Cronaca
Disposta l'autopsia sul corpo di Raffaele Dimattia
Proseguono le indagini per accertare la causa del decesso
Gravina - venerdì 4 novembre 2016
12.58
E' stata disposta l'autopsia sul corpo di Raffaele Dimattia, il giovane trovato senza vita giovedì 3 novembre.
Ad avvistare il cadavere sul letto del torrente sono stati due giovani che passeggiavano sul ponte e che immediatamente hanno allertato le forze dell'ordine. Le operazioni di recupero del corpo si sono prolungate sino al tardo pomeriggio di giovedì e sono state possibili solo dopo l'arrivo di un elicottero dei vigili del fuoco. Operazioni lunghe e complicate visto il luogo particolarmente inaccessibile a causa della folta vegetazione.
Dopo il riconoscimento ufficiale del ragazzo, avvenuto grazie ai documenti che ancora Raffaele aveva con se, la salma è stata trasportata a Bari presso l'Istituto di medicina legale ed è ora a disposizione dell' autorità giudiziaria.
Una tragedia che ora chiede risposte.
Per ricostruire con certezza la causa e l'ora del decesso, infatti, il magistrato Manfredi Dini Ciacci ha disposto l'autopsia sebbene, secondo indiscrezioni, le profonde ferite riscontrate sul corpo del ragazzo lasciano presupporre che la morte sia stata provocata dall'impatto del giovane con il letto del torrente.
Presto per dire se si tratti di un incidente o di un suicidio o di qualcos'altro. Agli inquirenti il compito di fare chiarezza su questa triste vicenda.
Raffaele era scomparso da casa lunedì 24 ottobre e il giorno successivo era stato visto passeggiare proprio sul ponte della gravina. In tanti si erano mobilitati per cercarlo: polizia, carabinieri, protezione civile compresi cani cerca persone ma il destino pare si sia accanito contro Raffaele che cadendo è rimasto incastrato sul fondo del torrente sotto circa due metri di acqua. Praticamente impossibile vederlo.
Nei prossimi giorni la salma sarà restituita alla famiglia per consentire la celebrazione delle esequie.
Ad avvistare il cadavere sul letto del torrente sono stati due giovani che passeggiavano sul ponte e che immediatamente hanno allertato le forze dell'ordine. Le operazioni di recupero del corpo si sono prolungate sino al tardo pomeriggio di giovedì e sono state possibili solo dopo l'arrivo di un elicottero dei vigili del fuoco. Operazioni lunghe e complicate visto il luogo particolarmente inaccessibile a causa della folta vegetazione.
Dopo il riconoscimento ufficiale del ragazzo, avvenuto grazie ai documenti che ancora Raffaele aveva con se, la salma è stata trasportata a Bari presso l'Istituto di medicina legale ed è ora a disposizione dell' autorità giudiziaria.
Una tragedia che ora chiede risposte.
Per ricostruire con certezza la causa e l'ora del decesso, infatti, il magistrato Manfredi Dini Ciacci ha disposto l'autopsia sebbene, secondo indiscrezioni, le profonde ferite riscontrate sul corpo del ragazzo lasciano presupporre che la morte sia stata provocata dall'impatto del giovane con il letto del torrente.
Presto per dire se si tratti di un incidente o di un suicidio o di qualcos'altro. Agli inquirenti il compito di fare chiarezza su questa triste vicenda.
Raffaele era scomparso da casa lunedì 24 ottobre e il giorno successivo era stato visto passeggiare proprio sul ponte della gravina. In tanti si erano mobilitati per cercarlo: polizia, carabinieri, protezione civile compresi cani cerca persone ma il destino pare si sia accanito contro Raffaele che cadendo è rimasto incastrato sul fondo del torrente sotto circa due metri di acqua. Praticamente impossibile vederlo.
Nei prossimi giorni la salma sarà restituita alla famiglia per consentire la celebrazione delle esequie.