Territorio
Deposito nucleare, Parco Alta Murgia invia osservazioni alla Sogin
Plauso per l’iniziativa da parte del Comitato di consultazione popolare di Gravina
Gravina - giovedì 13 gennaio 2022
Comunicato Stampa
L'iniziativa del Parco Nazionale della Murgia di inviare ulteriori osservazioni alla Sogin per scongiurare l'allocazione del deposito unico nazionale di Scorie radioattive è stata salutata favorevolmente dal Comitato di Consultazione Popolare di Gravina, che con un documento ha voluto congratularsi con l'ente parco e allo stesso tempo sollecitare l'amministrazione comunale a fare altrettanto, entro il termine ultimo del 14 gennaio, per ribadire le ragioni del No della popolazione gravinese al deposito di scorie nucleari.
"Un'ottima notizia dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia: in data 5 gennaio 2022 il Parco ha prodotto, nel pieno rispetto della propria autonomia territoriale, le ulteriori osservazioni da inviare alla Sogin entro il 14 gennaio", commenta il comitato.
"Grazie all'impegno del Presidente Francesco Tarantini - aggiunge - e dell'intero staff dell'Ente si è dato riscontro alla nota del 21/12/2021 prodotta dalla Regione che sollecitava le istituzioni coinvolte per produrre ulteriori approfondimenti nell'ambito del Tavolo Tecnico a seguito della pubblicazione degli atti del Seminario Nazionale. La novità più rilevante riguarda l'ufficialità, avvenuta in data 29 novembre 2021, della candidatura a geoparco di tutto il territorio del Parco Nazionale e dell'area delle Premurge, che racchiude anche il bosco Difesa Grande di Gravina e la località Zingariello. Inoltre il perimetro del proposto Geoparco, al cui interno sono ricomprese anche le aree idonee individuate da Sogin per il territorio pugliese, coincide con le cosiddette "aree contigue" già approvate dalla regione Puglia a novembre scorso (ex art. 32 della L. 394/91). Una estensione della competenza dell'Ente Parco che ci aiuterebbe molto in questa battaglia".
Il comitato si dice certo: "l'istituzione del Geoparco Unesco secondo il perimetro proposto, scongiurerebbe l'ipotesi di realizzazione al proprio interno di un Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, perché rientrerebbe nei criteri di esclusione della Guida Tecnica n. 29 dell'Ispra per la localizzazione (C.E. n. 11); la località Zingariello diventerebbe di fatto un'area naturale protetta identificata ai sensi della normativa vigente. L'ente Parco, oltre a produrre questi atti e questi procedimenti utili per dire NO al deposito nazionale di scorie radioattive sull'intera area murgiana, sta costruendo un tavolo tecnico coordinato con gli altri parchi contigui come l'Ente Parco della Murgia Materana e il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, proprio come si era auspicato da tempo. Una procedura di fondamentale importanza cosi come più volte sottolineato dal Comitato ma che non ha mai ricevuto riscontro da parte del Comune di Gravina in Puglia".
"Un'ottima notizia dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia: in data 5 gennaio 2022 il Parco ha prodotto, nel pieno rispetto della propria autonomia territoriale, le ulteriori osservazioni da inviare alla Sogin entro il 14 gennaio", commenta il comitato.
"Grazie all'impegno del Presidente Francesco Tarantini - aggiunge - e dell'intero staff dell'Ente si è dato riscontro alla nota del 21/12/2021 prodotta dalla Regione che sollecitava le istituzioni coinvolte per produrre ulteriori approfondimenti nell'ambito del Tavolo Tecnico a seguito della pubblicazione degli atti del Seminario Nazionale. La novità più rilevante riguarda l'ufficialità, avvenuta in data 29 novembre 2021, della candidatura a geoparco di tutto il territorio del Parco Nazionale e dell'area delle Premurge, che racchiude anche il bosco Difesa Grande di Gravina e la località Zingariello. Inoltre il perimetro del proposto Geoparco, al cui interno sono ricomprese anche le aree idonee individuate da Sogin per il territorio pugliese, coincide con le cosiddette "aree contigue" già approvate dalla regione Puglia a novembre scorso (ex art. 32 della L. 394/91). Una estensione della competenza dell'Ente Parco che ci aiuterebbe molto in questa battaglia".
Il comitato si dice certo: "l'istituzione del Geoparco Unesco secondo il perimetro proposto, scongiurerebbe l'ipotesi di realizzazione al proprio interno di un Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, perché rientrerebbe nei criteri di esclusione della Guida Tecnica n. 29 dell'Ispra per la localizzazione (C.E. n. 11); la località Zingariello diventerebbe di fatto un'area naturale protetta identificata ai sensi della normativa vigente. L'ente Parco, oltre a produrre questi atti e questi procedimenti utili per dire NO al deposito nazionale di scorie radioattive sull'intera area murgiana, sta costruendo un tavolo tecnico coordinato con gli altri parchi contigui come l'Ente Parco della Murgia Materana e il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, proprio come si era auspicato da tempo. Una procedura di fondamentale importanza cosi come più volte sottolineato dal Comitato ma che non ha mai ricevuto riscontro da parte del Comune di Gravina in Puglia".