Palazzo di città
Dimissioni Lagreca, il sindaco spera in un ripensamento
Intanto le associazioni di categoria esprimono preoccupazione
Gravina - giovedì 6 febbraio 2014
16.54
A poche ore dall'ufficializzazione delle dimissioni di Nicola Lagreca da assessore al bilancio della giunta Valente è lo stesso sindaco a chiedere, attraverso una nota diffusa da palazzo di città, un ripensamento.
Appresa la notizia, si legge nella nota, il sindaco Alesio Valente "ha manifestato sorpresa e rammarico" per la decisone dell'assessore, una "decisione inattesa: pur a fronte di sensibilità politiche differenti, non è mai venuto meno, nei riguardi dell'assessore Lagreca, il sentimento di stima e fiducia, radicato nella condivisione del programma elettorale risultato vincente alle amministrative del 2012".
Una fiducia che unita alla stima e al giudizio positivo sull'operato del delegato alle finanze, spinge il sindaco a chiedere ufficialmente all'assessore di rivedere la sua posizione confidando in un ripensamento, poiché "Le difficoltà amministrative e politiche – aggiunge Valente - che certo non mancano nell'attuazione del patto sottoscritto con gli elettori e nella gestione e definizione delle complesse e delicate problematiche di cui la città soffre, in nome del bene comune hanno bisogno di essere affrontate con pazienza e determinazione da tutti gli uomini e donne di buona volontà, ai quali è richiesto un supplemento di impegno e coraggio".
Intanto mentre l'oramai ex assessore risulta ancora irraggiungibile, le sue dimissioni hanno scosso le associazioni di categoria, impegnate proprio in queste ore a palazzo di città per discutere il nuovo Piano del Commercio. Un appuntamento organizzato dall'assessore Lagreca e che ora, vista la sua assenza, ha spinto i rappresentati del mondo commerciale e produttivo a chiedere attenzione al sindaco.
"Partita finita – scrive Oronzo Rifino della Confesercenti citando le stesse parole utilizzate da Lagreca - non per chi si è speso e si spende per una Gravina migliore ma per chi cerca di affossarla. Ora, però, sapremo chi si metterà contro il DUC, contro il Piano del Commercio, contro lo sviluppo della città. Attenti perché adesso non avete scusanti. Se il DUC e il Piano Commercio, che possono rappresentare davvero strumenti per incentivare lo sviluppo e accedere a nuovi finanziamenti, saranno bloccati, cioè non approvati sia in giunta che in consiglio comunale, allora aspettatevi una forte contestazione. La Gravina che vogliamo è una città diversa, intraprendente, attiva; non vogliamo una Gravina governata dai soliti personaggi che cercano sempre di anestetizzarla e bloccarla nello sviluppo economico e culturale: Il Sindaco adesso ha una grossa responsabilità, è davanti ad un bivio".
Dello stesso avviso Michele capone della Confcommercio che invia anche parole di stima all'assessore: "Io non la interpreto come una perdita. Sono sicuro che Nicola tornerà più forte di prima perché noi abbiamo bisogno di lui per proseguire un percorso mai avviato prima, percorso sostenuto dalle diverse anime coinvolte democraticamente anche se ideologicamente e politicamente distanti, ma insieme per il bene comune".
Intanto il cellulare dell'assessore resta spento e le comunicazioni impossibili.
Appresa la notizia, si legge nella nota, il sindaco Alesio Valente "ha manifestato sorpresa e rammarico" per la decisone dell'assessore, una "decisione inattesa: pur a fronte di sensibilità politiche differenti, non è mai venuto meno, nei riguardi dell'assessore Lagreca, il sentimento di stima e fiducia, radicato nella condivisione del programma elettorale risultato vincente alle amministrative del 2012".
Una fiducia che unita alla stima e al giudizio positivo sull'operato del delegato alle finanze, spinge il sindaco a chiedere ufficialmente all'assessore di rivedere la sua posizione confidando in un ripensamento, poiché "Le difficoltà amministrative e politiche – aggiunge Valente - che certo non mancano nell'attuazione del patto sottoscritto con gli elettori e nella gestione e definizione delle complesse e delicate problematiche di cui la città soffre, in nome del bene comune hanno bisogno di essere affrontate con pazienza e determinazione da tutti gli uomini e donne di buona volontà, ai quali è richiesto un supplemento di impegno e coraggio".
Intanto mentre l'oramai ex assessore risulta ancora irraggiungibile, le sue dimissioni hanno scosso le associazioni di categoria, impegnate proprio in queste ore a palazzo di città per discutere il nuovo Piano del Commercio. Un appuntamento organizzato dall'assessore Lagreca e che ora, vista la sua assenza, ha spinto i rappresentati del mondo commerciale e produttivo a chiedere attenzione al sindaco.
"Partita finita – scrive Oronzo Rifino della Confesercenti citando le stesse parole utilizzate da Lagreca - non per chi si è speso e si spende per una Gravina migliore ma per chi cerca di affossarla. Ora, però, sapremo chi si metterà contro il DUC, contro il Piano del Commercio, contro lo sviluppo della città. Attenti perché adesso non avete scusanti. Se il DUC e il Piano Commercio, che possono rappresentare davvero strumenti per incentivare lo sviluppo e accedere a nuovi finanziamenti, saranno bloccati, cioè non approvati sia in giunta che in consiglio comunale, allora aspettatevi una forte contestazione. La Gravina che vogliamo è una città diversa, intraprendente, attiva; non vogliamo una Gravina governata dai soliti personaggi che cercano sempre di anestetizzarla e bloccarla nello sviluppo economico e culturale: Il Sindaco adesso ha una grossa responsabilità, è davanti ad un bivio".
Dello stesso avviso Michele capone della Confcommercio che invia anche parole di stima all'assessore: "Io non la interpreto come una perdita. Sono sicuro che Nicola tornerà più forte di prima perché noi abbiamo bisogno di lui per proseguire un percorso mai avviato prima, percorso sostenuto dalle diverse anime coinvolte democraticamente anche se ideologicamente e politicamente distanti, ma insieme per il bene comune".
Intanto il cellulare dell'assessore resta spento e le comunicazioni impossibili.