Territorio
Deposito scorie, il comitato cittadino a confronto con assessore regionale
Sul tavolo della discussione l’analisi del dossier e eventuali arricchimenti
Gravina - sabato 24 aprile 2021
12.30
Un incontro per esprimere la posizione ufficiale del Comitato cittadino nato contro l'ipotesi del deposito di scorie radioattive sul territorio gravinese, ma anche un momento di confronto per analizzare il dossier prodotto dalla Regione Puglia e proporre eventuali integrazioni. Con questo spirito il Comitato di Consultazione Popolare di Gravina martedì 27 aprile incontrerà in videoconferenza l'assessore regionale all'ambiente e al territorio, Anna Grazia Maraschio.
"L'incontro rappresenterà un momento utile e importante per sottolineare come la nostra città e il nostro territorio murgiano vogliono da tempo liberarsi dal proprio destino di 'aree interne' e per farlo stanno puntando su progetti 'qualificanti' che possano incentivare un turismo ambientale, culturale e sostenibile volano di sviluppo per questo territorio"- spiegano dal comitato, sottolineando che l'incontro sarà anche l'occasione per affronterà il tema delle osservazioni prodotte dal Tavolo tecnico regionale relative alla Cnapi che andrebbero- a detta del comitato- arricchite. Infatti, -chiariscono- "pur condividendo e apprezzando il documento tecnico e le conclusioni politiche della Giunta Regionale, riteniamo che il dossier possa essere ulteriormente arricchito dell'importante contributo della partecipazione dal basso e delle istanze democratiche".
Osservazioni che il comitato avrebbe potuto rivolgere al Comune, dopo che il sindaco Valente aveva invitato tutti i soggetti interessati a presentare entro il 20 aprile integrazioni che riguardassero specificatamente l'area gravinese interessata dalla Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee per la costruzione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
Ebbene, fatto strano, entro quella data nessuna osservazione è giunta a Palazzo di Città. "Il sindaco, nonostante gli accordi prevedessero azioni congiunte e scambi reciproci di informazioni, non ci ha mai comunicato direttamente della scadenza del 20 aprile- afferma dal Comitato Giuseppe Lapolla, che aggiunge come "ufficialmente" le osservazioni non siano state presentate al Comune per problemi legati al Covid e all'impossibilità di incontrarsi da parte dei componenti del sodalizio.
Certo, alla luce dell'incontro richiesto con l'assessore regionale da parte del comitato, questa appare una risposta sibillina. Anche perché, in via ufficiosa, anche i membri della consulta popolare non hanno capito come mai il Comune non abbia trasmesso alla Regione, prima della conclusione del dossier, le risultanze delle decisioni del consiglio comunale che all'unanimità aveva dichiarato il proprio diniego alla collocazione del deposito nucleare sul territorio cittadino.
Stesse perplessità avanzate dal consiglieri di Primavera Popolare Ignazio Lovero, che si dice incredulo e deluso "dopo aver appreso che il Comune di Gravina non ha trasmesso alla Regione Puglia, il documento approvato dal Consiglio Comunale che dice NO all'unanimità al deposito di scorie nucleari nel nostro territorio".
"L'incontro rappresenterà un momento utile e importante per sottolineare come la nostra città e il nostro territorio murgiano vogliono da tempo liberarsi dal proprio destino di 'aree interne' e per farlo stanno puntando su progetti 'qualificanti' che possano incentivare un turismo ambientale, culturale e sostenibile volano di sviluppo per questo territorio"- spiegano dal comitato, sottolineando che l'incontro sarà anche l'occasione per affronterà il tema delle osservazioni prodotte dal Tavolo tecnico regionale relative alla Cnapi che andrebbero- a detta del comitato- arricchite. Infatti, -chiariscono- "pur condividendo e apprezzando il documento tecnico e le conclusioni politiche della Giunta Regionale, riteniamo che il dossier possa essere ulteriormente arricchito dell'importante contributo della partecipazione dal basso e delle istanze democratiche".
Osservazioni che il comitato avrebbe potuto rivolgere al Comune, dopo che il sindaco Valente aveva invitato tutti i soggetti interessati a presentare entro il 20 aprile integrazioni che riguardassero specificatamente l'area gravinese interessata dalla Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee per la costruzione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
Ebbene, fatto strano, entro quella data nessuna osservazione è giunta a Palazzo di Città. "Il sindaco, nonostante gli accordi prevedessero azioni congiunte e scambi reciproci di informazioni, non ci ha mai comunicato direttamente della scadenza del 20 aprile- afferma dal Comitato Giuseppe Lapolla, che aggiunge come "ufficialmente" le osservazioni non siano state presentate al Comune per problemi legati al Covid e all'impossibilità di incontrarsi da parte dei componenti del sodalizio.
Certo, alla luce dell'incontro richiesto con l'assessore regionale da parte del comitato, questa appare una risposta sibillina. Anche perché, in via ufficiosa, anche i membri della consulta popolare non hanno capito come mai il Comune non abbia trasmesso alla Regione, prima della conclusione del dossier, le risultanze delle decisioni del consiglio comunale che all'unanimità aveva dichiarato il proprio diniego alla collocazione del deposito nucleare sul territorio cittadino.
Stesse perplessità avanzate dal consiglieri di Primavera Popolare Ignazio Lovero, che si dice incredulo e deluso "dopo aver appreso che il Comune di Gravina non ha trasmesso alla Regione Puglia, il documento approvato dal Consiglio Comunale che dice NO all'unanimità al deposito di scorie nucleari nel nostro territorio".