Politica
Dipendenti che scappano e bandi non espletati: il j'accuse del centro destra
L'assessore Lafabiana si scaglia contro i dipendenti
Gravina - sabato 6 settembre 2014
09.00
La gestione del personale amministrativo scuote palazzo di città.
Non è passato inosservato l'affaire dell'ingegnere Gaetano Pepe, tra assunzioni di incarico e richieste di deroga, sino alla clamorosa marcia indietro del 1 settembre con cui il dirigente ha definitivamente rinunciato all'incarico.
Ufficio tecnico e non solo. Perché sono tante le carenze della pianta organica comunale.
Nel silenzio totale dell'amministrazione, risuonano ancora una volta le critiche del centro destra gravinese che parte all'attacco denunciando "Il totale fallimento delle politiche del personale ad opera di questa sconclusionata Amministrazione Comunale".
Un fallimento che, secondo i rappresentanti di Ndc, Fratelli d'Italia, Movimento Schittulli e Forza Italia, si è manifestato non solo nell'ultima rinuncia del dirigente Pepe, dopo mesi di tira e molla, ma anche in una sequenza di casi tra cui la richiesta di trasferimento presentata da ben due segretarie generali, Monica calzetta e Teresa Gentile, in meno di un anno, mentre il bando pubblicato per l'assunzione nel 2012 di un funzionario addetto alla Pianificazione Urbanistica non è stato espletato e i vari bandi per le mobilità non hanno visto la partecipazione di tanti concorrenti come avviene in tutti gli altri comuni.
Una serie di disguidi causati "dalla cattiva reputazione che questa sciagurata Amministrazione è riuscita a guadagnarsi nell'arco di soli due anni" tuonano dal centro destra.
"Ormai è opinione diffusa tra gli addetti ai lavori – si legge in una nota dai toni molti duri - ovvero tra dirigenti ed impiegati di vario livello, operanti nelle pubbliche amministrazioni che hanno i requisiti per ricoprire i ruoli scoperti nel nostro comune, "che a Gravina se non sei asservito al potere ed alle volontà di chi comanda non sei persona gradita; se non sei un esperto della gestione dei lavori attraverso la procedura della somma urgenza (ovvero con affidamento diretto); se non sei pronto a firmare Determine Dirigenziali per affidare lavori senza nessuna evidenza pubblica alle solite ditte; se non vuoi avvallare atti che nella migliore delle ipotesi sono illegittimi non hai le caratteristiche per diventare dirigente nel Comune di Gravina".
Parole durissime che rischiano di aggravare una situazione già difficile con una macchina amministrativa che fatica a girare avendo uffici sguarniti di personale e senza nemmeno dei dirigenti a indicare la rotta.
Una situazione a cui di certo non hanno giovato le parole dell'assessore al personale, Felice Lafabiana che alcuni giorni fa ha riservato parole di fuoco proprio ai dipendenti comunali accusandoli di non essere "grintosi, più disponibili, più propensi al lavoro"
"Questo pomeriggio – racconta il responsabile del personale - nuovamente si sono presentate ripetute condotte, intollerabili, di alcuni dipendenti comunali. A nulla è valso il mio rimprovero a riportarli al loro senso del dovere e del rispetto del lavoro, dei colleghi e di chi governa la città.
Anzi qualcuno ha incalzato: "Domani non vado a lavorare, mi metto in malattia". Di fronte a questo loro atteggiamento – conclude Lafabiana - manifesto la mia più totale disapprovazione e tutto il mio sconforto. Tuttavia ringrazio quei pochi dipendenti che insieme a questa amministrazione credono nella difficilissima battaglia del cambiamento".
Non è passato inosservato l'affaire dell'ingegnere Gaetano Pepe, tra assunzioni di incarico e richieste di deroga, sino alla clamorosa marcia indietro del 1 settembre con cui il dirigente ha definitivamente rinunciato all'incarico.
Ufficio tecnico e non solo. Perché sono tante le carenze della pianta organica comunale.
Nel silenzio totale dell'amministrazione, risuonano ancora una volta le critiche del centro destra gravinese che parte all'attacco denunciando "Il totale fallimento delle politiche del personale ad opera di questa sconclusionata Amministrazione Comunale".
Un fallimento che, secondo i rappresentanti di Ndc, Fratelli d'Italia, Movimento Schittulli e Forza Italia, si è manifestato non solo nell'ultima rinuncia del dirigente Pepe, dopo mesi di tira e molla, ma anche in una sequenza di casi tra cui la richiesta di trasferimento presentata da ben due segretarie generali, Monica calzetta e Teresa Gentile, in meno di un anno, mentre il bando pubblicato per l'assunzione nel 2012 di un funzionario addetto alla Pianificazione Urbanistica non è stato espletato e i vari bandi per le mobilità non hanno visto la partecipazione di tanti concorrenti come avviene in tutti gli altri comuni.
Una serie di disguidi causati "dalla cattiva reputazione che questa sciagurata Amministrazione è riuscita a guadagnarsi nell'arco di soli due anni" tuonano dal centro destra.
"Ormai è opinione diffusa tra gli addetti ai lavori – si legge in una nota dai toni molti duri - ovvero tra dirigenti ed impiegati di vario livello, operanti nelle pubbliche amministrazioni che hanno i requisiti per ricoprire i ruoli scoperti nel nostro comune, "che a Gravina se non sei asservito al potere ed alle volontà di chi comanda non sei persona gradita; se non sei un esperto della gestione dei lavori attraverso la procedura della somma urgenza (ovvero con affidamento diretto); se non sei pronto a firmare Determine Dirigenziali per affidare lavori senza nessuna evidenza pubblica alle solite ditte; se non vuoi avvallare atti che nella migliore delle ipotesi sono illegittimi non hai le caratteristiche per diventare dirigente nel Comune di Gravina".
Parole durissime che rischiano di aggravare una situazione già difficile con una macchina amministrativa che fatica a girare avendo uffici sguarniti di personale e senza nemmeno dei dirigenti a indicare la rotta.
Una situazione a cui di certo non hanno giovato le parole dell'assessore al personale, Felice Lafabiana che alcuni giorni fa ha riservato parole di fuoco proprio ai dipendenti comunali accusandoli di non essere "grintosi, più disponibili, più propensi al lavoro"
"Questo pomeriggio – racconta il responsabile del personale - nuovamente si sono presentate ripetute condotte, intollerabili, di alcuni dipendenti comunali. A nulla è valso il mio rimprovero a riportarli al loro senso del dovere e del rispetto del lavoro, dei colleghi e di chi governa la città.
Anzi qualcuno ha incalzato: "Domani non vado a lavorare, mi metto in malattia". Di fronte a questo loro atteggiamento – conclude Lafabiana - manifesto la mia più totale disapprovazione e tutto il mio sconforto. Tuttavia ringrazio quei pochi dipendenti che insieme a questa amministrazione credono nella difficilissima battaglia del cambiamento".