Territorio
Dissesto Idrogeologico, fondi anche a Gravina
Un milione di euro per via Deledda
Gravina - domenica 24 aprile 2016
C'è anche Gravina tra i comuni finanziati dalla regione Puglia nell'ambito dei progetti per fronteggiare il dissesto idrogeologico. Complessivamente 1.250.000 euro per via Deledda.
Fondi messi a disposizione con il DPCM del 28.05.2015 con cui è stata programmata una complessa procedura per consentire il concorso degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico all'assegnazione di risorse statali in materia di difesa del suolo, attraverso l'inserimento delle istanze nell'Area Istruttorie del Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS), sulla base di una specifica scheda istruttoria con dati ed informazioni tecnico-amministrative e con classificazione di ciascun intervento per aree a rischio o a pericolosità indicata dai Piani di Assetto Idrogeologico.
A tale proposito, la Sezione Difesa del suolo e rischio sismico della Regione, con note circolari inviate a tutti i Comuni della Puglia, ai Consorzi di Bonifica, alla Città Metropolitana di Bari ed alle Province pugliesi e, per conoscenza, alle Prefetture ed alle Autorità di Bacino competenti sul territorio pugliese, ha trasmesso il suddetto DPCM del 28.05.2015, al fine di farne conoscere i contenuti agli Enti in indirizzo per la proposizione delle candidature di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico da far concorrere all'assegnazione dei suddetti finanziamenti.
In riscontro a tale nota sono state presentate centinaia di proposte progettuali per interventi di difesa del suolo; in esito all'attività istruttoria tecnico-amministrativa, le proposte dotate di progettazione minima corrispondente al livello preliminare e ritenute conformi al suddetto DPCM sono state inserite nel sistema ReNDiS sulla base delle informazioni comunicate dagli Enti.
In data 11 marzo 2016 il Comitato di Sorveglianza del POR Puglia FESR – FSE, ha approvato i criteri per la selezione delle operazioni
"Nel giro di pochi giorni la Regione Puglia, in due settori strategici, come quello della depurazione delle acque e quello della tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico, ha rendicontato attività già espletate e ha progettato attività da svolgere dimostrando di essere allineata alle strategie nazionali, presentando investimenti per quasi 650 milioni di euro. Oggi dunque, in occasione del compleanno della Terra, possiamo dire di essere in perfetta regola, onorando il dono che abbiamo ricevuto, a partire dagli elementi fondanti, terra, acqua e aria che intendiamo tutelare con saggezza, senza ossessioni ideologiche, consapevoli che questa tutela deve essere corale e fatta con intelligenza. La Puglia fa tutto quello che deve fare, spende i fondi per tempo, lo fa senza sprecare un euro. Soldi vitali per evitare che paesi scivolino verso il mare o verso la pianura".
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato il progetto contro il dissesto idrogeologico che prevede un investimento di 112 milioni di euro per 68 progetti.
"Del dissesto idrogeologico e dei suoi danni – ha continuato Emiliano – purtroppo si parla di solito dopo una disgrazia, noi invece ne parliamo prima, per prevenirla. La Puglia ha fatto un lavoro straordinario di tutela del creato in questi anni, noi stiamo proseguendo questo cammino. Ma vorrei nuovamente sottolineare l'importanza di questa giornata della Terra perché in queste ore il Presidente del Consiglio, al quale sono grato per la dichiarazione di collaborazione con le regioni fatta a New York, sta firmando l'accordo Cop 21 sul clima. Bene, noi siamo convinti che dopo la firma dell'accordo, la nostra proposta sulla decarbonizzazione sarà presa in esame".
Gli interventi finanziati con i 112 milioni di euro "immediatamente cantierabili", sono stati selezionati dal registro nazionale (Rendis) per la difesa del suolo in base ai criteri stabiliti dal Dpcm 2015. Proprio dal Rendis, però, si evince che il fabbisogno per la Puglia sul dissesto idrogeologico è di almeno 2,3 miliardi di euro.
"Se il governo vuole collaborare come ha detto - ha concluso Emiliano - ha un bello spazio di collaborazione. Noi abbiamo chiesto ulteriori due miliardi e trecento milioni su progetti immediatamente cantierizzabili che altrimenti sarebbero realizzabili".
L'assessore ai trasporti della Regione Puglia Giovanni Giannini ha sottolineato che ora "tocca ai Comuni spendere questi soldi".
"Se i Comuni spendono bene e in fretta i 112 milioni di euro – ha spiegato Giannini – e se quindi entro il 2018 saranno raggiunti i target di spesa dell'Ue, si potrà avere una premialità aggiuntiva del 6,5%. È importante quindi che si faccia velocemente. Se noi riusciamo a rendicontare una spesa pari a 41 milioni di euro entro il 2018, avremmo diritto ad un incremento, sui 220 milioni che abbiamo già come finanziamento dell'asse, di altri 20 milioni di euro che andranno a finanziare altri progetti in aggiunta a quelli che partono oggi".
Giannini ha infine spiegato che "si sta discutendo in sede di conferenza Stato-Regioni per ottenere che la parte di disponibilità residua del fondo di sviluppo e coesione (Fsc) venga destinato almeno in quota importante a progetti di dissesto idrogeologico per dare una risposta definitiva a esigenze di salvaguardia del territorio e a salvare la vita delle persone".
Sono inoltre in corso 200 milioni di euro di interventi a gestione commissariale per il dissesto idrogeologico, il cui commissario straordinario è il presidente della Regione, dei quali 61 milioni sono stati già spesi e i restanti 140 si stanno spendendo.
"Tutto questo – hanno concluso Emiliano e Giannini - conferma la capacità della Regione Puglia di far fronte e dare risposte positive su un tema così delicato quale è la difesa del suolo".
Fondi messi a disposizione con il DPCM del 28.05.2015 con cui è stata programmata una complessa procedura per consentire il concorso degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico all'assegnazione di risorse statali in materia di difesa del suolo, attraverso l'inserimento delle istanze nell'Area Istruttorie del Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS), sulla base di una specifica scheda istruttoria con dati ed informazioni tecnico-amministrative e con classificazione di ciascun intervento per aree a rischio o a pericolosità indicata dai Piani di Assetto Idrogeologico.
A tale proposito, la Sezione Difesa del suolo e rischio sismico della Regione, con note circolari inviate a tutti i Comuni della Puglia, ai Consorzi di Bonifica, alla Città Metropolitana di Bari ed alle Province pugliesi e, per conoscenza, alle Prefetture ed alle Autorità di Bacino competenti sul territorio pugliese, ha trasmesso il suddetto DPCM del 28.05.2015, al fine di farne conoscere i contenuti agli Enti in indirizzo per la proposizione delle candidature di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico da far concorrere all'assegnazione dei suddetti finanziamenti.
In riscontro a tale nota sono state presentate centinaia di proposte progettuali per interventi di difesa del suolo; in esito all'attività istruttoria tecnico-amministrativa, le proposte dotate di progettazione minima corrispondente al livello preliminare e ritenute conformi al suddetto DPCM sono state inserite nel sistema ReNDiS sulla base delle informazioni comunicate dagli Enti.
In data 11 marzo 2016 il Comitato di Sorveglianza del POR Puglia FESR – FSE, ha approvato i criteri per la selezione delle operazioni
"Nel giro di pochi giorni la Regione Puglia, in due settori strategici, come quello della depurazione delle acque e quello della tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico, ha rendicontato attività già espletate e ha progettato attività da svolgere dimostrando di essere allineata alle strategie nazionali, presentando investimenti per quasi 650 milioni di euro. Oggi dunque, in occasione del compleanno della Terra, possiamo dire di essere in perfetta regola, onorando il dono che abbiamo ricevuto, a partire dagli elementi fondanti, terra, acqua e aria che intendiamo tutelare con saggezza, senza ossessioni ideologiche, consapevoli che questa tutela deve essere corale e fatta con intelligenza. La Puglia fa tutto quello che deve fare, spende i fondi per tempo, lo fa senza sprecare un euro. Soldi vitali per evitare che paesi scivolino verso il mare o verso la pianura".
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato il progetto contro il dissesto idrogeologico che prevede un investimento di 112 milioni di euro per 68 progetti.
"Del dissesto idrogeologico e dei suoi danni – ha continuato Emiliano – purtroppo si parla di solito dopo una disgrazia, noi invece ne parliamo prima, per prevenirla. La Puglia ha fatto un lavoro straordinario di tutela del creato in questi anni, noi stiamo proseguendo questo cammino. Ma vorrei nuovamente sottolineare l'importanza di questa giornata della Terra perché in queste ore il Presidente del Consiglio, al quale sono grato per la dichiarazione di collaborazione con le regioni fatta a New York, sta firmando l'accordo Cop 21 sul clima. Bene, noi siamo convinti che dopo la firma dell'accordo, la nostra proposta sulla decarbonizzazione sarà presa in esame".
Gli interventi finanziati con i 112 milioni di euro "immediatamente cantierabili", sono stati selezionati dal registro nazionale (Rendis) per la difesa del suolo in base ai criteri stabiliti dal Dpcm 2015. Proprio dal Rendis, però, si evince che il fabbisogno per la Puglia sul dissesto idrogeologico è di almeno 2,3 miliardi di euro.
"Se il governo vuole collaborare come ha detto - ha concluso Emiliano - ha un bello spazio di collaborazione. Noi abbiamo chiesto ulteriori due miliardi e trecento milioni su progetti immediatamente cantierizzabili che altrimenti sarebbero realizzabili".
L'assessore ai trasporti della Regione Puglia Giovanni Giannini ha sottolineato che ora "tocca ai Comuni spendere questi soldi".
"Se i Comuni spendono bene e in fretta i 112 milioni di euro – ha spiegato Giannini – e se quindi entro il 2018 saranno raggiunti i target di spesa dell'Ue, si potrà avere una premialità aggiuntiva del 6,5%. È importante quindi che si faccia velocemente. Se noi riusciamo a rendicontare una spesa pari a 41 milioni di euro entro il 2018, avremmo diritto ad un incremento, sui 220 milioni che abbiamo già come finanziamento dell'asse, di altri 20 milioni di euro che andranno a finanziare altri progetti in aggiunta a quelli che partono oggi".
Giannini ha infine spiegato che "si sta discutendo in sede di conferenza Stato-Regioni per ottenere che la parte di disponibilità residua del fondo di sviluppo e coesione (Fsc) venga destinato almeno in quota importante a progetti di dissesto idrogeologico per dare una risposta definitiva a esigenze di salvaguardia del territorio e a salvare la vita delle persone".
Sono inoltre in corso 200 milioni di euro di interventi a gestione commissariale per il dissesto idrogeologico, il cui commissario straordinario è il presidente della Regione, dei quali 61 milioni sono stati già spesi e i restanti 140 si stanno spendendo.
"Tutto questo – hanno concluso Emiliano e Giannini - conferma la capacità della Regione Puglia di far fronte e dare risposte positive su un tema così delicato quale è la difesa del suolo".