Politica
Eolico e rimpasto: le grane della maggioranza
Pronta la convenzione, slitta la nomina dei nuovi assessori. S'avanzano intanto le prime ipotesi.
Gravina - domenica 4 agosto 2013
9.41
Il rinvio della seduta di bilancio, dall'8 di agosto ai primi di settembre, ha cambiato (e non di poco) i piani della maggioranza targata Valente.
Fino a 48 ore fa gli accordi siglati al tavolo dell'interpartitica prevedevano un percorso alquanto chiaro: approvazione dello strumento contabile e poi, l'indomani, apertura del confronto sulla redistribuzione di deleghe e sulla nomina dei nuovi assessori. Adesso, però, i tempi si allungano. E le tensioni, fin qui sedate dal lavoro dei pontieri, potrebbero riesplodere.
Nelle ultime due settimane, infatti, le colombe della maggioranza sono volate insieme al sindaco Alesio Valente a destra e a sinistra per riportare pace, o almeno la tregua, sui fronti più caldi. Anzitutto, nei rapporti con l'Udc: i centristi non avevano gradito per nulla, mettendolo anche per iscritto, l'iter seguito con riferimento all'approvazione della bozza di bilancio, licenziata dalla giunta prima del confronto preventivo con i partners di maggioranza. Obiezione superata dal primo cittadino con l'impegno a riconoscere maggiori spazi ai partiti in sede di programmazione. Scontata, invece, l'assegnazione allo scudocrociato del secondo assessorato. Più complicata la ricomposizione del rebus che ha per protagonisti i "Moderati e popolari" e la loro ex casa madre, il Fli di Lorenzo Carbone. La base d'una possibile intesa, individuata nell'ingresso in giunta di Francesco Santomasi e nella sua sostituzione in consiglio proprio con Carbone, è naufragata sul no irremovibile del coordinatore del centrosinistra. Via, allora, al piano B. Ovvero alla nomina di un assessore espressione del Fli ma gradito anche ai due "Moderati e popolari" e, perchè no, al presidentissimo Giacinto Lupoli, sempre più addentro alle cose di maggioranza dopo il temporaneo passaggio all'opposizione dei mesi scorsi. Diversi i nomi dei papabili, su tutti quello dell'ex assessore Luigi Serangelo.
Slittata la seduta dell'8 agosto, se ne riparlerà come minimo dopo ferragosto, quando sarà trattata anche la pratica dei "Democratici e riformisti": i dierre attendono che il sindaco renda noto quali deleghe pesanti il sindaco intenda attribuire ad un movimento che conta due consiglieri (Depascale e Dipalma), prima di procedere all'indicazione di qualsiasi nominativo, da pescare probabilmente nell'ambito della lista dei candidati alle Amministrative del 2012. Favoriti, in tal caso, i più votati tra i non eletti. Nell'ordine, Giacinto Lagreca, Nicola Bellino e Christian Divella.
Resta sullo sfondo anche la definizione della convenzione tra il Comune e la società "Nuova Energia" in materia di eolico: la bozza della possibile intesa sarebbe già pronta e prevedrebbe il riconoscimento, in favore del Comune, d'una percentuale fissa sul fatturato lordo dell'impianto o, in alternativa, se più conveniente per l'ente, di una sul fatturato al netto delle imposte. Parametri che sarebbero già stati individuati e definiti, ma che resterebbero per il momento chiusi a chiave a doppia mandata, insieme a tutto l'incartamento, nelle scrivanie del Municipio. Nella speranza che l'ultimo assalto consenta di aggiungere qualche zero all'accordo già stretto.
Fino a 48 ore fa gli accordi siglati al tavolo dell'interpartitica prevedevano un percorso alquanto chiaro: approvazione dello strumento contabile e poi, l'indomani, apertura del confronto sulla redistribuzione di deleghe e sulla nomina dei nuovi assessori. Adesso, però, i tempi si allungano. E le tensioni, fin qui sedate dal lavoro dei pontieri, potrebbero riesplodere.
Nelle ultime due settimane, infatti, le colombe della maggioranza sono volate insieme al sindaco Alesio Valente a destra e a sinistra per riportare pace, o almeno la tregua, sui fronti più caldi. Anzitutto, nei rapporti con l'Udc: i centristi non avevano gradito per nulla, mettendolo anche per iscritto, l'iter seguito con riferimento all'approvazione della bozza di bilancio, licenziata dalla giunta prima del confronto preventivo con i partners di maggioranza. Obiezione superata dal primo cittadino con l'impegno a riconoscere maggiori spazi ai partiti in sede di programmazione. Scontata, invece, l'assegnazione allo scudocrociato del secondo assessorato. Più complicata la ricomposizione del rebus che ha per protagonisti i "Moderati e popolari" e la loro ex casa madre, il Fli di Lorenzo Carbone. La base d'una possibile intesa, individuata nell'ingresso in giunta di Francesco Santomasi e nella sua sostituzione in consiglio proprio con Carbone, è naufragata sul no irremovibile del coordinatore del centrosinistra. Via, allora, al piano B. Ovvero alla nomina di un assessore espressione del Fli ma gradito anche ai due "Moderati e popolari" e, perchè no, al presidentissimo Giacinto Lupoli, sempre più addentro alle cose di maggioranza dopo il temporaneo passaggio all'opposizione dei mesi scorsi. Diversi i nomi dei papabili, su tutti quello dell'ex assessore Luigi Serangelo.
Slittata la seduta dell'8 agosto, se ne riparlerà come minimo dopo ferragosto, quando sarà trattata anche la pratica dei "Democratici e riformisti": i dierre attendono che il sindaco renda noto quali deleghe pesanti il sindaco intenda attribuire ad un movimento che conta due consiglieri (Depascale e Dipalma), prima di procedere all'indicazione di qualsiasi nominativo, da pescare probabilmente nell'ambito della lista dei candidati alle Amministrative del 2012. Favoriti, in tal caso, i più votati tra i non eletti. Nell'ordine, Giacinto Lagreca, Nicola Bellino e Christian Divella.
Resta sullo sfondo anche la definizione della convenzione tra il Comune e la società "Nuova Energia" in materia di eolico: la bozza della possibile intesa sarebbe già pronta e prevedrebbe il riconoscimento, in favore del Comune, d'una percentuale fissa sul fatturato lordo dell'impianto o, in alternativa, se più conveniente per l'ente, di una sul fatturato al netto delle imposte. Parametri che sarebbero già stati individuati e definiti, ma che resterebbero per il momento chiusi a chiave a doppia mandata, insieme a tutto l'incartamento, nelle scrivanie del Municipio. Nella speranza che l'ultimo assalto consenta di aggiungere qualche zero all'accordo già stretto.