Politica
Dario Stefano incontra i disoccupati
"Gravina diventi punto di riferimento del territorio"
Gravina - venerdì 5 settembre 2014
12.18
"Non possiamo vivere di città metropolitane. Gravina diventi punto di riferimento del territorio".
Inizia con questo appello la campagna per le primarie in terra murgiana di Dario Stefano, ospite ieri in un incontro con disoccupati e lavoratori precari presso la zona PIP.
"Non siamo organizzati in un contesto politico o sindacale, anche se da stasera formeremo un comitato" è l'introduzione dell'ex dirigente sindacale Donato Mastropietro, ma il sostegno a Stefano, la presenza di esponenti politici, come i consiglieri Petrara e Stragapede e l'esponente di Sel Rosa Fiore, e soprattutto l'affondo contro l'amministrazione non lasciano spazio a dubbi sulla caratura della manifestazione: "La commissione straordinaria per il lavoro ha fallito – attacca – anche per la mancata reazione dei sindacati. Non vogliamo un nuovo Cosc. Siamo qui per esprimere il nostro sostegno alla candidatura di Stefano".
Arriva il senatore ed ex assessore regionale e dopo aver ascoltato una lunga disamina sulla difficile situazione sociale ed economica cittadina snocciola le sue considerazioni e le sue ricette per il rilancio dell'economia locale: "Gravina deve recuperare la sua traccia agricola, dando spazio alle nuove generazioni e alle risorse umane estromesse dall'industria, che ormai è un settore accessorio: va bene solo se è compatibile con le altre vocazioni del territorio".
Su ambiente e turismo, Stefano indica la via tracciata da dieci anni di governo regionale: "La Puglia ha fatto passi avanti perché ha puntato sulla peculiarità della sua offerta, valorizzando anche la dimensione culturale di settori come l'agroalimentare, supportando esperienze da mettere in rete. Penso ai percorsi didattici nei boschi o nelle masserie. Vinceremo le primarie se sapremo ricreare quella connessione sentimentale come ha fatto Nichi Vendola".
Infine, una stoccata contro la realtà locale, soprattutto politica: "Questo territorio deve recuperare il deficit rispetto a quelli che hanno ripensato il proprio modello di sviluppo. Negli ultimi anni non sono arrivate molte proposte".
Stefano va via e il dibattito prosegue sulle problematiche del mondo del lavoro, ma soprattutto sulle prossime strategie politiche, a livello regionale e non solo…
Inizia con questo appello la campagna per le primarie in terra murgiana di Dario Stefano, ospite ieri in un incontro con disoccupati e lavoratori precari presso la zona PIP.
"Non siamo organizzati in un contesto politico o sindacale, anche se da stasera formeremo un comitato" è l'introduzione dell'ex dirigente sindacale Donato Mastropietro, ma il sostegno a Stefano, la presenza di esponenti politici, come i consiglieri Petrara e Stragapede e l'esponente di Sel Rosa Fiore, e soprattutto l'affondo contro l'amministrazione non lasciano spazio a dubbi sulla caratura della manifestazione: "La commissione straordinaria per il lavoro ha fallito – attacca – anche per la mancata reazione dei sindacati. Non vogliamo un nuovo Cosc. Siamo qui per esprimere il nostro sostegno alla candidatura di Stefano".
Arriva il senatore ed ex assessore regionale e dopo aver ascoltato una lunga disamina sulla difficile situazione sociale ed economica cittadina snocciola le sue considerazioni e le sue ricette per il rilancio dell'economia locale: "Gravina deve recuperare la sua traccia agricola, dando spazio alle nuove generazioni e alle risorse umane estromesse dall'industria, che ormai è un settore accessorio: va bene solo se è compatibile con le altre vocazioni del territorio".
Su ambiente e turismo, Stefano indica la via tracciata da dieci anni di governo regionale: "La Puglia ha fatto passi avanti perché ha puntato sulla peculiarità della sua offerta, valorizzando anche la dimensione culturale di settori come l'agroalimentare, supportando esperienze da mettere in rete. Penso ai percorsi didattici nei boschi o nelle masserie. Vinceremo le primarie se sapremo ricreare quella connessione sentimentale come ha fatto Nichi Vendola".
Infine, una stoccata contro la realtà locale, soprattutto politica: "Questo territorio deve recuperare il deficit rispetto a quelli che hanno ripensato il proprio modello di sviluppo. Negli ultimi anni non sono arrivate molte proposte".
Stefano va via e il dibattito prosegue sulle problematiche del mondo del lavoro, ma soprattutto sulle prossime strategie politiche, a livello regionale e non solo…