La città
Domi Martimucci, gli ultras gravinesi consegnano i fondi raccolti alla famiglia
2796 euro frutto della solidarietà della città di Gravina.
Gravina - martedì 14 luglio 2015
09.47
2796,48 euro frutto dell'impegno personale e delle devoluzioni dei cittadini gravinesi. I due gruppi ultras gravinesi, Noi Ultras ed Ultras Gravina 2005, hanno consegnato la considerevole somma all'associazione NOI SIAMO DOMI, vicina a Domenico Martimucci, il ragazzo altamurano ed ex calciatore della squadra gravinese vittima dell'attentato di Largo Nitti.
La somma è stata raccolta attraverso la vendita di maglie ricordo, acquistate in gran parte dagli stessi membri dei gruppi ultras, oltre alle decine di salvadanai disseminati tra le attività commerciali gravinesi ed all'installazione di banchetti in piazza. 310 € i proventi della vendita di maglie, 1240 gli euro raccolti direttamente dagli ultras tra la popolazione, 1246,48 quelli donati dai gravinesi tramite i salvadanai distribuiti in alcune attività commerciali. All'apertura di questi ultimi hanno assistito gli stessi parenti del ragazzo.
"Un doveroso ringraziamento va alla città che ha riposto positivamente in massa alla chiamata della solidarietà", precisano i referenti dei gruppi ultras. Accorato il ringraziamento della famiglia e degli amici di Martimucci: "Un sentito grazie va al vostro impegno ed a quello di tutta la città di Gravina. Con questo gesto abbiamo messo anche da parte il campanilismo, ha vinto la solidarietà e l'unione" concludono gli amici di Domenico prima di lasciare spazio ad un lungo applauso e al coro di incitamento riservato a Domi.
Nel frattempo le condizioni del ragazzo rimangono stabili e se la situazione non dovesse cambiare, fanno sapere dall'associazione NOI SIAMO DOMI, la partenza per la clinica austriaca sarebbe prevista a breve. Difficile anche ipotizzare la durata del trattamento. Con ogni probabilità il ragazzo necessiterà di almeno tre mesi di cura ma, anche in questo caso, l'associazione tiene a precisare che nulla è dato per scontato. Ecco perché l'impegno è quello di organizzare ulteriori eventi, soprattutto a partire da settembre, per favorire la raccolta di fondi. "Non posiamo porre limiti di budget in quanto non è chiaro neanche a noi l'ammontare totale di cui le cure di Domenico necessiteranno. Ovviamente se la solidarietà dovesse superare i bisogni effettivi devolveremo ad altri progetti benefici le somme eccedenti", confermano i parenti del ragazzo.
La somma è stata raccolta attraverso la vendita di maglie ricordo, acquistate in gran parte dagli stessi membri dei gruppi ultras, oltre alle decine di salvadanai disseminati tra le attività commerciali gravinesi ed all'installazione di banchetti in piazza. 310 € i proventi della vendita di maglie, 1240 gli euro raccolti direttamente dagli ultras tra la popolazione, 1246,48 quelli donati dai gravinesi tramite i salvadanai distribuiti in alcune attività commerciali. All'apertura di questi ultimi hanno assistito gli stessi parenti del ragazzo.
"Un doveroso ringraziamento va alla città che ha riposto positivamente in massa alla chiamata della solidarietà", precisano i referenti dei gruppi ultras. Accorato il ringraziamento della famiglia e degli amici di Martimucci: "Un sentito grazie va al vostro impegno ed a quello di tutta la città di Gravina. Con questo gesto abbiamo messo anche da parte il campanilismo, ha vinto la solidarietà e l'unione" concludono gli amici di Domenico prima di lasciare spazio ad un lungo applauso e al coro di incitamento riservato a Domi.
Nel frattempo le condizioni del ragazzo rimangono stabili e se la situazione non dovesse cambiare, fanno sapere dall'associazione NOI SIAMO DOMI, la partenza per la clinica austriaca sarebbe prevista a breve. Difficile anche ipotizzare la durata del trattamento. Con ogni probabilità il ragazzo necessiterà di almeno tre mesi di cura ma, anche in questo caso, l'associazione tiene a precisare che nulla è dato per scontato. Ecco perché l'impegno è quello di organizzare ulteriori eventi, soprattutto a partire da settembre, per favorire la raccolta di fondi. "Non posiamo porre limiti di budget in quanto non è chiaro neanche a noi l'ammontare totale di cui le cure di Domenico necessiteranno. Ovviamente se la solidarietà dovesse superare i bisogni effettivi devolveremo ad altri progetti benefici le somme eccedenti", confermano i parenti del ragazzo.