Territorio
Deposito scorie, continuano le iniziative del “No”
La Cia partecipa all’assemblea dell'Itc Bachelet. Domani sit-in del comitato popolare
Gravina - sabato 27 febbraio 2021
11.20
Continuano le attività di opposizione alla collocazione del deposito unico nazionale di scorie radioattive sul territorio murgiano.
A muoversi questa volta è stata la Cia, - Agricoltori Italiani del Levante- che fa parte del Comitato di consultazione popolare sorto all'indomani della divulgazione della Cnapi da parte della Sogin. I rappresentanti della Cia hanno preso parte ad una conferenza con gli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "Bachelet" di Gravina ai quali hanno ribadito le ragioni del "No".
"L'appartenenza delle aree di Altamura e Gravina ad aree naturali protette, la presenza di habitat e specie animali e vegetali di rilievo conservazionistico, oltre alla forte incidenza delle colture Biologiche e produzioni di prodotti di qualità riconosciuti a livello comunitario, come il vino Gravina Doc, il pane di Altamura a Dop e il recente riconoscimento della lenticchia di Altamura Igp dovrebbe essere motivo di esclusione di queste aree relativamente alla dichiarazione di idoneità"- hanno sottolineato il presidente Felice Ardito e il direttore Giuseppe Costanza.
Dunque aree come l'Alta Murgia, l'area delle Gravine, il Bosco Difesa Grande, che ricomprendono le aree naturali protette come il Parco nazionale dell'Alta Murgia, il Parco regionale della Murgia Materana e il Parco regionale Terra delle Gravine non possono essere considerate adatte ad ospitare il sito.
Sempre nell'ottica di far sentire la voce delle comunità del territorio e fa valere le ragioni del "no", domenica 28 febbraio è previsto un sit-in simultaneo in alcune città interessate dalla Cnapi. Ad indire la manifestazione è stato il comitato "No Scorie Puglia e Basilicata" a cui ha aderito a Gravina il comitato di consultazione popolare che ha organizzato la locale mobilitazione di domenica. Un sit-in di protesta che si terrà nel piazzale antistante il Palazzo di Città, ed in contemporanea con le città di Altamura, Laterza, Matera e Oppido Lucano.
Quella di domenica è solo l'ultima iniziativa in ordine di tempo intrapresa dal comitato che- spiegano i promotori- si pone come obiettivo quello di "costituire una rete di associazioni ambientaliste, giovanili, culturali, forze sindacali, professionali e di promozione del territorio che possano stimolare e fare sinergia con l'amministrazione comunale negli adempimenti fondamentali per la compilazione delle osservazioni da presentare relativamente al sito di Gravina in Puglia".
Ragioni che verranno ribadite nella manifestazione di piazza che avrà inizio alle ore 10 e che avrà la massima diffusione garantita dalle dirette social dei gruppi aderenti di Bari, Santeramo, Laterza, Matera, Montalbano, Genzano e Altamura.
A muoversi questa volta è stata la Cia, - Agricoltori Italiani del Levante- che fa parte del Comitato di consultazione popolare sorto all'indomani della divulgazione della Cnapi da parte della Sogin. I rappresentanti della Cia hanno preso parte ad una conferenza con gli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "Bachelet" di Gravina ai quali hanno ribadito le ragioni del "No".
"L'appartenenza delle aree di Altamura e Gravina ad aree naturali protette, la presenza di habitat e specie animali e vegetali di rilievo conservazionistico, oltre alla forte incidenza delle colture Biologiche e produzioni di prodotti di qualità riconosciuti a livello comunitario, come il vino Gravina Doc, il pane di Altamura a Dop e il recente riconoscimento della lenticchia di Altamura Igp dovrebbe essere motivo di esclusione di queste aree relativamente alla dichiarazione di idoneità"- hanno sottolineato il presidente Felice Ardito e il direttore Giuseppe Costanza.
Dunque aree come l'Alta Murgia, l'area delle Gravine, il Bosco Difesa Grande, che ricomprendono le aree naturali protette come il Parco nazionale dell'Alta Murgia, il Parco regionale della Murgia Materana e il Parco regionale Terra delle Gravine non possono essere considerate adatte ad ospitare il sito.
Sempre nell'ottica di far sentire la voce delle comunità del territorio e fa valere le ragioni del "no", domenica 28 febbraio è previsto un sit-in simultaneo in alcune città interessate dalla Cnapi. Ad indire la manifestazione è stato il comitato "No Scorie Puglia e Basilicata" a cui ha aderito a Gravina il comitato di consultazione popolare che ha organizzato la locale mobilitazione di domenica. Un sit-in di protesta che si terrà nel piazzale antistante il Palazzo di Città, ed in contemporanea con le città di Altamura, Laterza, Matera e Oppido Lucano.
Quella di domenica è solo l'ultima iniziativa in ordine di tempo intrapresa dal comitato che- spiegano i promotori- si pone come obiettivo quello di "costituire una rete di associazioni ambientaliste, giovanili, culturali, forze sindacali, professionali e di promozione del territorio che possano stimolare e fare sinergia con l'amministrazione comunale negli adempimenti fondamentali per la compilazione delle osservazioni da presentare relativamente al sito di Gravina in Puglia".
Ragioni che verranno ribadite nella manifestazione di piazza che avrà inizio alle ore 10 e che avrà la massima diffusione garantita dalle dirette social dei gruppi aderenti di Bari, Santeramo, Laterza, Matera, Montalbano, Genzano e Altamura.