La città
Discarica fai da te?
Cataste di pneumatici sul ciglio della strada in zona Pip. L'assessore Grillo: "Tocca alla Tradeco rimuoverli".
Gravina - sabato 9 marzo 2013
09.30
Ancora rifiuti in zona Pip. E mica cartacce o resti di una serata godereccia bensì decine e decine di pneumatici abbandonati.
Siamo in via Gianbattista Vico, a due passi dal sottovia che porta a Bari. Una delle arterie principali della zona industriale gravinese dove giornalmente centinaia di autovetture e camion passano per ritirare la merce dalle aziende presenti.
Proprio su quella strada, nei pressi di un capannone chiuso, sono stati accatastati, quasi con cura certosina, decide di pneumatici usati e abbandonati. Una piccola discarica a cielo aperto dove, giusto per non sbagliare, sono stati lasciati anche pezzi di arredo logorati dal tempo e resti di autovetture.
I penumatici sono a tutti gli effetti rifiuti speciali, considerati alla stregua degli scarti industriali per cui il loro smaltimento richiede procedure ben diverse da quelle dei rifiuti domestici. Procedure che non contemplano l'abbandono per strada. Infatti le autofficine autorizzate alla vendita e manutenzione dei penumatici devono munirsi già al momento dell'apertura di un contratto per lo smaltimento delle gomme usate. Per legge, senza questa certificazione non possono essere autorizzate ad operare.
Ma come spesso accade, le norme, quando anche ci sono, vengono eluse legge viene nell'indifferenza generale e così, sempre più spesso, dinanzi ai nostri occhi appaiono spettacoli come quello testimoniato nella galleria fotografica.
Per capire come sia potuto accadere, abbiamo contattato l'assessore Maddalena Grillo, delegata all'ambiente, la quale spiega che "quei pneumatici sono lì da diverso tempo, in un'area sequestrata dalla Guardia di Finanza, nei pressi del capannone della Tradeco a cui spetta il compito di rimuoverli e procedere allo smaltimento".
Quando facciamo notare che i pneumatici sono ammassati sul marciapiede e quindi su un'area pubblica, Grillo spiega che "l'area è sotto sequestro sebbene a Palazzo di città non sia stato notificato nessun atto. Per evitare problemi, infatti, nelle settimane scorse abbiamo provveduto a recintare l'area, ma evidentemente qualcuno ha rimosso la recinzione, lasciando libero il passaggio a chiunque". Che fare adesso? "Purtroppo non possiamo fare nulla", chiosa l'assessore all'ambiente. "Su un'area sequestrata non si può intervenire prima della chiusura delle indagini e comunque senza il permesso della Guardia di Finanza".
Resta lo scempio.
Siamo in via Gianbattista Vico, a due passi dal sottovia che porta a Bari. Una delle arterie principali della zona industriale gravinese dove giornalmente centinaia di autovetture e camion passano per ritirare la merce dalle aziende presenti.
Proprio su quella strada, nei pressi di un capannone chiuso, sono stati accatastati, quasi con cura certosina, decide di pneumatici usati e abbandonati. Una piccola discarica a cielo aperto dove, giusto per non sbagliare, sono stati lasciati anche pezzi di arredo logorati dal tempo e resti di autovetture.
I penumatici sono a tutti gli effetti rifiuti speciali, considerati alla stregua degli scarti industriali per cui il loro smaltimento richiede procedure ben diverse da quelle dei rifiuti domestici. Procedure che non contemplano l'abbandono per strada. Infatti le autofficine autorizzate alla vendita e manutenzione dei penumatici devono munirsi già al momento dell'apertura di un contratto per lo smaltimento delle gomme usate. Per legge, senza questa certificazione non possono essere autorizzate ad operare.
Ma come spesso accade, le norme, quando anche ci sono, vengono eluse legge viene nell'indifferenza generale e così, sempre più spesso, dinanzi ai nostri occhi appaiono spettacoli come quello testimoniato nella galleria fotografica.
Per capire come sia potuto accadere, abbiamo contattato l'assessore Maddalena Grillo, delegata all'ambiente, la quale spiega che "quei pneumatici sono lì da diverso tempo, in un'area sequestrata dalla Guardia di Finanza, nei pressi del capannone della Tradeco a cui spetta il compito di rimuoverli e procedere allo smaltimento".
Quando facciamo notare che i pneumatici sono ammassati sul marciapiede e quindi su un'area pubblica, Grillo spiega che "l'area è sotto sequestro sebbene a Palazzo di città non sia stato notificato nessun atto. Per evitare problemi, infatti, nelle settimane scorse abbiamo provveduto a recintare l'area, ma evidentemente qualcuno ha rimosso la recinzione, lasciando libero il passaggio a chiunque". Che fare adesso? "Purtroppo non possiamo fare nulla", chiosa l'assessore all'ambiente. "Su un'area sequestrata non si può intervenire prima della chiusura delle indagini e comunque senza il permesso della Guardia di Finanza".
Resta lo scempio.