Territorio
Deposito nucleare, il comitato cittadino tiene alta la guardia
Richiesta di informazioni alla Regione sulle osservazioni presentate
Gravina - giovedì 20 gennaio 2022
15.00
Parola d'ordine: non abbassare la guardia. Per questa ragione il comitato di consultazione popolare di Gravina contro la realizzazione del deposito unico nazionale di scorie radioattive sul territorio cittadino ha chiesto alla Regione Puglia di informarlo circa le ultime osservazioni inviate dall'ente regionale alla Sogin.
Il comitato ha indirizzato una missiva all'assessore regionale all'ambiente Anna Grazia Maraschio e ai tre direttori dei dipartimenti coinvolti, nella quale si chiede "riscontro in merito alle osservazioni prodotte dalla Regione Puglia e inviate alla Sogin a seguito della fase conclusiva del seminario nazionale.
"Tale richiesta- scrivono dal Comitato – scaturisce dall'esigenza di poter informare il Comitato cittadino di Gravina circa le ulteriori osservazioni che sono state prodotto entro i 30 giorni dopo la fase della consultazione Pubblica", a seguito della quale, verrà pubblicata la CNAI, ossia la Carta Nazionale delle Aree Idonee ad ospitare il deposito di scorie radioattive. Una eventualità da scongiurare poiché – sottolineano dal comitato – la possibile inclusione nella Cnai, porterebbe ad una serie di questioni sociali sul territorio. Da qui l'esigenza di continuare ad informare la comunità gravinese circa l'evolversi della vicenda.
Il comitato ha indirizzato una missiva all'assessore regionale all'ambiente Anna Grazia Maraschio e ai tre direttori dei dipartimenti coinvolti, nella quale si chiede "riscontro in merito alle osservazioni prodotte dalla Regione Puglia e inviate alla Sogin a seguito della fase conclusiva del seminario nazionale.
"Tale richiesta- scrivono dal Comitato – scaturisce dall'esigenza di poter informare il Comitato cittadino di Gravina circa le ulteriori osservazioni che sono state prodotto entro i 30 giorni dopo la fase della consultazione Pubblica", a seguito della quale, verrà pubblicata la CNAI, ossia la Carta Nazionale delle Aree Idonee ad ospitare il deposito di scorie radioattive. Una eventualità da scongiurare poiché – sottolineano dal comitato – la possibile inclusione nella Cnai, porterebbe ad una serie di questioni sociali sul territorio. Da qui l'esigenza di continuare ad informare la comunità gravinese circa l'evolversi della vicenda.