Territorio
Debiti PA pugliese, a rilento i pagamenti
A Gravina da utilizzare ancora 446 mila euro di spazi finanziari e anticipi Cdp.
Gravina - lunedì 8 dicembre 2014
10.58
Procedono a rilento le operazioni di pagamento dei debiti degli enti locali pugliesi verso le imprese fornitrici di beni e servizi. E' quanto emerge da uno studio condotto da Confartigianato Imprese Puglia sui dati diffusi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Dopo il piano messo a punto dal Governo per pagare i debiti della pubblica amministrazione contratti nei confronti di imprese, ed i relativi fondi messi a disposizione attraverso diverse forme (finanziamenti per anticipazione di liquidità, spazi finanziari sul patto di stabilità interno e rimborsi fiscali), al 30 ottobre scorso in Italia risultano pagati ai creditori 32,5 miliardi di euro, a fronte di un finanziamento complessivo ai debitori di 40,1 miliardi. Le istanze di certificazione del credito da parte delle imprese hanno raggiunto quota 84.608.
Ma in Puglia, come rilevato da Confartigianato, la situazione è tutt'altro che rosea. «Il monitoraggio effettuato dal nostro Centro Studi - commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenzia come, nonostante la disponibilità delle somme, le operazioni di pagamento dei debiti da parte di alcune P.A. procedano con estrema lentezza. I famosi "pagamenti in 30 giorni" continuano ad essere un miraggio e il sistema è ben lontano dall'essere ricondotto a fisiologia, visto che ci sono ritardi persino nel recupero del pregresso. Certo, quasi tutte le Province hanno ormai utilizzato completamente gli spazi finanziari a loro disposizione per il 2013 e così hanno fatto molti Comuni, richiedendo ed impiegando anche le anticipazioni. Tuttavia, ci sono oltre 73 milioni di euro attualmente nelle disponibilità degli enti locali e non ancora utilizzati. È assolutamente necessario – conclude il presidente – mettere in circolo queste risorse con la massima urgenza, anche per consentire a tantissime imprese pugliesi di far fronte con maggiore serenità alle molteplici scadenze di fine anno».
Tra i 73 milioni ancora inutilizzati, circa 446 mila sono di competenza del Comune di Gravina. Degli spazi finanziari accordati al Comune di Gravina per il 2013 (1 868 000 €), ne risultano infatti impiegati 1 422 000 €. In tutta la Regione, sono stati 232 i municipi che hanno chiesto «spazi finanziari» sul Patto di stabilità o anticipazioni dalla Cassa depositi e prestiti. Ma alle imprese non sono stati ancora erogati 26,5 milioni relativi agli arretrati del 2013 e 46,3 milioni per le prime sei trance di anticipazioni.
Riguardo alle Province, quella di Bari ha effettuato pagamenti per un milione e mezzo di euro, saldando, così, l'arretrato. Taranto, Foggia e Lecce hanno liquidato, rispettivamente, 15 milioni, 12,3 e 8,9 milioni, impegnando interamente gli spazi finanziari sul Patto di stabilità. In coda la provincia di Barletta-Andria-Trani che ha impegnato il 91 per cento (6,2 milioni contro i 6,7). Brindisi, invece, è andata oltre le risorse disponibili, effettuando pagamenti per 14,2 milioni contro i 12,5 concessi.
Ma in Puglia, come rilevato da Confartigianato, la situazione è tutt'altro che rosea. «Il monitoraggio effettuato dal nostro Centro Studi - commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenzia come, nonostante la disponibilità delle somme, le operazioni di pagamento dei debiti da parte di alcune P.A. procedano con estrema lentezza. I famosi "pagamenti in 30 giorni" continuano ad essere un miraggio e il sistema è ben lontano dall'essere ricondotto a fisiologia, visto che ci sono ritardi persino nel recupero del pregresso. Certo, quasi tutte le Province hanno ormai utilizzato completamente gli spazi finanziari a loro disposizione per il 2013 e così hanno fatto molti Comuni, richiedendo ed impiegando anche le anticipazioni. Tuttavia, ci sono oltre 73 milioni di euro attualmente nelle disponibilità degli enti locali e non ancora utilizzati. È assolutamente necessario – conclude il presidente – mettere in circolo queste risorse con la massima urgenza, anche per consentire a tantissime imprese pugliesi di far fronte con maggiore serenità alle molteplici scadenze di fine anno».
Tra i 73 milioni ancora inutilizzati, circa 446 mila sono di competenza del Comune di Gravina. Degli spazi finanziari accordati al Comune di Gravina per il 2013 (1 868 000 €), ne risultano infatti impiegati 1 422 000 €. In tutta la Regione, sono stati 232 i municipi che hanno chiesto «spazi finanziari» sul Patto di stabilità o anticipazioni dalla Cassa depositi e prestiti. Ma alle imprese non sono stati ancora erogati 26,5 milioni relativi agli arretrati del 2013 e 46,3 milioni per le prime sei trance di anticipazioni.
Riguardo alle Province, quella di Bari ha effettuato pagamenti per un milione e mezzo di euro, saldando, così, l'arretrato. Taranto, Foggia e Lecce hanno liquidato, rispettivamente, 15 milioni, 12,3 e 8,9 milioni, impegnando interamente gli spazi finanziari sul Patto di stabilità. In coda la provincia di Barletta-Andria-Trani che ha impegnato il 91 per cento (6,2 milioni contro i 6,7). Brindisi, invece, è andata oltre le risorse disponibili, effettuando pagamenti per 14,2 milioni contro i 12,5 concessi.