Politica
Un grande "bluff"
E la crisi continua…. Comunicato stampa PD, SEL, Lista Vendola e PRI
Gravina - venerdì 18 marzo 2011
Con un colpo di teatro, alla vigilia del Consiglio Comunale, il Sindaco Divella ha ritirato le proprie dimissioni. Tale atto avrebbe dovuto preludere ad una soluzione definitiva della crisi e anticipare la nomina della Giunta Comunale a ranghi completi.
In realtà il ritiro delle dimissioni si è rivelato un grande "bluff", l'ennesimo inganno per la città, una trovata per scongiurare la fine anticipata (dalla Città tanto auspicata) di una esperienza amministrativa fallimentare per stessa ammissione dei protagonisti.
Infatti alle ore 19.00 del 16 Marzo 2011, ora fissata per la celebrazione del Consiglio Comunale, nessun consigliere della Maggioranza era presente in aula.
Solo i consiglieri di Minoranza erano presenti per ottemperare alla propria funzione nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori.
L'incoscienza di questa classe politica di maggioranza sta producendo danni irreversibili alla vita politica, economica e sociale della città.
I gruppi consiliari di minoranza PD, SEL, Lista Vendola e PRI chiedono a gran voce le reali dimissioni di questo governo cittadino.
I gruppi di minoranza
In realtà il ritiro delle dimissioni si è rivelato un grande "bluff", l'ennesimo inganno per la città, una trovata per scongiurare la fine anticipata (dalla Città tanto auspicata) di una esperienza amministrativa fallimentare per stessa ammissione dei protagonisti.
Infatti alle ore 19.00 del 16 Marzo 2011, ora fissata per la celebrazione del Consiglio Comunale, nessun consigliere della Maggioranza era presente in aula.
Solo i consiglieri di Minoranza erano presenti per ottemperare alla propria funzione nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori.
L'incoscienza di questa classe politica di maggioranza sta producendo danni irreversibili alla vita politica, economica e sociale della città.
I gruppi consiliari di minoranza PD, SEL, Lista Vendola e PRI chiedono a gran voce le reali dimissioni di questo governo cittadino.
I gruppi di minoranza