Politica
Eolico, le opposizioni all’attacco
In un’assemblea pubblica i rilievi tecnici e giuridici della vicenda. Petrara: "Delibera illegittima, il sindaco sospenda i lavori".
Gravina - venerdì 21 giugno 2013
11.10
"Se non fosse per le opposizioni, sull'eolico, un progetto stranamente resuscitato e accelerato negli ultimi mesi, sarebbe calato il silenzio. Denunciamo i tentativi maldestri e le pressioni della maggioranza di rinviare la discussione pubblica".
Le parole introduttive dell'ex consigliere comunale Lello Moretti all'assemblea pubblica convocata presso la sede di Sel fanno subito capire che le opposizioni non intendono concedere tregua sul rovente tema del parco eolico di Piana dei Ricci. All'ingegner Francesco Soldini il compito di ripercorrere le tappe tecniche della vicenda: "La determina regionale dello scorso novembre ha concesso all'azienda costruttrice una proroga circa la non ammissibilità dell'impatto ambientale. Impianti cumulativi tuttavia impongono una rivisitazione dello stato dei luoghi, in questo caso c'erano già un mega parco fotovoltaico e gli scavi archeologici, manca una valutazione cumulativa, e la Regione si accontenta di una perizia di parte, offerta dal privato interessato. L'autorizzazione unica del 2011 non cita il Prie né le delibere precedenti al 2008, nonostante la procedura sia partita nel 2006, e l'amministrazione non è mai stata presente nella conferenza di servizi, dove avrebbe dovuto battere i pugni per ottenere un congruo indennizzo".
Il consigliere Angelo Petrara invece ricostruisce la cronistoria politica dell'affaire eolico: "Nel 2006 arrivò per la prima volta un imprenditore del settore con l'intenzione di installare un parco sul nostro territorio. L'allora sindaco Rino Vendola ci chiese di studiare la questione, ed essendo convintamente a favore votammo sì all'unanimità. L'allora quinta commissione chiese al consiglio di non cedere la convenzione, che prevedeva di far lavorare ditte gravinesi, a terzi, come è avvenuto con l'ultima delibera. La bozza poi non è andata avanti con l'entrata in vigore decreto ministeriale del settembre 2010". Continua Petrara: "Questo parco eolico deve sottostare a quel decreto o alla normativa precedente? Noi abbiamo più di un dubbio che debba valere il primo, la bozza di convenzione allora presentata alla Nuova Energia riscontrò interesse, cosa che può avere valore di accordo di natura civilistica, che permette di superare i divieti della giurisprudenza costituzionale in materia di ristoro per le casse comunali". L'esponente delle opposizioni torna anche sulla questione del Prie: "Nel 2007 non si previde l'esclusione di Piana dei ricci, che allora il centrodestra chiedeva di considerare zona di interesse archeologico, ma respingiamo ogni accusa di connivenza. Accade spesso di considerare vincolata una zona prima edificabile perché vengono rinvenuti dei reperti di valore storico".
Infine, un duro attacco all'amministrazione Valente ed al suo atto di indirizzo sull'eolico: "Quest'ultima delibera è illegittima sotto ogni profilo e spero venga attenzionata da chi di dovere: la giunta dà mandato a due assessori di andare a trattare sul ristoro come se fossimo al mercato del pesce, quando spetta al consiglio comunale fissare i termini in modo trasparente. Ho pubblicamente diffidato i due esponenti della giunta, nessuno ha revocato delle delibere che fino a prova contraria hanno ancora valore. Il sindaco ha il dovere di ordinare la sospensione dei lavori, e chiedere tutte le convenzioni stipulate altrove dalla ditta interessata". Gli fa eco il consigliere Vincenzo Varrese: "Valente ha confermato incontri privati con l'impresa di cui non sappiamo nulla, mentre l'assessore al ramo reagisce con arroganza. Questo tema riguarda la città, vigileremo perché non sia un affare per pochi".
Il consiglio monotematico del 26 giugno, c'è da giurarci, se si farà, sarà squassato dal vento della polemica. Che già soffia forte: sarebbero almeno tre, tra le fila della maggioranza, i consiglieri pronti a disertare l'appuntamento, lasciando così la navicella Valente in balia di Eolo...
Le parole introduttive dell'ex consigliere comunale Lello Moretti all'assemblea pubblica convocata presso la sede di Sel fanno subito capire che le opposizioni non intendono concedere tregua sul rovente tema del parco eolico di Piana dei Ricci. All'ingegner Francesco Soldini il compito di ripercorrere le tappe tecniche della vicenda: "La determina regionale dello scorso novembre ha concesso all'azienda costruttrice una proroga circa la non ammissibilità dell'impatto ambientale. Impianti cumulativi tuttavia impongono una rivisitazione dello stato dei luoghi, in questo caso c'erano già un mega parco fotovoltaico e gli scavi archeologici, manca una valutazione cumulativa, e la Regione si accontenta di una perizia di parte, offerta dal privato interessato. L'autorizzazione unica del 2011 non cita il Prie né le delibere precedenti al 2008, nonostante la procedura sia partita nel 2006, e l'amministrazione non è mai stata presente nella conferenza di servizi, dove avrebbe dovuto battere i pugni per ottenere un congruo indennizzo".
Il consigliere Angelo Petrara invece ricostruisce la cronistoria politica dell'affaire eolico: "Nel 2006 arrivò per la prima volta un imprenditore del settore con l'intenzione di installare un parco sul nostro territorio. L'allora sindaco Rino Vendola ci chiese di studiare la questione, ed essendo convintamente a favore votammo sì all'unanimità. L'allora quinta commissione chiese al consiglio di non cedere la convenzione, che prevedeva di far lavorare ditte gravinesi, a terzi, come è avvenuto con l'ultima delibera. La bozza poi non è andata avanti con l'entrata in vigore decreto ministeriale del settembre 2010". Continua Petrara: "Questo parco eolico deve sottostare a quel decreto o alla normativa precedente? Noi abbiamo più di un dubbio che debba valere il primo, la bozza di convenzione allora presentata alla Nuova Energia riscontrò interesse, cosa che può avere valore di accordo di natura civilistica, che permette di superare i divieti della giurisprudenza costituzionale in materia di ristoro per le casse comunali". L'esponente delle opposizioni torna anche sulla questione del Prie: "Nel 2007 non si previde l'esclusione di Piana dei ricci, che allora il centrodestra chiedeva di considerare zona di interesse archeologico, ma respingiamo ogni accusa di connivenza. Accade spesso di considerare vincolata una zona prima edificabile perché vengono rinvenuti dei reperti di valore storico".
Infine, un duro attacco all'amministrazione Valente ed al suo atto di indirizzo sull'eolico: "Quest'ultima delibera è illegittima sotto ogni profilo e spero venga attenzionata da chi di dovere: la giunta dà mandato a due assessori di andare a trattare sul ristoro come se fossimo al mercato del pesce, quando spetta al consiglio comunale fissare i termini in modo trasparente. Ho pubblicamente diffidato i due esponenti della giunta, nessuno ha revocato delle delibere che fino a prova contraria hanno ancora valore. Il sindaco ha il dovere di ordinare la sospensione dei lavori, e chiedere tutte le convenzioni stipulate altrove dalla ditta interessata". Gli fa eco il consigliere Vincenzo Varrese: "Valente ha confermato incontri privati con l'impresa di cui non sappiamo nulla, mentre l'assessore al ramo reagisce con arroganza. Questo tema riguarda la città, vigileremo perché non sia un affare per pochi".
Il consiglio monotematico del 26 giugno, c'è da giurarci, se si farà, sarà squassato dal vento della polemica. Che già soffia forte: sarebbero almeno tre, tra le fila della maggioranza, i consiglieri pronti a disertare l'appuntamento, lasciando così la navicella Valente in balia di Eolo...