Politica
Democratici Sempre: “il cannibalismo del Conte Ugolino”
Pesante affondo del movimento politico sul sindaco Valente
Gravina - lunedì 17 gennaio 2022
Comunicato Stampa
Si susseguono i commenti e le reazioni per la fine prematura dell'amministrazione comunale guidata da Alesio Valente. A prendere la parola questa volta è il partito di opposizione Democratici Sempre rappresentato in consiglio comunale dal consigliere Vincenzo Varrese.
Ecco cosa dicono dai Democratici sempre nel comunicato stampa:
"Valente come il Conte Ugolino avido e senza Visione ha divorato i suoi assessori e il suo Partito. La Giunta Valente non c'è più. L'ex Sindaco sta facendo apparire la sua caduta come una congiura di Palazzo eterodiretta da qualcuno. Ma in verità, la sua maggioranza è stata travolta dal Cannibalismo e dalle faide da esso stesso alimentate e dirette, che hanno celato per troppo tempo la mancanza di progettualità e di visione.
Noi, più volte abbiamo sollecitato la caduta di questo Governo, ci siamo recati dal Prefetto di Bari per denunciarne singoli atti e violazioni delle regole statutarie e regolamentari.
L'atto della raccolta firme era un gesto "predestinato", poiché L'ex Sindaco alla prima avvisaglia di rottura "gratificava" i consiglieri con prebende e nomine di assessori nonché con appalti, lavori pubblici e posti.
Si aveva la sensazione di navigare a vista, senza un domani e forse senza un passato. Anche il P.D. ridotto a una semplice appendice di Valente diventava non più una risorsa per la Sinistra Gravinese ma addirittura il suo problema, La scomparsa del nostro vocabolario, delle nostre battaglie e delle nostre parole meritano una analisi che non si è mai fatta. Occorre capire, elaborare il lutto, invece di continuare ad invocare una continuità e una "ripartenza da Alesio".
Ormai l'ex sindaco si è barricato, come un trinariciuto e coltiva nevrosi complottistiche. Il Pd applauda, invece, per questa sua messa in mora, non si genufletta al suo "liquidatore", non invochi (come sta facendo qualcuno in questi istanti) la supplenza dei rampolli della tecnocrazia cittadina, che non è mai neutrale.
Il suicidio di questi 10 anni del PD e dell'ex sindaco non deve far morire la speranza per la Sinistra. La lacerazione (mai ricomposta) del fronte progressista del 2012 ci ha dimostrato che la destra e i sui epigoni sopravvivono e muore solo la Sinistra. Valente come un Frankstein sta predisponendo, nonostante i suoi tanti apologeti (molti dei quali virtuali) il trionfo elettorale di una tecnocrazia cittadina, sostanzialmente di Destra. A questo disegno ci opporremo con forza. Dobbiamo recuperare il nostro popolo e allontanarlo dal populismo di questi ultimi anni. La sinistra e il Pd torni a confrontarsi con il suo radicamento sociale e con i temi del lavoro, non segua il novello Conte Ugolino che ne sta divorando l'identità".
Ecco cosa dicono dai Democratici sempre nel comunicato stampa:
"Valente come il Conte Ugolino avido e senza Visione ha divorato i suoi assessori e il suo Partito. La Giunta Valente non c'è più. L'ex Sindaco sta facendo apparire la sua caduta come una congiura di Palazzo eterodiretta da qualcuno. Ma in verità, la sua maggioranza è stata travolta dal Cannibalismo e dalle faide da esso stesso alimentate e dirette, che hanno celato per troppo tempo la mancanza di progettualità e di visione.
Noi, più volte abbiamo sollecitato la caduta di questo Governo, ci siamo recati dal Prefetto di Bari per denunciarne singoli atti e violazioni delle regole statutarie e regolamentari.
L'atto della raccolta firme era un gesto "predestinato", poiché L'ex Sindaco alla prima avvisaglia di rottura "gratificava" i consiglieri con prebende e nomine di assessori nonché con appalti, lavori pubblici e posti.
Si aveva la sensazione di navigare a vista, senza un domani e forse senza un passato. Anche il P.D. ridotto a una semplice appendice di Valente diventava non più una risorsa per la Sinistra Gravinese ma addirittura il suo problema, La scomparsa del nostro vocabolario, delle nostre battaglie e delle nostre parole meritano una analisi che non si è mai fatta. Occorre capire, elaborare il lutto, invece di continuare ad invocare una continuità e una "ripartenza da Alesio".
Ormai l'ex sindaco si è barricato, come un trinariciuto e coltiva nevrosi complottistiche. Il Pd applauda, invece, per questa sua messa in mora, non si genufletta al suo "liquidatore", non invochi (come sta facendo qualcuno in questi istanti) la supplenza dei rampolli della tecnocrazia cittadina, che non è mai neutrale.
Il suicidio di questi 10 anni del PD e dell'ex sindaco non deve far morire la speranza per la Sinistra. La lacerazione (mai ricomposta) del fronte progressista del 2012 ci ha dimostrato che la destra e i sui epigoni sopravvivono e muore solo la Sinistra. Valente come un Frankstein sta predisponendo, nonostante i suoi tanti apologeti (molti dei quali virtuali) il trionfo elettorale di una tecnocrazia cittadina, sostanzialmente di Destra. A questo disegno ci opporremo con forza. Dobbiamo recuperare il nostro popolo e allontanarlo dal populismo di questi ultimi anni. La sinistra e il Pd torni a confrontarsi con il suo radicamento sociale e con i temi del lavoro, non segua il novello Conte Ugolino che ne sta divorando l'identità".