Dal Giappone a Gravina con amore

Si fanno sempre più prestigiosi ed autorevoli gli attestati internazionali di apprezzamento verso le bellezze storiche e artistiche gravinesi, a testimonianza di un crescente interesse culturale e turistico verso la nostra città. Il prossimo 22 gennaio, infatti, Gravina ospiterà l'ambasciatore del Giappone Masaharu Kohno, in visita in Puglia nel corso della giornata italo-nipponica.

La presenza dell'ambasciatore nipponico è solo l'ultima tappa di una lunga storia di vicinanza tra Gravina e il Sol Levante: solo qualche mese fa, infatti, l'équipe accademica dell'università di Kanazawa, che sotto la guida del professor Takaharu Miyashita, e in collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ha curato lo studio delle pitture murali delle nostre chiese rupestri, aveva presentato ufficialmente i risultati della ricerca iconografica e diagnostica finanziata dal governo di Tokio, nell'ambito di un progetto riguardante specificamente il Mezzogiorno d'Italia, con uno stanziamento complessivo di 300 milioni di yen.

Un'attenzione verso il patrimonio rupestre gravinese, quello delle istituzioni politiche e scientifiche giapponesi, che viene provvidenzialmente a cadere proprio mentre si discute dello stato di conservazione degli affreschi di San Vito vecchio, dopo l'allarme lanciato dagli esperti dell'Istituto centrale di restauro.

Questo il programma della giornata del 22 gennaio, salvo eventuali variazioni: arrivo a Gravina alle 9, incontro di saluto con l'assessore comunale alla cultura Laura Marchetti e visita agli affreschi della cripta di San Vito Vecchio conservati presso la Fondazione Ettore Pomarici-Santomasi, con saluto del presidente della Fondazione, Agostino Giglio. Alle 10 visita alla chiesa di San Michele delle grotte. Alle 11.30 visita al sito originario di San Vito Vecchio e alla grotta del Padreterno.