Politica
Eolico: e' caos
Domani conferenza dei capigruppo per decidere sul consiglio. L'opposizione critica: "Ristoro pari a zero?".
Gravina - giovedì 5 settembre 2013
15.10
"Non ci sarà nessuna convenzione in consiglio comunale".
Degno dei migliori romanzi, l'affaire eolico si arricchisce di colpi di scena e misteri. Se ieri era sembrava sicura l'immediata approvazione della convenzione, anzi, delle due convenzioni, oggi a sollevare dubbi arriva il consigliere di Sel, Vincenzo Varrese: "Ma quale eolico? Non ci sarà nessuna convenzione in consiglio comunale".
L'esponente di opposizione, interpellato per capire quali siano le intenzioni di voto in consiglio, spiega che al momento "non abbiamo gli elementi per decidere perché non abbiamo i documenti e sull'eolico continuiamo a scontrarci con il silenzio dell'amministrazione". Inoltre, a detta di Varrese, oramai non ci sarebbero nemmeno più i tempi tecnici previsti dal regolamento: cinque giorni prima della celebrazione del consiglio occorre depositare in segreteria l'elenco dei punti all'ordine del giorno, con annessi i documenti, per dare modo ai consiglieri di studiare. E ancora, l'annunciata conferenza suppletiva dei capigruppo anticipata dall'assessore Lagreca "non è ancora stata convocata e dubito che ci sarà una convocazione visto che oramai è tardi", conclude il capogruppo di Sel.
Insomma niente eolico e niente convenzione in consiglio, "salvo altri colpi di scena", chiosa il consigliere che il prossimo 10 settembre chiederà "nuovamente un consiglio monotematico sull'eolico reclamando la presenza dell'azienda" che sta completando il parco eolico nella zona di San Felice.
Tabula rasa, invece, sul secondo parco eolico che a breve dovrebbe ricevere l'autorizzazione unica dalla Regione e che porta la firma della "Energia rinnovabile pugliese". "Sino ad ora si è discusso solo del progetto della "Nuova energia", non di altro", chiude Varrese. Dice invece di sapere, "sebbene non nei dettagli", il vice capogruppo di "per Gravina" Angelo Petrara, che a proposito del secondo parco eolico, quello di contrada Lamacolma, spiega: "Quando il sindaco di Gravina era Rino Vendola, abbiamo puntato sull'eolico a patto e condizione che il ristoro previsto per i comuni servisse a fare cassa. Ora è chiaro che se il ristoro della "Nuova energia" è pari a zero, non ci stiamo".
Ma i tempi per il voto non sono ancora maturi: a chi prevedeva barricate per fermare, se non il primo almeno il secondo parco, l'opposizione spiega che "costruire un secondo impianto eolico, tra l'altro in prossimità del primo, non ha alcun senso tanto più che su questi temi noi siamo perfettamente d'accordo con i colleghi materani, che si sono opposti all'eolico per non deturpare un paesaggio così. Tema che avevamo sollevato anche in consiglio dove purtroppo, però, ci è stato risposto con il silenzio".
Tutto chiaro? No, perchè il giallo si infittisce e mentre il pezzo va in stampa arriva dallo stesso Varrese il colpo di scena preannunciato: "Venerdì mattina conferenza dei capigruppo". Dopo di che finalmente si saprà se e quando la città sarà finalmente e realmente messa a conoscenza di ciò che sta accadendo a San Felice, per capire anche se e quanto il gioco valga la candela.
Degno dei migliori romanzi, l'affaire eolico si arricchisce di colpi di scena e misteri. Se ieri era sembrava sicura l'immediata approvazione della convenzione, anzi, delle due convenzioni, oggi a sollevare dubbi arriva il consigliere di Sel, Vincenzo Varrese: "Ma quale eolico? Non ci sarà nessuna convenzione in consiglio comunale".
L'esponente di opposizione, interpellato per capire quali siano le intenzioni di voto in consiglio, spiega che al momento "non abbiamo gli elementi per decidere perché non abbiamo i documenti e sull'eolico continuiamo a scontrarci con il silenzio dell'amministrazione". Inoltre, a detta di Varrese, oramai non ci sarebbero nemmeno più i tempi tecnici previsti dal regolamento: cinque giorni prima della celebrazione del consiglio occorre depositare in segreteria l'elenco dei punti all'ordine del giorno, con annessi i documenti, per dare modo ai consiglieri di studiare. E ancora, l'annunciata conferenza suppletiva dei capigruppo anticipata dall'assessore Lagreca "non è ancora stata convocata e dubito che ci sarà una convocazione visto che oramai è tardi", conclude il capogruppo di Sel.
Insomma niente eolico e niente convenzione in consiglio, "salvo altri colpi di scena", chiosa il consigliere che il prossimo 10 settembre chiederà "nuovamente un consiglio monotematico sull'eolico reclamando la presenza dell'azienda" che sta completando il parco eolico nella zona di San Felice.
Tabula rasa, invece, sul secondo parco eolico che a breve dovrebbe ricevere l'autorizzazione unica dalla Regione e che porta la firma della "Energia rinnovabile pugliese". "Sino ad ora si è discusso solo del progetto della "Nuova energia", non di altro", chiude Varrese. Dice invece di sapere, "sebbene non nei dettagli", il vice capogruppo di "per Gravina" Angelo Petrara, che a proposito del secondo parco eolico, quello di contrada Lamacolma, spiega: "Quando il sindaco di Gravina era Rino Vendola, abbiamo puntato sull'eolico a patto e condizione che il ristoro previsto per i comuni servisse a fare cassa. Ora è chiaro che se il ristoro della "Nuova energia" è pari a zero, non ci stiamo".
Ma i tempi per il voto non sono ancora maturi: a chi prevedeva barricate per fermare, se non il primo almeno il secondo parco, l'opposizione spiega che "costruire un secondo impianto eolico, tra l'altro in prossimità del primo, non ha alcun senso tanto più che su questi temi noi siamo perfettamente d'accordo con i colleghi materani, che si sono opposti all'eolico per non deturpare un paesaggio così. Tema che avevamo sollevato anche in consiglio dove purtroppo, però, ci è stato risposto con il silenzio".
Tutto chiaro? No, perchè il giallo si infittisce e mentre il pezzo va in stampa arriva dallo stesso Varrese il colpo di scena preannunciato: "Venerdì mattina conferenza dei capigruppo". Dopo di che finalmente si saprà se e quando la città sarà finalmente e realmente messa a conoscenza di ciò che sta accadendo a San Felice, per capire anche se e quanto il gioco valga la candela.