La città
Enogravina chiude a causa della crisi
Il titolare: "I prodotti di alta qualità a Gravina non hanno mercato”
Gravina - mercoledì 4 gennaio 2012
10.00
Neanche le festività natalizie hanno fatto desistere il cuoco-pasticcere Alfredo Anelina titolare della enoteca Enogravina dal chiudere i battenti. L'attività nata nel 2008 per passione ha, infatti, rappresentato per lui una sfida sul mercato gravinese, sfida che purtroppo lo vedrà perdente a soli tre anni di attività che si concluderà definitivamente nella giornata di domenica 8 gennaio 2012.
"Il primo anno le vendite sono andate bene. Sarà stato per la novità o perché ancora non eravamo nel pieno della crisi. - dichiara Anelina - Lo scorso anno già si registrava un calo del 20% rispetto alle vendite di 2 anni fa invece, quest'anno addirittura si è registrato un 50 % in meno delle vendite sulla quantità ed un 80 % in meno delle vendite sulla qualità. La gente andava alla ricerca di prodotti che costavano massimo 10 euro."
"Questo Natale è stato povero di scambio doni… persino i cesti natalizi hanno subito l'incedere della crisi. La gente ha tenuto conto solo del prezzo senza tener conto della qualità. – aggiunge il cuoco-pasticcere - La crisi è diventata un pretesto per avere sconti. Già dal secondo anno, ho dovuto sospendere l'acquisto di prodotti di alta gastronomia per arrivare quest'anno a decidere di ricominciare ad intraprendere un nuovo mestiere all'età di 55 anni".
Anelina conclude il suo sfogo invitando i commercianti in bilico ad avere il coraggio di chiudere in modo da salvarsi loro ed aiutare chi resta sul mercato. Inoltre, ringrazia calorosamente tutti i clienti che si sono affidati ai suoi consigli fidandosi di lui e resta a disposizione per qualsiasi tipo di collaborazione o consiglio.
"Il primo anno le vendite sono andate bene. Sarà stato per la novità o perché ancora non eravamo nel pieno della crisi. - dichiara Anelina - Lo scorso anno già si registrava un calo del 20% rispetto alle vendite di 2 anni fa invece, quest'anno addirittura si è registrato un 50 % in meno delle vendite sulla quantità ed un 80 % in meno delle vendite sulla qualità. La gente andava alla ricerca di prodotti che costavano massimo 10 euro."
"Questo Natale è stato povero di scambio doni… persino i cesti natalizi hanno subito l'incedere della crisi. La gente ha tenuto conto solo del prezzo senza tener conto della qualità. – aggiunge il cuoco-pasticcere - La crisi è diventata un pretesto per avere sconti. Già dal secondo anno, ho dovuto sospendere l'acquisto di prodotti di alta gastronomia per arrivare quest'anno a decidere di ricominciare ad intraprendere un nuovo mestiere all'età di 55 anni".
Anelina conclude il suo sfogo invitando i commercianti in bilico ad avere il coraggio di chiudere in modo da salvarsi loro ed aiutare chi resta sul mercato. Inoltre, ringrazia calorosamente tutti i clienti che si sono affidati ai suoi consigli fidandosi di lui e resta a disposizione per qualsiasi tipo di collaborazione o consiglio.