La città
Eccezionale scoperta archeologica nella chiesa di Santa Lucia
Nel corso dei lavori di restauro riaffiorate due absidi. In una rinvenuti altare e affresco del Cristo Pantocratore
Gravina - venerdì 26 luglio 2019
16.00
Sensazionale ritrovamento all'interno della chiesa di Santa Lucia. Nel corso dei lavori per un restauro conservativo, effettuati grazie ai finanziamenti della Conferenza Episcopale e della Diocesi, sono state rinvenute due absidi celate dietro le pareti.
Mentre gli operai erano intenti a togliere l'intonaco dai muri, è riaffiorata alla luce una "Tompagnatura", ovvero una chiusura muraria in tufo, che faceva presagire che dietro la parete ci fosse dell'altro.
A quel punto si sono fatti dei saggi (buchi nelle pareti) che hanno portato alla scoperta delle absidi rinvenute integre. Non solo, ma all'interno dell'abside centrale è stato scoperto un altare sovrastato da un affresco raffigurante, con molta probabilità, un Cristo Pantocratore, accompagnato dalla Vergine Maria e da San Giovanni.
Il ritrovamento fa supporre che prima dell'attuale chiesa di Santa Lucia ce ne fosse una più antica, presumibilmente di epoca medievale.
Dunque, un tesoro nascosto in uno scrigno che è riemerso alla luce e che adesso potrà essere visibile per tutti i visitatori e i fedeli, non prima però che si completino i lavori di restauro, previsti per la fine dell'anno, si spera prima del 13 dicembre.
Roberto Varvara
Mentre gli operai erano intenti a togliere l'intonaco dai muri, è riaffiorata alla luce una "Tompagnatura", ovvero una chiusura muraria in tufo, che faceva presagire che dietro la parete ci fosse dell'altro.
A quel punto si sono fatti dei saggi (buchi nelle pareti) che hanno portato alla scoperta delle absidi rinvenute integre. Non solo, ma all'interno dell'abside centrale è stato scoperto un altare sovrastato da un affresco raffigurante, con molta probabilità, un Cristo Pantocratore, accompagnato dalla Vergine Maria e da San Giovanni.
Il ritrovamento fa supporre che prima dell'attuale chiesa di Santa Lucia ce ne fosse una più antica, presumibilmente di epoca medievale.
Dunque, un tesoro nascosto in uno scrigno che è riemerso alla luce e che adesso potrà essere visibile per tutti i visitatori e i fedeli, non prima però che si completino i lavori di restauro, previsti per la fine dell'anno, si spera prima del 13 dicembre.
Roberto Varvara