Territorio
Deposito scorie, incontro al Parco
La consulta cittadina e l'ente valutano iniziative congiunte
Gravina - domenica 7 febbraio 2021
09.00 Comunicato Stampa
Un incontro molto proficuo quello tenuto nei giorni scorsi fra il comitato di consultazione popolare di Gravina in Puglia e il Presidente del Parco dell'Alta Murgia Francesco Tarantini.
Un incontro che si è svolto presso la sede del Parco in via Firenze, fortemente richiesto e voluto dal Comitato cittadino presente con una delegazione, perché si ritiene che il Parco, essendo una istituzione sovracomunale, può dare un grosso contributo alla risoluzione positiva della vicenda del deposito nazionale di scorie radioattive a seguito della pubblicazione della CNAPI.
Il sito individuato nel territorio di Gravina in Puglia, ma anche quelli a cavallo tra Altamura e Matera, sono poco distanti dal Parco dell'Alta Murgia e sono all'interno di un territorio con la presenza di molti siti protetti come il Parco delle gravine dell'arco Ionico, il Parco della Murgia Materana e il SIC Bosco Difesa Grande oltre ad altri parchi regionali che non si sono ancora istituiti.
Nell'incontro si sono affrontate molte questioni interessanti e una serie di proposte utili per l'azione da intraprendere sul fronte delle osservazioni tecniche da inviare, entro la scadenza stabilita, alla Sogin. In tal senso si è convenuto sull'importanza di una sinergia tra l'Ente Parco e i Comuni che ne fanno parte e che deve vedere protagonisti i sindaci in rappresentanza delle loro comunità, per rifiutare l'ipotesi di un deposito nazionale sul nostro territorio.
Punto fondamentale per agire concretamente è quello di precedere nel minor tempo possibile all'approvazione del regolamento sulle aree contigue, già previsto dalla legge 394/91 che ha permesso l'istituzione del Parco e che potrebbe essere oggetto di tutele più estese.
A questo si deve procedere anche all'individuazione dei corridoi ecologici che possano rendere effettiva la rete Natura 2000 e il collegamento tra tutte le aree tutelate. Il Presidente Tarantini ha ribadito l'impegno del Parco sulla candidatura dell'area murgiana a Geoparco UNESCO attraverso l'avvio di studi specifici sulle emergenze geologiche e con l'impegno di includere molti geositi che potranno avvalorare la specificità del nostro territorio. Un territorio che si rifiuta di allocare un deposito nazionale di scorie radioattive e che ritiene di valorizzare diversamente la sue valenze ambientali.
A questo si aggiungono le iniziative volte a promuovere gli aspetti del Parco come il via libera del MISE (Ministero dello sviluppo economico) all'emissione di francobolli sui tesori geologici della murgia e la pubblicità positiva derivante dal calendario per far conoscere che le bellezze del luogo, compresa la città di Gravina. L'intento comune tra Comitato ed l'Ente Parco sarà quello di procedere con serietà e con temi concreti verso la creazione di un percorso popolare che deve innanzitutto coinvolgere i cittadini e attivare una partecipazione dal basso. Certamente un processo complicato e articolato visti i tempi ristretti, ma utile alla conoscenza del problema nella sua complessità.
Un incontro che si è svolto presso la sede del Parco in via Firenze, fortemente richiesto e voluto dal Comitato cittadino presente con una delegazione, perché si ritiene che il Parco, essendo una istituzione sovracomunale, può dare un grosso contributo alla risoluzione positiva della vicenda del deposito nazionale di scorie radioattive a seguito della pubblicazione della CNAPI.
Il sito individuato nel territorio di Gravina in Puglia, ma anche quelli a cavallo tra Altamura e Matera, sono poco distanti dal Parco dell'Alta Murgia e sono all'interno di un territorio con la presenza di molti siti protetti come il Parco delle gravine dell'arco Ionico, il Parco della Murgia Materana e il SIC Bosco Difesa Grande oltre ad altri parchi regionali che non si sono ancora istituiti.
Nell'incontro si sono affrontate molte questioni interessanti e una serie di proposte utili per l'azione da intraprendere sul fronte delle osservazioni tecniche da inviare, entro la scadenza stabilita, alla Sogin. In tal senso si è convenuto sull'importanza di una sinergia tra l'Ente Parco e i Comuni che ne fanno parte e che deve vedere protagonisti i sindaci in rappresentanza delle loro comunità, per rifiutare l'ipotesi di un deposito nazionale sul nostro territorio.
Punto fondamentale per agire concretamente è quello di precedere nel minor tempo possibile all'approvazione del regolamento sulle aree contigue, già previsto dalla legge 394/91 che ha permesso l'istituzione del Parco e che potrebbe essere oggetto di tutele più estese.
A questo si deve procedere anche all'individuazione dei corridoi ecologici che possano rendere effettiva la rete Natura 2000 e il collegamento tra tutte le aree tutelate. Il Presidente Tarantini ha ribadito l'impegno del Parco sulla candidatura dell'area murgiana a Geoparco UNESCO attraverso l'avvio di studi specifici sulle emergenze geologiche e con l'impegno di includere molti geositi che potranno avvalorare la specificità del nostro territorio. Un territorio che si rifiuta di allocare un deposito nazionale di scorie radioattive e che ritiene di valorizzare diversamente la sue valenze ambientali.
A questo si aggiungono le iniziative volte a promuovere gli aspetti del Parco come il via libera del MISE (Ministero dello sviluppo economico) all'emissione di francobolli sui tesori geologici della murgia e la pubblicità positiva derivante dal calendario per far conoscere che le bellezze del luogo, compresa la città di Gravina. L'intento comune tra Comitato ed l'Ente Parco sarà quello di procedere con serietà e con temi concreti verso la creazione di un percorso popolare che deve innanzitutto coinvolgere i cittadini e attivare una partecipazione dal basso. Certamente un processo complicato e articolato visti i tempi ristretti, ma utile alla conoscenza del problema nella sua complessità.