La città
Dalla Carta costituzionale l’autentica legalità
Un incontro alla scuola Montemurro
Gravina - sabato 4 maggio 2019
"L'altro giorno, a ridosso delle celebrazioni del 25 aprile, è stato esposto uno striscione inneggiante a Benito Mussolini; è ancora valido oggi celebrare tali ricorrenze e vi è la possibilità di un ritorno della dittatura?". Una domanda tra le tante che hanno animato il dibattito dell'incontro "Gravina 1946-1948: referendum istituzionale e costituzione italiana", tenutosi presso l'istituto comprensivo Don Eustacchio Montemurro e giunto alla fine di un percorso didattico incentrato sulla cultura e l'educazione alla legalità.
A relazionare sul tema Michele Laddaga: autore del volume "La costituzione italiana ha settant'anni", di recente pubblicazione, nonché di altri testi di storia, che si è prestato alle domande provenienti dalla platea degli alunni dell'istituto gravinese presenti all'incontro.
Nel corso della sua relazione Laddaga ha rievocato alcuni episodi di storia locale utili a chiarire anche il contesto nel quale viviamo, la città di Gravina: "una delle pochissime realtà del sud Italia distintasi, nella consultazione referendaria del 1946, per essersi pronunciata massicciamente a favore della repubblica a fronte di una quasi totale condivisione del regime monarchico da parte dell'intera Puglia e del Sud Italia"- ha spiegato Laddaga, che poi non ha mancato di citare episodi cruenti come il bombardamento di Bari del dicembre 1943, dove persero la vita circa 2000 persone per sprigionamento del gas iprite, vietato dalla convenzione di Ginevra; o ancora narrando, con dovizia di particolari, i fatti accaduti proprio nella città di Gravina, come l'eccidio presso il Molino Divella del 1948, o alcune peculiarità della città del grano e del vino come l'istituzione del Commissariato di Pubblica Sicurezza, risalente al 1944, frutto dei numerosi tumulti che iniziarono a registrarsi in quegli anni.
Approfondendo la parte dedicata all'assemblea Costituente e alla Costituzione della Repubblica, con particolare riferimento ai primi dodici articoli, sui quali gli alunni della "Montemurro" hanno dimostrato una ottima preparazione, frutto di un percorso didattico sottolineato dal dirigente Francesco Laddaga, intervenuto al dibattito moderato dal giornalista Francesco Mastromatteo .
Una iniziativa che merita di essere ripetuta e assecondata. Infatti- sottolinea Michele Laddaga in conclusione- "A dispetto delle tante Cassandra, si avverte fame di cultura e se la risposta sarà simile a quella dei ragazzi e dei docenti della Montemurro, allora davvero non potrà esserci alcun timore circa il ritorno di fantasmi del passato".
A relazionare sul tema Michele Laddaga: autore del volume "La costituzione italiana ha settant'anni", di recente pubblicazione, nonché di altri testi di storia, che si è prestato alle domande provenienti dalla platea degli alunni dell'istituto gravinese presenti all'incontro.
Nel corso della sua relazione Laddaga ha rievocato alcuni episodi di storia locale utili a chiarire anche il contesto nel quale viviamo, la città di Gravina: "una delle pochissime realtà del sud Italia distintasi, nella consultazione referendaria del 1946, per essersi pronunciata massicciamente a favore della repubblica a fronte di una quasi totale condivisione del regime monarchico da parte dell'intera Puglia e del Sud Italia"- ha spiegato Laddaga, che poi non ha mancato di citare episodi cruenti come il bombardamento di Bari del dicembre 1943, dove persero la vita circa 2000 persone per sprigionamento del gas iprite, vietato dalla convenzione di Ginevra; o ancora narrando, con dovizia di particolari, i fatti accaduti proprio nella città di Gravina, come l'eccidio presso il Molino Divella del 1948, o alcune peculiarità della città del grano e del vino come l'istituzione del Commissariato di Pubblica Sicurezza, risalente al 1944, frutto dei numerosi tumulti che iniziarono a registrarsi in quegli anni.
Approfondendo la parte dedicata all'assemblea Costituente e alla Costituzione della Repubblica, con particolare riferimento ai primi dodici articoli, sui quali gli alunni della "Montemurro" hanno dimostrato una ottima preparazione, frutto di un percorso didattico sottolineato dal dirigente Francesco Laddaga, intervenuto al dibattito moderato dal giornalista Francesco Mastromatteo .
Una iniziativa che merita di essere ripetuta e assecondata. Infatti- sottolinea Michele Laddaga in conclusione- "A dispetto delle tante Cassandra, si avverte fame di cultura e se la risposta sarà simile a quella dei ragazzi e dei docenti della Montemurro, allora davvero non potrà esserci alcun timore circa il ritorno di fantasmi del passato".