Pubbliredazionale
Elezioni, ora parla Christian Divella: "Sono giorni di decisioni"
Era stato indicato candidato sindaco della coalizione civica ma poi tutto è sfumato
Gravina - mercoledì 13 aprile 2022
20.48 Comunicato Stampa
Nell'animata bagarre politica di questi giorni interviene Christian Divella che con la lista "Avanti con noi" aveva dato vita ad una coalizione civica. Il suo è un discorso appassionato, dal quale emerge anche uno spaccato della discussione politica.
Intervento di Christian Divella
Sono stati giorni molto intensi e pieni di emozioni di ogni genere e in queste ultime quarantotto ore ho voluto dedicarmi, lavorando, ad approfondite riflessioni che mi portassero innanzitutto a metabolizzare nel modo più sano quanto accaduto nello scorso rocambolesco weekend e poi a riordinare le (tante) idee in modo da poter prendere la decisione più giusta per il prossimo futuro.
Trovo inutile tornare sulle recenti vicende, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Chi c'era, ma anche chi non c'era, ormai sa quello che è avvenuto e, cosa più importante, può giudicare il mio operato e quello delle persone che con me, da mesi, stanno lavorando ad un progetto politico e ad una proposta seria e coinvolgente per la città. Tutti sanno che, nonostante le smentite, gli imbarazzati e imbarazzanti tentativi di dare una versione diversa dei fatti da parte di alcuni, alle 8:00 di Domenica mattina ero il candidato sindaco di una delle costituende coalizioni ed ero pronto, con tutta la carica, la passione e la miriade di propositi, a tuffarmi anima e corpo in una intensissima quanto avvincente campagna elettorale, insieme ad una compagine che si era fatta via via sempre più forte, nella sua eterogeneità e che sul serio si accreditava tra le pretendenti alla vittoria finale. Poi, be', poi il resto è storia, una brutta storia, lungo un bel percorso che meritava fine decisamente migliore.
Non sono mai stato una persona rancorosa e mai lo sarò e, anzi, porto con me, dopo tutto ciò, un ulteriore bagaglio di esperienza, accompagnato dalla consapevolezza che non debba mai essere la diversa estrazione politica a sancire a priori che delle persone non possano convergere su terreno e fini comuni. In questa parentesi pre-elettorale, anzi, ho scoperto persone sincere e leali e, grazie a loro, mi è più facile dimenticare tutte le altre.
Alla luce di comportamenti e visioni divergenti, che mi hanno allontanato da quella compagine, o da quel che ne resta, venuti meno il rapporto di fiducia e i principi cardine che ci avevano uniti, mi ritrovo, con chi con me sta percorrendo la strada, a dover scegliere se restare fermi dopo quanto accaduto, rinunciando a tutto quello in cui avevamo creduto e a tutte le idee progettuali da poter realizzare, o proseguire e andare avanti, certi che potremo comunque incidere in qualche modo e dare alla nostra bellissima Gravina il nostro onesto, competente e lungimirante contributo.
Saranno giorni i prossimi di importanti decisioni quindi. Un fatto è certo, non sopiremo il nostro amore per la città e la nostra voglia di contribuire a cambiare le cose e, seppur consci delle difficoltà, a proiettare Gravina in un futuro che la veda protagonista sulla scena nazionale ed internazionale. Come ho sempre dichiarato da quando, dopo otto anni, ho deciso di riaffacciarmi sulla scena politica, indipendentemente dalla forma e dal ruolo, come faccio ogni giorno nel mio lavoro, ho solo voglia di fare del mio meglio perché la nostra città ritrovi la dignità e il lustro che merita. Tutto questo è possibile se persone operose, dinamiche, capaci e con un pizzico di voglia di sognare in grande, così come abbiamo fatto noi, si mettono insieme e decidono di non restare più a guardare.
Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà. Qualsiasi sarà la decisione mia e del mio gruppo, nessuno dovrà aspettarsi da noi atti scorretti, né oggi né mai, o scelte che non vadano nella direzione del bene della città e di tutti quelli che, come noi, la amano.
Intervento di Christian Divella
Sono stati giorni molto intensi e pieni di emozioni di ogni genere e in queste ultime quarantotto ore ho voluto dedicarmi, lavorando, ad approfondite riflessioni che mi portassero innanzitutto a metabolizzare nel modo più sano quanto accaduto nello scorso rocambolesco weekend e poi a riordinare le (tante) idee in modo da poter prendere la decisione più giusta per il prossimo futuro.
Trovo inutile tornare sulle recenti vicende, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Chi c'era, ma anche chi non c'era, ormai sa quello che è avvenuto e, cosa più importante, può giudicare il mio operato e quello delle persone che con me, da mesi, stanno lavorando ad un progetto politico e ad una proposta seria e coinvolgente per la città. Tutti sanno che, nonostante le smentite, gli imbarazzati e imbarazzanti tentativi di dare una versione diversa dei fatti da parte di alcuni, alle 8:00 di Domenica mattina ero il candidato sindaco di una delle costituende coalizioni ed ero pronto, con tutta la carica, la passione e la miriade di propositi, a tuffarmi anima e corpo in una intensissima quanto avvincente campagna elettorale, insieme ad una compagine che si era fatta via via sempre più forte, nella sua eterogeneità e che sul serio si accreditava tra le pretendenti alla vittoria finale. Poi, be', poi il resto è storia, una brutta storia, lungo un bel percorso che meritava fine decisamente migliore.
Non sono mai stato una persona rancorosa e mai lo sarò e, anzi, porto con me, dopo tutto ciò, un ulteriore bagaglio di esperienza, accompagnato dalla consapevolezza che non debba mai essere la diversa estrazione politica a sancire a priori che delle persone non possano convergere su terreno e fini comuni. In questa parentesi pre-elettorale, anzi, ho scoperto persone sincere e leali e, grazie a loro, mi è più facile dimenticare tutte le altre.
Alla luce di comportamenti e visioni divergenti, che mi hanno allontanato da quella compagine, o da quel che ne resta, venuti meno il rapporto di fiducia e i principi cardine che ci avevano uniti, mi ritrovo, con chi con me sta percorrendo la strada, a dover scegliere se restare fermi dopo quanto accaduto, rinunciando a tutto quello in cui avevamo creduto e a tutte le idee progettuali da poter realizzare, o proseguire e andare avanti, certi che potremo comunque incidere in qualche modo e dare alla nostra bellissima Gravina il nostro onesto, competente e lungimirante contributo.
Saranno giorni i prossimi di importanti decisioni quindi. Un fatto è certo, non sopiremo il nostro amore per la città e la nostra voglia di contribuire a cambiare le cose e, seppur consci delle difficoltà, a proiettare Gravina in un futuro che la veda protagonista sulla scena nazionale ed internazionale. Come ho sempre dichiarato da quando, dopo otto anni, ho deciso di riaffacciarmi sulla scena politica, indipendentemente dalla forma e dal ruolo, come faccio ogni giorno nel mio lavoro, ho solo voglia di fare del mio meglio perché la nostra città ritrovi la dignità e il lustro che merita. Tutto questo è possibile se persone operose, dinamiche, capaci e con un pizzico di voglia di sognare in grande, così come abbiamo fatto noi, si mettono insieme e decidono di non restare più a guardare.
Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà. Qualsiasi sarà la decisione mia e del mio gruppo, nessuno dovrà aspettarsi da noi atti scorretti, né oggi né mai, o scelte che non vadano nella direzione del bene della città e di tutti quelli che, come noi, la amano.