Cronaca
Discarica abusiva di inerti, due persone denunciate
L'operazione condotta dal Corpo forestale dello Stato
Gravina - venerdì 5 agosto 2016
Un'irregolare attività di gestione di rifiuti è stata scoperta dagli uomini del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Altamura all'interno di una cava sita in località "Castello Vasciolella" in agro di Gravina, nei pressi del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
I Forestali, al comando del Commissario Capo Giuliano PALOMBA, hanno accertato il trattamento abusivo di grosse quantità di rifiuti provenienti da demolizioni edilizie su aree sprovviste delle dovute autorizzazioni. Infatti, i controlli contabili e amministrativi hanno permesso di verificare che l'attività di recupero degli inerti, se pur provvista delle autorizzazioni regionali, avveniva in modo anomalo e contravvenendo le disposizioni contenute nei titoli abilitanti l'attività. L'analisi sui registri aziendali di carico e scarico rifiuti permetteva di accertare che erano state gestite una quantità di rifiuti di molto oltre il limite consentito di 3.000 tonnellate. Inoltre erano stati trattati e gestiti rifiuti non inserti in autorizzazione.
Per questo il personale della Forestale hanno posto sotto sequestro preventivo alcune superfici aziendali con i relativi rifiuti ivi stoccati e i relativi registri contabili inerenti le movimentazioni dei rifiuti. Per questo due soggetti sono stati deferiti, in concorso tra loro, alla competente A.G. di Bari alla quale dovranno rispondere del reato di attività irregolare di gestione di rifiuti.
I Forestali, al comando del Commissario Capo Giuliano PALOMBA, hanno accertato il trattamento abusivo di grosse quantità di rifiuti provenienti da demolizioni edilizie su aree sprovviste delle dovute autorizzazioni. Infatti, i controlli contabili e amministrativi hanno permesso di verificare che l'attività di recupero degli inerti, se pur provvista delle autorizzazioni regionali, avveniva in modo anomalo e contravvenendo le disposizioni contenute nei titoli abilitanti l'attività. L'analisi sui registri aziendali di carico e scarico rifiuti permetteva di accertare che erano state gestite una quantità di rifiuti di molto oltre il limite consentito di 3.000 tonnellate. Inoltre erano stati trattati e gestiti rifiuti non inserti in autorizzazione.
Per questo il personale della Forestale hanno posto sotto sequestro preventivo alcune superfici aziendali con i relativi rifiuti ivi stoccati e i relativi registri contabili inerenti le movimentazioni dei rifiuti. Per questo due soggetti sono stati deferiti, in concorso tra loro, alla competente A.G. di Bari alla quale dovranno rispondere del reato di attività irregolare di gestione di rifiuti.