Territorio
Emittenti locali
Salvaguardarne la professionalità e l'informazione. Ventricelli: "Il digitale terreste depotenzia la loro utenza"
Puglia - mercoledì 30 giugno 2010
Il consigliere regionale Michele Ventricelli (Sel), attraverso una nota, commenta la situazione, particolarmente delicata, della regolamentazione relativa alla comunicazione territoriale, venuta fuori dai lavori dell'assemblea del Corecom nazionale svoltasi lo scorso lunedì a Bari.
«Sulla scia delle linee indicate dal Presidente Vendola e dal Presidente Introna, credo sia quanto mai importante aprire sin da oggi una discussione attenta e proficua sulle sorti delle emittenti locali pugliesi che vanno incontro all'introduzione del digitale terrestre sin dai primi mesi del 2011, depotenziando di molto la loro utenza come si è già riscontrato nelle altre regioni", dichiara Ventricelli. "Non possiamo permetterci di perdere nè l'apporto informativo, nè l'apporto economico specifico e di indotto che le testate locali, aziende a tutti gli effetti, producono nella nostra regione. Si tratta di salvaguardare posti di lavoro esistenti ma anche possibilità di crescita di professionalità del settore della comunicazione di cui il nostro territorio fino ad oggi si è vantato. È nostro dovere dare non solo risposte sul presente ma prospettiva futura in un panorama informativo e professionale nazionale sempre più chiuso e demotivante».
«Sulla scia delle linee indicate dal Presidente Vendola e dal Presidente Introna, credo sia quanto mai importante aprire sin da oggi una discussione attenta e proficua sulle sorti delle emittenti locali pugliesi che vanno incontro all'introduzione del digitale terrestre sin dai primi mesi del 2011, depotenziando di molto la loro utenza come si è già riscontrato nelle altre regioni", dichiara Ventricelli. "Non possiamo permetterci di perdere nè l'apporto informativo, nè l'apporto economico specifico e di indotto che le testate locali, aziende a tutti gli effetti, producono nella nostra regione. Si tratta di salvaguardare posti di lavoro esistenti ma anche possibilità di crescita di professionalità del settore della comunicazione di cui il nostro territorio fino ad oggi si è vantato. È nostro dovere dare non solo risposte sul presente ma prospettiva futura in un panorama informativo e professionale nazionale sempre più chiuso e demotivante».