Palazzo di città
Ecco la nuova macrostruttura amministrativa
Ridotte le direzioni da 5 a 4. Mentre Paolucci trasloca all'area vasta
Gravina - mercoledì 10 agosto 2011
Lo avevamo anticipato nella scorse settimane e ora ecco la conferma. Con delibera n. 65 del 4 agosto la giunta comunale ha stabilito la nuova macrostruttura amministrativa dell'Ente. Innanzitutto nella delibera si sottolinea la necessità da parte dell'amministrazione di avviare da subito l'assunzione di 4 dirigenti a tempo pieno e indeterminato attraverso le procedure di mobilità oppure avviando i procedimenti per nuovi concorsi.
Ma consapevoli che la macchina amministrativa non può in alcun caso fermarsi, per agevolare il lavoro dei dipendenti comunali la giunta Divella ha stabilito di ridurre le direzioni comunali da 5 a 4 accorpando sotto la direzione di Amedeo Visci tutti i servizi in ambito ambientale e territoriale comprendendo anche agricoltura, servizi cimiteriali, attività produttive, viabilità esterna oltre alla direzione della polizia municipale. E mentre la direzione" Finanze e tributi" resta sotto la guida di Salvatore Sichitiello almeno sino a dicembre 2011, la altre due direzioni, ossia quella legale e l'ufficio tecnico, sono assegnate ad interim al personale già in dotazione alla pianta organica.
In pratica la struttura amministrativa sarà organizzata come segue:
- I direzione: servizio politiche sociali, politiche culturali e scolastiche, dello sport e del turismo , demografici servizio legale e contenzioso affidata ai singoli responsabili degli uffici;
- II direzione: servizi finanziari, trattamento giuridico, contabilità del personale, gare e contratti affidata a Salvatore Sichitiello;
- III direzione servizi tecnici gestita dai singoli responsabili degli uffici;
- IV direzione: polizia municipale; servizio ambiente, agricoltura, patrimonio attività produttive, servizi cimiteriali, politiche comunitarie e viabilità esterna sotto la direzione di Amedeo Visci.
Ma la notizia che tutti aspettavano e che pare abbia fatto stappare bottiglie di spumante a qualcuno è contenuta nella delibera n. 64 con la quale si "istituisce una posizione dirigenziale extra dotazione organica che dovrà occuparsi sostanzialmente del piano strategico di area vasta" affidata interamente all'ormai ex dirigente dell'Ufficio tecnico Felice Paolucci. Nella stessa delibera inoltre si stabilisce che il "trattamento economico spettante è equivalente a quello già in godimento che potrà essere impinguato con apposita indennità ad personam mediante successivo provvedimento di questa giunta" e più avanti si sottolinea che a disposizione del dirigente "saranno messe risorse strumentali e umane potendo comunque, nelle more, utilizzare il personale e la strumentazione già in dotazione ai servizi tecnici".
Insomma, resterà deluso chi immaginava Paolucci a siglare le carte d'identità. Il dirigente resta stabilmente al terzo piano del Palazzo di città. Forse cambierà stanza.
Ma le due delibere non sciolgono un dubbio: se le direzioni sono diventate 4 perché i dirigenti restano 5? Quanto costerà alle casse comunali questa "riduzione"?
E soprattutto, considerando che qualora ci fosse un illecito o una irregolarità nelle procedure amministrative i dirigenti degli uffici pubblici ne risponderebbero in prima persona, possibile che il sindaco abbia potuto affidare a chiunque un incarico da dirigente?
Ma consapevoli che la macchina amministrativa non può in alcun caso fermarsi, per agevolare il lavoro dei dipendenti comunali la giunta Divella ha stabilito di ridurre le direzioni comunali da 5 a 4 accorpando sotto la direzione di Amedeo Visci tutti i servizi in ambito ambientale e territoriale comprendendo anche agricoltura, servizi cimiteriali, attività produttive, viabilità esterna oltre alla direzione della polizia municipale. E mentre la direzione" Finanze e tributi" resta sotto la guida di Salvatore Sichitiello almeno sino a dicembre 2011, la altre due direzioni, ossia quella legale e l'ufficio tecnico, sono assegnate ad interim al personale già in dotazione alla pianta organica.
In pratica la struttura amministrativa sarà organizzata come segue:
- I direzione: servizio politiche sociali, politiche culturali e scolastiche, dello sport e del turismo , demografici servizio legale e contenzioso affidata ai singoli responsabili degli uffici;
- II direzione: servizi finanziari, trattamento giuridico, contabilità del personale, gare e contratti affidata a Salvatore Sichitiello;
- III direzione servizi tecnici gestita dai singoli responsabili degli uffici;
- IV direzione: polizia municipale; servizio ambiente, agricoltura, patrimonio attività produttive, servizi cimiteriali, politiche comunitarie e viabilità esterna sotto la direzione di Amedeo Visci.
Ma la notizia che tutti aspettavano e che pare abbia fatto stappare bottiglie di spumante a qualcuno è contenuta nella delibera n. 64 con la quale si "istituisce una posizione dirigenziale extra dotazione organica che dovrà occuparsi sostanzialmente del piano strategico di area vasta" affidata interamente all'ormai ex dirigente dell'Ufficio tecnico Felice Paolucci. Nella stessa delibera inoltre si stabilisce che il "trattamento economico spettante è equivalente a quello già in godimento che potrà essere impinguato con apposita indennità ad personam mediante successivo provvedimento di questa giunta" e più avanti si sottolinea che a disposizione del dirigente "saranno messe risorse strumentali e umane potendo comunque, nelle more, utilizzare il personale e la strumentazione già in dotazione ai servizi tecnici".
Insomma, resterà deluso chi immaginava Paolucci a siglare le carte d'identità. Il dirigente resta stabilmente al terzo piano del Palazzo di città. Forse cambierà stanza.
Ma le due delibere non sciolgono un dubbio: se le direzioni sono diventate 4 perché i dirigenti restano 5? Quanto costerà alle casse comunali questa "riduzione"?
E soprattutto, considerando che qualora ci fosse un illecito o una irregolarità nelle procedure amministrative i dirigenti degli uffici pubblici ne risponderebbero in prima persona, possibile che il sindaco abbia potuto affidare a chiunque un incarico da dirigente?