Territorio
Deposito nucleare, decisione entro dicembre 2023
A dichiararlo il Ministro Cingolani. Non si sa ancora nulla dei siti idonei
Murgia - venerdì 8 aprile 2022
9.21
Dicembre 2023: questa la data entro la quale si saprà quale sito ospiterà il deposito unico nazionale di scorie radioattive. A dirlo è stato il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.
L'annuncio del titolare del MiTe è giunto durante il question time nel quale il Ministro ha illustrato la tabella di marcia che porterà all'entrata in funzione del deposito, prevista per il 2029. Una necessità diventata impellente anche perché l'Italia deve dare risposte concrete all'Europa- ha spiegato Cingolani.
Nella prima fase la Cnapi, la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee ad ospitare il deposito unico nazionale di scorie radioattive aveva individuato 57 aree distribuite sul territorio nazionale, concentrandole in sole 6 regioni. I siti erano così dislocati: 6 in Piemonte, 22 nel Lazio, 1 in Puglia, 4 al confine fra Puglia e Basilicata, 12 in Basilicata, 2 in Sicilia e 10 in Sardegna.
Tra questi ci sono anche il sito individuato in contrada Zingariello, a Gravina, e due siti in territorio di Altamura (ricadenti anche in territorio di Matera).
L'individuazione del sito avverrà dopo che si è conclusa la prima fase della Cnapi, con la Sogin che ha consegnato al Ministero al Cnai, ovvero la mappa delle località ritenute idonee. Adesso la procedura prevede che ci sia, a breve, probabilmente entro la prossima estate, la pubblicazione dei siti considerati idonei e l'apertura anche alle autocandidature ad ospitare il depostito.
Una notizia che detta i tempi agli enti delle comunità interessate ed ai comitati cittadini in opposizione al deposito, che dovranno ribadire le ragioni del proprio diniego all'allocazione del deposito sul proprio territorio.
L'annuncio del titolare del MiTe è giunto durante il question time nel quale il Ministro ha illustrato la tabella di marcia che porterà all'entrata in funzione del deposito, prevista per il 2029. Una necessità diventata impellente anche perché l'Italia deve dare risposte concrete all'Europa- ha spiegato Cingolani.
Nella prima fase la Cnapi, la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee ad ospitare il deposito unico nazionale di scorie radioattive aveva individuato 57 aree distribuite sul territorio nazionale, concentrandole in sole 6 regioni. I siti erano così dislocati: 6 in Piemonte, 22 nel Lazio, 1 in Puglia, 4 al confine fra Puglia e Basilicata, 12 in Basilicata, 2 in Sicilia e 10 in Sardegna.
Tra questi ci sono anche il sito individuato in contrada Zingariello, a Gravina, e due siti in territorio di Altamura (ricadenti anche in territorio di Matera).
L'individuazione del sito avverrà dopo che si è conclusa la prima fase della Cnapi, con la Sogin che ha consegnato al Ministero al Cnai, ovvero la mappa delle località ritenute idonee. Adesso la procedura prevede che ci sia, a breve, probabilmente entro la prossima estate, la pubblicazione dei siti considerati idonei e l'apertura anche alle autocandidature ad ospitare il depostito.
Una notizia che detta i tempi agli enti delle comunità interessate ed ai comitati cittadini in opposizione al deposito, che dovranno ribadire le ragioni del proprio diniego all'allocazione del deposito sul proprio territorio.