Politica
Divella bis o amministrazione al capolinea?
I probabili risvolti dopo l’aut aut posto da Alleanza per Gravina. E il partito non partecipa ai lavori istituzionali
Gravina - domenica 18 luglio 2010
Giorni dal clima infuocato per tutti i cittadini gravinesi, ma soprattutto per i politici di maggioranza della nostra città. Come i lettori dei nostri portali ben sapranno, in questi giorni gli amministratori locali si stanno interrogando sull'attuale (e futura) azione di governo, dopo la verifica politica chiesta ed ottenuta dal partito di Alleanza per Gravina, già qualche settimana fa.
Proprio nel documento inoltrato alla nostra redazione, il partito (che vanta due consiglieri, Varvara e Serangelo, e l'assessore ai servizi sociali Lorusso) aveva richiesto l'apertura di una seria analisi governativa che doveva essere caratterizzata da due assunti fondamentali: un'attenta e più efficace programmazione da perseguire fattivamente, e un'autoimposizione di regole eque tra i partiti da rispettare. Questi due "paletti" si raggiungerebbero soltanto con un azzeramento della giunta, come proprio in quel comunicato d'inizio mese si leggeva in maniera inequivocabile.
L'irrigidimento espresso da Alleanza per Gravina ha avuto poi, come effetto immediato, la fuoriuscita dei rappresentanti della stessa forza politica dai lavori istituzionali a cui sono chiamati e resa nota in una comunicazione al primo cittadino ("La informiamo che i rappresentanti di Alleanza per Gravina non parteciperanno ai lavori dei vari livelli istituzionali fino a quando la verifica non sarà completata").
Ecco spiegato il senso delle riunioni di maggioranza consumatasi nei giorni scorsi, l'ultima delle quali mercoledì 14 luglio, in cui Alleanza per Gravina ha confermato la sua non partecipazione ad eventuali consigli comunali o riunioni di giunta, se prima non venga ascoltata e accolta la loro richiesta, auspicando ancora una volta "un vero confronto politico che porti alla stesura di un concreto programma da realizzare con uomini che ricoprano ruoli e carichi di lavoro adeguati attraverso l'equilibrio garantito dagli strumenti e dalle regole democratiche che contraddistinguono il nostro sistema politico".
È ovvio che una siffatta situazione politica, in una maggioranza già risicata a livello numerico, stuzzica "fantasie" politiche generando negli addetti ai lavori quelli che potrebbero essere gli scenari futuri. Se la posizione di Alleanza per Gravina, e soprattutto la rigidità sinora mostrata, resta tale, due potrebbero essere i risvolti possibili: un Divella bis (quindi accoglimento delle richieste del partito di Varvara e Serangelo) con conseguente azzeramento della giunta e ridistribuzione delle deleghe, oppure la fine anticipata del governo cittadino. Il lettore ha il week-end per rifletterci su e costruirsi una propria idea, giacché lunedì prossimo è in programma una nuova, ennesima riunione. Quella risolutrice?
Proprio nel documento inoltrato alla nostra redazione, il partito (che vanta due consiglieri, Varvara e Serangelo, e l'assessore ai servizi sociali Lorusso) aveva richiesto l'apertura di una seria analisi governativa che doveva essere caratterizzata da due assunti fondamentali: un'attenta e più efficace programmazione da perseguire fattivamente, e un'autoimposizione di regole eque tra i partiti da rispettare. Questi due "paletti" si raggiungerebbero soltanto con un azzeramento della giunta, come proprio in quel comunicato d'inizio mese si leggeva in maniera inequivocabile.
L'irrigidimento espresso da Alleanza per Gravina ha avuto poi, come effetto immediato, la fuoriuscita dei rappresentanti della stessa forza politica dai lavori istituzionali a cui sono chiamati e resa nota in una comunicazione al primo cittadino ("La informiamo che i rappresentanti di Alleanza per Gravina non parteciperanno ai lavori dei vari livelli istituzionali fino a quando la verifica non sarà completata").
Ecco spiegato il senso delle riunioni di maggioranza consumatasi nei giorni scorsi, l'ultima delle quali mercoledì 14 luglio, in cui Alleanza per Gravina ha confermato la sua non partecipazione ad eventuali consigli comunali o riunioni di giunta, se prima non venga ascoltata e accolta la loro richiesta, auspicando ancora una volta "un vero confronto politico che porti alla stesura di un concreto programma da realizzare con uomini che ricoprano ruoli e carichi di lavoro adeguati attraverso l'equilibrio garantito dagli strumenti e dalle regole democratiche che contraddistinguono il nostro sistema politico".
È ovvio che una siffatta situazione politica, in una maggioranza già risicata a livello numerico, stuzzica "fantasie" politiche generando negli addetti ai lavori quelli che potrebbero essere gli scenari futuri. Se la posizione di Alleanza per Gravina, e soprattutto la rigidità sinora mostrata, resta tale, due potrebbero essere i risvolti possibili: un Divella bis (quindi accoglimento delle richieste del partito di Varvara e Serangelo) con conseguente azzeramento della giunta e ridistribuzione delle deleghe, oppure la fine anticipata del governo cittadino. Il lettore ha il week-end per rifletterci su e costruirsi una propria idea, giacché lunedì prossimo è in programma una nuova, ennesima riunione. Quella risolutrice?