Eventi
Due rosoni della nostra città verso L’Unesco
La presentazione lunedì 26 settembre
Gravina - mercoledì 21 settembre 2022
Il dossier della Compagnia degli Exsultanti, di Bari, rappresentata dal suo presidente e giornalista Amtonio Gelormini, è stato il primo passo per avviare percorso e procedure per richiedere il riconoscimento dei 36 rosoni delle chiese di Puglia come Patrimonio dell'umanità UNESCO. Un patrimonio culturale condiviso che coinvolge tutta la regione, dalla Capitanata al Salento. Un tributo alla creatività, all'ingegno e alle peculiarità di ogni singolo territorio.
I rosoni, la parola riporta alla rosa, il fiore dedicato alla Madonna, con la loro forma a cerchio e in molti casi con i raggi che si dipartono dal suo centro, sono strettamente legati al simbolo di Dio. Si tratta di autentici gioielli architettonici di cui la Puglia è ricchissima, tanto da rappresentare un unicum. Quell'unicum che potrebbe presto diventare patrimonio mondiale dell'umanità.
Dice Massimo Danza, titolare dell'agenzia pubblicitaria che si occuperà della promozione, ideatore del logo ed entusiasta sostenitore dell'iniziativa:"L'obiettivo è quello di creare una grande via dei Rosoni, dove il turista possa soffermarsi e apprezzare il valore storico e culturale delle nostre chiese. E tornare più volte nella nostra Puglia per visitarle tutte. Attorno, alla via dei Rosoni inoltre potrebbero essere create molteplici attività di animazione". In questa avventura, in questa cornice di sostanziale e concreta positività, condivisa, sin da subito, dalla Regione Puglia, nella persona del suo presidente, a maggior ragione, a pieno titolo e con orgoglio legittimo si può affermare che la nostra città, ha il privilegio, l'onore e l'esclusiva di essere rappresentata da due rosoni.
Quello posto sulla facciata principale della Basilica Cattedrale," che dà luce alla navata maggiore, tutto intagliato a festoni, ha all'intorno teste in altorilievo e nel mezzo una bellissima sfera, sostenuta da 24 colonnette, nel cui centro è incisa in bassorilievo la figura della Vergine Assunta, alla quale la chiesa fu dedicata. Misura in circonferenza m. 12.70"; e quello altrettanto mastodontico, unico, originale, a 16 razze, sul prospetto della chiesa Madonna delle Grazie, posto nel ventre dell'aquila ad ali spiegate.
Le ragioni della scelta, dell'importanza dell'intero progetto saranno presentate lunedì prossimo 26 settembre, alle ore 18.30, nella chiesa dell'Annunziata in via Borgo, a supporto delle manifestazioni previste nel cartellone programmatico della festa patronale in onore di San Michele Arcangelo. Oratore ufficiale della serata sarà il promotore e l'animatore dell'iniziativa, il giornalista Antonio Gelormini, introdotto da don Giacomo Lorusso, presidente ecclesiastico del Comitato feste patronali. Interverrà il vice sindaco della città, il dott. Filippo Ferrante.
I rosoni, la parola riporta alla rosa, il fiore dedicato alla Madonna, con la loro forma a cerchio e in molti casi con i raggi che si dipartono dal suo centro, sono strettamente legati al simbolo di Dio. Si tratta di autentici gioielli architettonici di cui la Puglia è ricchissima, tanto da rappresentare un unicum. Quell'unicum che potrebbe presto diventare patrimonio mondiale dell'umanità.
Dice Massimo Danza, titolare dell'agenzia pubblicitaria che si occuperà della promozione, ideatore del logo ed entusiasta sostenitore dell'iniziativa:"L'obiettivo è quello di creare una grande via dei Rosoni, dove il turista possa soffermarsi e apprezzare il valore storico e culturale delle nostre chiese. E tornare più volte nella nostra Puglia per visitarle tutte. Attorno, alla via dei Rosoni inoltre potrebbero essere create molteplici attività di animazione". In questa avventura, in questa cornice di sostanziale e concreta positività, condivisa, sin da subito, dalla Regione Puglia, nella persona del suo presidente, a maggior ragione, a pieno titolo e con orgoglio legittimo si può affermare che la nostra città, ha il privilegio, l'onore e l'esclusiva di essere rappresentata da due rosoni.
Quello posto sulla facciata principale della Basilica Cattedrale," che dà luce alla navata maggiore, tutto intagliato a festoni, ha all'intorno teste in altorilievo e nel mezzo una bellissima sfera, sostenuta da 24 colonnette, nel cui centro è incisa in bassorilievo la figura della Vergine Assunta, alla quale la chiesa fu dedicata. Misura in circonferenza m. 12.70"; e quello altrettanto mastodontico, unico, originale, a 16 razze, sul prospetto della chiesa Madonna delle Grazie, posto nel ventre dell'aquila ad ali spiegate.
Le ragioni della scelta, dell'importanza dell'intero progetto saranno presentate lunedì prossimo 26 settembre, alle ore 18.30, nella chiesa dell'Annunziata in via Borgo, a supporto delle manifestazioni previste nel cartellone programmatico della festa patronale in onore di San Michele Arcangelo. Oratore ufficiale della serata sarà il promotore e l'animatore dell'iniziativa, il giornalista Antonio Gelormini, introdotto da don Giacomo Lorusso, presidente ecclesiastico del Comitato feste patronali. Interverrà il vice sindaco della città, il dott. Filippo Ferrante.