lei stessa definendosi "un'attrice a cui piace leggere, ma anche scrivere", il pubblico gravinese è stato letteralmente coinvolto nei racconti della Gerini.
E dunque con l'inaugurazione di ieri, un altro luogo ritorna nella disponibilità di tutta la comunità: prima era un luogo dove si scontavano delle pene, oggi si diffonde cultura.
Presenti il sindaco Fedele Lagreca, il consigliere regionale Stefano Lacatena, l'assessore con delega ai musei, parco archeologico e biblioteca, Silvano Burdi e molti consiglieri comunali, tra cui Alesio Valente sindaco della passata amministrazione.
Ad impreziosire l'evento, la presenza di una delle attrici più apprezzate del cinema italiano, Claudia Gerini, che in questa occasione ha presentato il suo libro "Se chiudo gli occhi: Vita, amori e passioni di una pragmatica sognatrice"; mentre a condurre il dialogo con l'autrice, Oscar Iarussi, noto giornalista, saggista, critico cinematografico e neo direttore del Bif&st.
Le prime fonti risalgono al 1300 quando qui viene fondato il convento e la relativa chiesa di San Francesco, successivamente nel 1809 un editto napoleonico dispone la chiusura di tutti gli ordini monastici. Successivamente nel 1813 i locali, dove un tempo c'erano i frati, vengono affidati al comune di Gravina come sede del municipio. Gli ambienti, nel 1843 diventano carcere mandamentale, lì i detenuti scontano pene per reati minori, invece nel 1973 per motivi di igiene, il carcere viene chiuso. I locali tornano nella disponibilità del municipio. Oggi gli stessi luoghi sono stati recuperati e restituiti alla città, come biblioteca di comunità.
"Una città che vanta una biblioteca, la "Finia" tra le più antiche della regione, ma mancava una biblioteca comunale". Queste le parole del sindaco Lagreca dopo l'ingresso ufficiale, Il primo cittadino poi ha continuato: "anche luogo di aggregazione per i giovani, per scambiare idee sane". Il sindaco ha voluto ringraziare la Regione Puglia per i finanziamenti ricevuti. Presente il consigliere regionale Stefano Lacatena.
Lo stesso sindaco Fedele Lagreca ha voluto sottolineare, come quello della realizzazione della biblioteca, fosse stato un progetto avviato dalla passata amministrazione guidata da Alesio Valente e che il primo cittadino ha fortemente voluto la sua partecipazione alla cerimonia ufficiale di inaugurazione.
La novità, in questa occasione è stata che i tecnici e dipendenti del comune (che hanno contribuito alla realizzazione del progetto), sono stati coinvolti e hanno raccontato, al numeroso pubblico presente in sala, le varie fasi della realizzazione della biblioteca.
Con Oscar Iarussi, è emersa la simpatia e la spontaneità della famosa attrice Claudia Gerini, madrina dell'evento e che per l'occasione ha presentato il suo libro "Se chiudo gli occhi: Vita, amori e passioni di una pragmatica sognatrice", lei stessa definendosi "un'attrice a cui piace leggere, ma anche scrivere", il pubblico gravinese è stato letteralmente coinvolto nei racconti della Gerini.
E dunque con l'inaugurazione di ieri, un altro luogo ritorna nella disponibilità di tutta la comunità: prima era un luogo dove si scontavano delle pene, oggi si diffonde cultura.