Territorio
Emergenza cinghiali, si corre ai ripari
Dall’Ente Parco dell'Alta Murgia una proposta di concertazione con Prefetture di Bari e BAT
Gravina - lunedì 22 ottobre 2018
Ultimo episodio: la scorsa settimana quando un furgone di ambulanti di ritorno dal mercato settimanale di Altamura si è scontrato con un cinghiale ribaltandosi, per fortuna senza gravi conseguenze per gli occupanti del mezzo.
Ma che ormai si tratti di emergenza è un dato incontrovertibile. E' necessario correre ai ripari quanto prima, bisogna prendere provvedimenti drastici per arginare il fenomeno, già fin troppo dilagato. Anche perché l'area geografica di interesse è davvero molto ampia e, oltre ai pericoli per gli automobilisti in transito sulle strade della Murgia, bisogna mettere in conto gli ingenti danni all'economia arrecati dagli ungulati.
Al Parco dell'Alta Murgia questo l'hanno capito da tempo e hanno deciso di prendere di petto al situazione, chiedendo anche alle altre istituzioni operanti sul territorio di porre in essere soluzioni per contenere il problema Cinghiali.
Le proposte ci sono e sono state esposte da Cesare Troia, vicepresidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, ad al Prefetto della Bat, Emilio Dario Sensi, in attesa di poter coinvolgere anche il prefetto di Bari, e lavorare all'unisono per produrre risposte univoche alla "questione cinghiali".
"Perché ci vuole sinergia tra le diverse Istituzioni per raggiungere i risultati. Finora l'unica azione di contrasto ai cinghiali è stata posta in essere dal Parco. L'Ente è ancora una volta in prima linea per la difesa dell'incolumità delle persone e il contenimento della specie" - ha spiegato Troia specificando alcune delle idee proposte dall'ente.
Proposte che potranno essere messe in campo anche nelle zone del Parco tra i comuni di Gravina e Altamura.
Per arginare il fenomeno, infatti, si è pensato di poter catturare gli animali attraverso l'installazione di gabbie di grandi dimensioni e attraverso l'apposizione di cartelli si dovrebbe interdire l'accesso agli estranei, affinché le operazioni di cattura possano svolgersi nel modo più tranquillo e sicuro possibile.
Inoltre, bisognerebbe rivedere i limiti di velocità, dotando le strade anche di indicatori luminosi e di tutti quegli strumenti utili a segnalare le situazioni di pericolo.
Ma che ormai si tratti di emergenza è un dato incontrovertibile. E' necessario correre ai ripari quanto prima, bisogna prendere provvedimenti drastici per arginare il fenomeno, già fin troppo dilagato. Anche perché l'area geografica di interesse è davvero molto ampia e, oltre ai pericoli per gli automobilisti in transito sulle strade della Murgia, bisogna mettere in conto gli ingenti danni all'economia arrecati dagli ungulati.
Al Parco dell'Alta Murgia questo l'hanno capito da tempo e hanno deciso di prendere di petto al situazione, chiedendo anche alle altre istituzioni operanti sul territorio di porre in essere soluzioni per contenere il problema Cinghiali.
Le proposte ci sono e sono state esposte da Cesare Troia, vicepresidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, ad al Prefetto della Bat, Emilio Dario Sensi, in attesa di poter coinvolgere anche il prefetto di Bari, e lavorare all'unisono per produrre risposte univoche alla "questione cinghiali".
"Perché ci vuole sinergia tra le diverse Istituzioni per raggiungere i risultati. Finora l'unica azione di contrasto ai cinghiali è stata posta in essere dal Parco. L'Ente è ancora una volta in prima linea per la difesa dell'incolumità delle persone e il contenimento della specie" - ha spiegato Troia specificando alcune delle idee proposte dall'ente.
Proposte che potranno essere messe in campo anche nelle zone del Parco tra i comuni di Gravina e Altamura.
Per arginare il fenomeno, infatti, si è pensato di poter catturare gli animali attraverso l'installazione di gabbie di grandi dimensioni e attraverso l'apposizione di cartelli si dovrebbe interdire l'accesso agli estranei, affinché le operazioni di cattura possano svolgersi nel modo più tranquillo e sicuro possibile.
Inoltre, bisognerebbe rivedere i limiti di velocità, dotando le strade anche di indicatori luminosi e di tutti quegli strumenti utili a segnalare le situazioni di pericolo.