Territorio
Diminuiscono del 2% le imprese artigiane in Puglia
Solo in terra di Bari 504 unità in meno rispetto allo scorso anno.
Gravina - sabato 2 maggio 2015
È ancora tempo di recessione per le imprese artigiane pugliesi.
Nella Regione ce ne sono quasi 72 mila e rappresentano il 19,2% del totale delle aziende. Al primo trimestre dello scorso anno erano invece ben 73.404, per una contrazione su base annua di 1.537 unità, pari al 2,1% in meno. Questi i dati in rosso emersi dal quarto report sulla nati-mortalità delle attività economiche, elaborato dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Unioncamere-Infocamere.
Sono le ditte di costruzioni a registrale il maggior calo del 3,3%, avendo perso sul territorio ben 834 unità. A seguire le attività manifatturiere in decremento del 2,5%. Negativo anche l'andamento del commercio all'ingrosso e al dettaglio (per la maggior parte aziende erogatrici di servizi alle persone ed alle imprese) e del settore dei trasporti che registra un meno 2,4%. Unico dato positivo quello delle agenzie viaggio e noleggio: erano 1552, oggi sono 1588.
"Il monitoraggio effettuato dal nostro Centro Studi regionale – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenzia il persistere di una situazione critica per le aziende artigiane del nostro territorio". Resta drammatico il dato relativo al comparto edile che negli ultimi sei anni ha perso 63.500 occupati. Più confortante la situazione delle imprese manifatturiere e soprattutto di quelle che si occupano di servizi alle persone ed alle imprese, la cui caduta sembra quantomeno rallentare.
"È necessario mettere gli imprenditori pugliesi nella condizione di intercettare un contesto economico che mostra i primi timidi segnali di crescita", spiega il presidente Sgherza, "semplificazione della burocrazia, alleggerimento degli oneri burocratici, accesso al credito, efficientamento della giustizia civile sono gli ingredienti imprescindibili dell'unica ricetta in grado di garantire alle aziende artigiane di agganciare la ripresa".
Nella Regione ce ne sono quasi 72 mila e rappresentano il 19,2% del totale delle aziende. Al primo trimestre dello scorso anno erano invece ben 73.404, per una contrazione su base annua di 1.537 unità, pari al 2,1% in meno. Questi i dati in rosso emersi dal quarto report sulla nati-mortalità delle attività economiche, elaborato dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Unioncamere-Infocamere.
Sono le ditte di costruzioni a registrale il maggior calo del 3,3%, avendo perso sul territorio ben 834 unità. A seguire le attività manifatturiere in decremento del 2,5%. Negativo anche l'andamento del commercio all'ingrosso e al dettaglio (per la maggior parte aziende erogatrici di servizi alle persone ed alle imprese) e del settore dei trasporti che registra un meno 2,4%. Unico dato positivo quello delle agenzie viaggio e noleggio: erano 1552, oggi sono 1588.
"Il monitoraggio effettuato dal nostro Centro Studi regionale – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenzia il persistere di una situazione critica per le aziende artigiane del nostro territorio". Resta drammatico il dato relativo al comparto edile che negli ultimi sei anni ha perso 63.500 occupati. Più confortante la situazione delle imprese manifatturiere e soprattutto di quelle che si occupano di servizi alle persone ed alle imprese, la cui caduta sembra quantomeno rallentare.
"È necessario mettere gli imprenditori pugliesi nella condizione di intercettare un contesto economico che mostra i primi timidi segnali di crescita", spiega il presidente Sgherza, "semplificazione della burocrazia, alleggerimento degli oneri burocratici, accesso al credito, efficientamento della giustizia civile sono gli ingredienti imprescindibili dell'unica ricetta in grado di garantire alle aziende artigiane di agganciare la ripresa".