Politica
Dimissioni del sindaco: la maggioranza risponde alle accuse
Difende Valente e contrattacca:. "Dopo l'incendio del 2007 Vendola non si dimise"
Gravina - venerdì 13 luglio 2012
19.15
Non si lasciano attendere le repliche della maggioranza all'indomani della richiesta di dimissioni del sindaco inoltrata dal gruppo consiliare di opposizione. Tante le voci, provenienti dai consiglieri di maggioranza, sollevatisi a sostegno dell'operato del primo cittadino. Il pensiero è unanime: la gestione dell'emergenza da parte del sindaco è stata ineccepibile.
"E' inaccettabile questa sorta di vacua caccia alle streghe inscenata dall'opposizione: non si offre un buon servizio alla città richiedendo le dimissioni del sindaco a poche settimane dal suo insediamento", dice il consigliere dell'Api Raffaele Lorusso. "Di fronte ad eventi del genere, ci aspetteremmo collaborazione da parte dell'opposizione affinché da un disastro di queste dimensioni possano scaturire maggiore attenzione da parte dell'ente regionale e magari aiuti economici. Mi risulta che il sindaco si sia mosso prontamente quindi non bisogna attribuirgli alcuna responsabilità".
Sulla falsariga di Lorusso, il consigliere Leonardo Mandolino (UPC) difende l'operato del sindaco, espletato in "maniera egregia". Non mancano le accuse alla minoranza da parte dello stesso Mandolino, il quale si chiede "dove fosse l'opposizione durante le operazioni di spegnimento", per poi aggiungere: "il bosco è patrimonio dell'intera collettività, non solo del sindaco e della maggioranza. Se sarà necessario l'autorità giudiziaria appurerà eventuali responsabilità".
Pungente il commento del democratico Mimmo Cardascia, secondo cui "le richieste di dimissioni del sindaco da parte dell'opposizione sono strumentali e sintomatiche di una minoranza che ha poco spirito di analisi. Il sindaco Valente ha ricevuto apprezzamenti dalle più alte cariche regionali della Forestale e della protezione civile per il lavoro svolto nelle ore drammatiche dell'incendio del bosco. Inoltre è stata già avviata la strategia continuativa per la tutela e la valorizzazione del bosco, come di tutto il patrimonio ambientale e culturale, con il coinvolgimento della stessa Regione e del Parco dell'Alta Murgia. Ritengo che Valente abbia dato prova di tempestività e di lungimiranza, agendo in prima linea. Ciò non è accaduto nel 2007 quando, ad andare in fumo, furono circa 300 ettari di bosco. Allora la carica di sindaco era ricoperta dall'attuale capo dell'opposizione, per cui non è credibile chi, pur avendo responsabilità dello stato d'abbandono del bosco comunale, ora chiede le dimissioni di Valente. Spero che questa opposizione riesca finalmente ad essere onesta e propositiva per non trovarci, un domani, davanti alla richiesta di dimissioni del sindaco per la siccità o per la crisi economica mondiale".
La chiosa finale è affidata allo stesso sindaco Valente. "Le accuse dell'opposizione sono infondate. Per quanto riguarda l' unità di crisi, essa non può essere convocata direttamente dal comune bensì dall'ente regionale. Fin da sabato 30 giugno abbiamo sollecitato la Regione ad indirla. Mai come in questa occasione si è agito in maniera tempestiva, ricevendo apprezzamenti dalle autorità del corpo forestale. Inoltre non si può accusare l'amministrazione di aver ritardato l'attivazione del servizio antincendio. Fin dal giorno del nostro insediamento abbiamo lavorato alacremente per indire la gara ma esistono dei tempi tecnici da rispettare. Riponiamo fiducia nelle autorità competenti affinché riescano ad individuare e punire i responsabili del disastro ambientale."
"E' inaccettabile questa sorta di vacua caccia alle streghe inscenata dall'opposizione: non si offre un buon servizio alla città richiedendo le dimissioni del sindaco a poche settimane dal suo insediamento", dice il consigliere dell'Api Raffaele Lorusso. "Di fronte ad eventi del genere, ci aspetteremmo collaborazione da parte dell'opposizione affinché da un disastro di queste dimensioni possano scaturire maggiore attenzione da parte dell'ente regionale e magari aiuti economici. Mi risulta che il sindaco si sia mosso prontamente quindi non bisogna attribuirgli alcuna responsabilità".
Sulla falsariga di Lorusso, il consigliere Leonardo Mandolino (UPC) difende l'operato del sindaco, espletato in "maniera egregia". Non mancano le accuse alla minoranza da parte dello stesso Mandolino, il quale si chiede "dove fosse l'opposizione durante le operazioni di spegnimento", per poi aggiungere: "il bosco è patrimonio dell'intera collettività, non solo del sindaco e della maggioranza. Se sarà necessario l'autorità giudiziaria appurerà eventuali responsabilità".
Pungente il commento del democratico Mimmo Cardascia, secondo cui "le richieste di dimissioni del sindaco da parte dell'opposizione sono strumentali e sintomatiche di una minoranza che ha poco spirito di analisi. Il sindaco Valente ha ricevuto apprezzamenti dalle più alte cariche regionali della Forestale e della protezione civile per il lavoro svolto nelle ore drammatiche dell'incendio del bosco. Inoltre è stata già avviata la strategia continuativa per la tutela e la valorizzazione del bosco, come di tutto il patrimonio ambientale e culturale, con il coinvolgimento della stessa Regione e del Parco dell'Alta Murgia. Ritengo che Valente abbia dato prova di tempestività e di lungimiranza, agendo in prima linea. Ciò non è accaduto nel 2007 quando, ad andare in fumo, furono circa 300 ettari di bosco. Allora la carica di sindaco era ricoperta dall'attuale capo dell'opposizione, per cui non è credibile chi, pur avendo responsabilità dello stato d'abbandono del bosco comunale, ora chiede le dimissioni di Valente. Spero che questa opposizione riesca finalmente ad essere onesta e propositiva per non trovarci, un domani, davanti alla richiesta di dimissioni del sindaco per la siccità o per la crisi economica mondiale".
La chiosa finale è affidata allo stesso sindaco Valente. "Le accuse dell'opposizione sono infondate. Per quanto riguarda l' unità di crisi, essa non può essere convocata direttamente dal comune bensì dall'ente regionale. Fin da sabato 30 giugno abbiamo sollecitato la Regione ad indirla. Mai come in questa occasione si è agito in maniera tempestiva, ricevendo apprezzamenti dalle autorità del corpo forestale. Inoltre non si può accusare l'amministrazione di aver ritardato l'attivazione del servizio antincendio. Fin dal giorno del nostro insediamento abbiamo lavorato alacremente per indire la gara ma esistono dei tempi tecnici da rispettare. Riponiamo fiducia nelle autorità competenti affinché riescano ad individuare e punire i responsabili del disastro ambientale."