Palazzo di città
Di ritorno da San Giuliano: futuro e prospettive per Gravina
Valente risponde ai "pseudo politici di questa città"
Gravina - lunedì 15 settembre 2014
16.29
Resoconto entusiasmante per la trasferta a San Giuliano Milanese.
La delegazione gravinese, guidata dal sindaco Alesio Valente, è stata ricevuta dall'amministrazione comunale sangiulianese, capeggiata dal primo cittadino Alessandro Lorenzano per stringere un patto di amicizia tra le due comunità. Nei saloni del teatro Ariston, raccontano le cronache del Municipio, alla presenza di centinaia di persone, Valente e Lorenzano hanno sottoscritto il patto d'amicizia tra i rispettivi Comuni, prima che sul palco salissero gli attori della compagnia teatrale "I peuceti" a mettere in scena, tra gli applausi, la commedia in vernacolo pugliese "L'eredità di zio Federico".
Una tre giorni tra cultura, turismo e prodotti tipici sponsorizzata oltre che dall'amministrazione gravinese anche dal gal Murgia Più e dal Parco dell'alta Murgia.
"L'accordo siglato – sottolinea Valente – riguarda temi di natura economica, sociale e culturale da perseguire insieme ad una città estesa e popolata ormai quasi quanto la nostra e con la quale la storia e le prospettive future, per molti versi identiche, suggeriscono percorsi di crescita unitari". E ciò, sottolinea il sindaco di Gravina, pure alla luce "dei risvolti commerciali dell'evento: i produttori gravinesi hanno incontrato il favore dei cittadini sangiulianesi, conquistandone tavole e palati. Un risultato eccezionale, che ci spinge ad intensificare le relazioni e, soprattutto, a proseguire lungo la strada intrapresa: la riscoperta e la valorizzazione della nostra identità storica e culturale è lo strumento da utilizzare per spezzare le catene che costringono la nostra città ad un isolamento e ad una marginalizzazione che essa, come i fatti ampiamente dimostrano, non merita".
Intanto l'assessore al turismo Sergio Varvara pensa già al futuro annunciando "contatti per garantire continuità all'iniziativa, pure sul versante commerciale, e per replicarla in altri contesti territoriali accomunati a Gravina da vincoli storici e culturali".
Archiviata la cronaca istituzionale dell'evento, il sindaco Valente non dimentica di rispondere, questa volta sui social network, a quanti hanno criticato o comunque sollevato dei dubbi sulla validità della trasferta milanese: "Al di là della cattiveria e dei pettegolezzi dei soliti pseudopolitici della nostra città che su questa iniziativa hanno scritto di tutto" scrive Valente rivolgendosi evidentemente ai consiglieri comunali, tra cui esponenti del Pd e del Fli oltre a quelli dell'opposizione, che hanno presentato un'interrogazione per capire perché non sono stati informati del gemellaggio con il Comune di San Giuliano.
"Questa esperienza ha dato già i suoi frutti alla nostra Gravina in termini di guadagni economici ed in termini di visibilità per una città che sta tentando di uscire dai propri confini e per di più ricordo che in quel luogo lontano ci sono le nostre famiglie. Per qualcuno è poco ed antepone la polemica, per me e per molti altri è un valore enorme".
La delegazione gravinese, guidata dal sindaco Alesio Valente, è stata ricevuta dall'amministrazione comunale sangiulianese, capeggiata dal primo cittadino Alessandro Lorenzano per stringere un patto di amicizia tra le due comunità. Nei saloni del teatro Ariston, raccontano le cronache del Municipio, alla presenza di centinaia di persone, Valente e Lorenzano hanno sottoscritto il patto d'amicizia tra i rispettivi Comuni, prima che sul palco salissero gli attori della compagnia teatrale "I peuceti" a mettere in scena, tra gli applausi, la commedia in vernacolo pugliese "L'eredità di zio Federico".
Una tre giorni tra cultura, turismo e prodotti tipici sponsorizzata oltre che dall'amministrazione gravinese anche dal gal Murgia Più e dal Parco dell'alta Murgia.
"L'accordo siglato – sottolinea Valente – riguarda temi di natura economica, sociale e culturale da perseguire insieme ad una città estesa e popolata ormai quasi quanto la nostra e con la quale la storia e le prospettive future, per molti versi identiche, suggeriscono percorsi di crescita unitari". E ciò, sottolinea il sindaco di Gravina, pure alla luce "dei risvolti commerciali dell'evento: i produttori gravinesi hanno incontrato il favore dei cittadini sangiulianesi, conquistandone tavole e palati. Un risultato eccezionale, che ci spinge ad intensificare le relazioni e, soprattutto, a proseguire lungo la strada intrapresa: la riscoperta e la valorizzazione della nostra identità storica e culturale è lo strumento da utilizzare per spezzare le catene che costringono la nostra città ad un isolamento e ad una marginalizzazione che essa, come i fatti ampiamente dimostrano, non merita".
Intanto l'assessore al turismo Sergio Varvara pensa già al futuro annunciando "contatti per garantire continuità all'iniziativa, pure sul versante commerciale, e per replicarla in altri contesti territoriali accomunati a Gravina da vincoli storici e culturali".
Archiviata la cronaca istituzionale dell'evento, il sindaco Valente non dimentica di rispondere, questa volta sui social network, a quanti hanno criticato o comunque sollevato dei dubbi sulla validità della trasferta milanese: "Al di là della cattiveria e dei pettegolezzi dei soliti pseudopolitici della nostra città che su questa iniziativa hanno scritto di tutto" scrive Valente rivolgendosi evidentemente ai consiglieri comunali, tra cui esponenti del Pd e del Fli oltre a quelli dell'opposizione, che hanno presentato un'interrogazione per capire perché non sono stati informati del gemellaggio con il Comune di San Giuliano.
"Questa esperienza ha dato già i suoi frutti alla nostra Gravina in termini di guadagni economici ed in termini di visibilità per una città che sta tentando di uscire dai propri confini e per di più ricordo che in quel luogo lontano ci sono le nostre famiglie. Per qualcuno è poco ed antepone la polemica, per me e per molti altri è un valore enorme".