Direttiva Bolkestein: le Associazioni di Categoria scrivono alla Regione
CasAmbulanti, Unimpresa Bat e A.C.A.B. chiedono la proroga dei termini e un'Audizione in IV Commissione per evitare "un conflitto sociale di portata storica"
Porta le firme del Presidente di CasAmbulanti Italia Donato Gala, del Presidente di Unimpresa Bat Savino Montaruli e del Presidente A.C.A.B. (Associazione Commercianti Ambulanti BAT) Giacinto Capogna, la richiesta, avanzata alla Regione Puglia, di prorogare i termini per la presentazione delle domande al 31 dicembre 2018, piuttosto che al 31 gennaio 2018 come stabilito con deliberazione di Giunta Regionale n. 714 del 16 maggio 2017, con cui la Regione Puglia ha fornito le prime indicazioni operative ai Comuni, a seguito di un tavolo tecnico ministeriale di confronto per le problematiche relative al settore del commercio su aree pubbliche, specificando per l'appunto che "I Comuni approvano i propri bandi o comunque prorogano o riaprono i termini, fissando quale data ultima per la presentazione delle domande il 31 gennaio 2018".
In data 30 dicembre 2016 è entrato il vigore il Decreto Milleproroghe il quale, al fine di allineare le scadenze delle concessioni per commercio su aree pubbliche garantendo omogeneità di gestione delle procedure di assegnazione e nel rispetto dei principi di tutela della concorrenza, fissava al 31 dicembre 2018 il termine ultimo delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, poi modificato e convertito in legge n. 19 del 27 febbraio 2017, con riformulazione del c.8, art. 6, dal seguente tenore letterale: "al fine di allineare le scadenze delle concessioni di commercio su aree pubbliche garantendo omogeneità di gestione delle procedure di assegnazione, il termine delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore della presente disposizione e con scadenza anteriore al 31 dicembre 2018 è prorogato fino a tale data. Le amministrazioni interessate, che non vi abbiano già provveduto, devono pertanto avviare le procedure di selezione pubblica, nel rispetto della vigente normativa dello Stato e delle Regioni, al fine del rilascio delle nuove concessioni entro la suddetta data. Nelle more degli adempimenti da parte dei Comuni sono comunque salvaguardati i diritti degli operatori uscenti".
Dopo il nuovo pronunciamento dell'Autorità Antitrust (clicca qui per saperne di più), le Associazioni di Categoria, preoccupate per il grandissimo allarme sociale, hanno richiesto inoltre di essere ascoltati in apposita e tematica Audizione dalla IV Commissione regionale delle Attività Produttive per gli ulteriori approfondimenti del delicatissimo caso che rischia seriamente di innescare un conflitto sociale di portata storica, oltre che inficiare tutte le procedure già avviate dai Comuni, i quali sono nella cosiddetta condizione dei "bandi aperti" in quanto si troverebbero a dover fronteggiare un numero inimmaginabile di ricorsi con altrettanto conseguenze imprevedibili, visto che i criteri contestati dall'Autorità sono recepiti all'interno di tali provvedimenti che vanno modificati se non, addirittura, resi nulli, come peraltro già qualche Comune ha fatto da molto tempo.
Ora, si attendono risposte dall'Ente regionale.