source rudere zona epitaffio 6
source rudere zona epitaffio 6
Palazzo di città

Dicatio ad patriam: Valente ricorre ai latini per curare la B4

E certifica l'acquisizione delle aree da parte del Comune. A quando le strade?

"Dicatio ad patriam". E' questo il cavillo giuridico a cui l'amministrazione comunale ha scelto di aggrapparsi per risolvere l'annosa vicenda delle strade dissestate in zona B4.

L'istituto del "Dicatio ad patriam" consiste nella dichiarazione di volontà da parte del proprietario di mettere l'area privata a disposizione di una comunità indeterminata di cittadini, per soddisfare un'esigenza comune ai membri di tale collettività, così determinando l'insorgere, a favore di essa, di una servitù di uso pubblico. Ed è proprio quello che avrebbero fatto, inconsapevolmente, i residenti nella zona B4. I quali, come si legge nella delibera approvata di recente dalla giunta municipale, "nell'ambito dell'attività edificatoria assentita, da titolari del permesso di costruire hanno di fatto delineato e realizzato il tracciato viario, permettendone il pubblico transito".

Quella della B4 è una vicenda molto complessa e le motivazioni per cui ad oggi, nonostante gran parte del suolo risulti edificato, non sia stata ancora realizzata la rete stradale, meriterebbero pagine e pagine di libri. Non a caso da anni se ne occupano i tribunali italiani. Al momento basta sapere che in quella zona non tutti i proprietari hanno sanato la loro posizione nei confronti del Comune cedendo le aree, come previsto dalla legge, per la realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria o, in mancanza di suolo disponibile, pagando il corrispettivo in euro. Una situazione di fatto con cui ha provato a cimentarsi l'amministrazione Divella poco prima della scadenza decennale del piano particolareggiato approvato nel 2001.

Problemi e lacci burocratici che vanno ad aggiungersi ad una serie di altre questioni al vaglio della magistratura. Intanto, per far fronte alle numerose richieste dei cittadini che chiedono di provvedere alla realizzazione del manto stradale l'amministrazione Valente ci riprova, certificando l'effettiva acquisizione al patrimonio comunale delle aree i cui proprietari "in occasione dei rispettivi interventi di trasformazione edilizia come assentiti dall'autorità comunale, hanno provveduto a cedere gratuitamente al Comune di Gravina la piena ed esclusiva proprietà delle aree da destinare a strada". Tutti gli altri, invece, hanno comunque "proceduto alla sottoscrizione di un atto preliminare di cessione gratuita di terreni per la costruzione delle strade urbane in zona B4", autorizzando così l'amministrazione "all'immediata immissione nel possesso del cespite oggetto di promessa, ai fini della esecuzione delle strade nonché degli impianti a rete".

Tuttavia "nonostante gli inviti alla stipula, fatti pervenire agli interessati dagli uffici comunali", per questi ultimi manca il passaggio finale, ossia l'atto conclusivo che sancisca l'effettiva cessione in favore dell'amministrazione. Nello specifico, le aree oggetto di interesse amministrativo riguardano quelle ricomprese nelle seguenti vie: via Galilei, via Sanzio (I traversa), via Ligabue (II traversa), via Tiziano, via D'Azeglio, via Cimabue, via De Amicis, via Perosi, II Traversa via Perosi, via da Palestrina, via Leggiadro, Traversa via Leggiadro, via Federico II di Svevia, via Simone. Per queste la giunta Valente ha stabilito che " per pacifica opinione dottrinale e giurisprudenziale, sui beni gravati da servitù di uso pubblico spetta all'amministrazione locale, quale ente rappresentativo degli interessi della collettività, l'esercizio dei poteri finalizzati a garantire l'uso del bene da parte della collettività nei limiti dettati dal pubblico interesse, con particolare riferimento, per gli immobili adibiti a strada, ai lavori di posa e manutenzione del manto stradale".

Una decisione che sembra aprire la strada al progetto per la realizzazione ex novo dell'intera rete stradale della zona, dopo i dubbi sollevati all'indomani dell'approvazione del progetto per il rifacimento del manto stradale in molte strade cittadine. Progetto per il quale da Palazzo di città, alla richiesta di lumi sulla vicenda, si erano affrettati a dire: "Vedremo: la B4 è cosa complicata".
© 2001-2024 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
GravinaLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.