La città
Divieto di consumo di acqua dalle fontane e piloni del Comune
Ordinanza del sindaco Lagreca
Gravina - mercoledì 24 luglio 2024
L'acqua scarseggia, vista la situazione di cronica riduzione di precipitazioni piovose. Questo comporta, soprattutto nel periodo estivo, il rischio di indisponibilità di acqua per i diversi usi.
Ecco perchè – dicono da Palazzo di Città- c'è "la necessità di misure urgenti finalizzate a governare in modo unitario e maggiormente incisivo l'utilizzo delle risorse idriche disponibili, al fine di garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i fabbisogni primari per l'uso alimentare domestico e igienico".
Anche perché le portate idriche provinciali si sono ridotte sensibilmente negli ultimi 30 giorni e quindi si rende necessaria l'adozione di misure di contenimento nel prelievo delle risorse idriche.
Di qui l'ordinanza del sindaco Lagreca che impone il divieto di prelievo e di consumo di acqua dalle fontane e piloni di proprietà Comunale per tutti gli usi diversi da quello alimentare, ovvero per l'irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati; il lavaggio di aree cortili e piazzali; il lavaggio privato di veicoli a motore; il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino.
Inoltre, nell'invitare la popolazione a collaborare, l'ordinanza ricorda che coloro che saranno inadempienti rispetto al provvedimento, potranno incorrere in sanzioni che varieranno dalle 25 alle 500 euro.
Ecco perchè – dicono da Palazzo di Città- c'è "la necessità di misure urgenti finalizzate a governare in modo unitario e maggiormente incisivo l'utilizzo delle risorse idriche disponibili, al fine di garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i fabbisogni primari per l'uso alimentare domestico e igienico".
Anche perché le portate idriche provinciali si sono ridotte sensibilmente negli ultimi 30 giorni e quindi si rende necessaria l'adozione di misure di contenimento nel prelievo delle risorse idriche.
Di qui l'ordinanza del sindaco Lagreca che impone il divieto di prelievo e di consumo di acqua dalle fontane e piloni di proprietà Comunale per tutti gli usi diversi da quello alimentare, ovvero per l'irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati; il lavaggio di aree cortili e piazzali; il lavaggio privato di veicoli a motore; il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino.
Inoltre, nell'invitare la popolazione a collaborare, l'ordinanza ricorda che coloro che saranno inadempienti rispetto al provvedimento, potranno incorrere in sanzioni che varieranno dalle 25 alle 500 euro.