La città
Esclusione dalla via Appia: L’amministrazione passa al contrattacco
Dal Comune si prepara un dossier per smentire le tesi del MIC
Gravina - giovedì 9 febbraio 2023
9.54
Sull'esclusione di Gravina dal percorso della Via Appia l'amministrazione comunale non ci sta ed è pronta a dare battaglia. Da Palazzo di Città, infatti, non hanno preso bene la decisione del Ministero della Cultura (Mic) di escludere la città di Gravina dai tratti di percorso riconosciuti come appartenenti alla Regina Viarum. Secondo quanto sostenuto dal dicastero dei beni culturali, non ci sarebbero tracce nel territorio gravinese del passaggio dalla regione Basilicata alla regione Puglia dell'antica via romana.
Una esclusione sancita dal Ministero che in queste ore ha generato una ondata di polemiche che ha investito la vecchia e la nuova amministrazione guidata dal sindaco Lagreca, che non ha digerito né le polemiche né la risposta giunta da Roma.
Le motivazioni dell'esclusione di Gravina dal percorso della Via Appia non hanno convinto gli inquilini di Via Vittorio Veneto 12, pronti a presentare al Ministero un dossier nel quale dimostrare il contrario e indurre il Mic a tornare sui propri passi, includendola nei tratti della via Appia candidati ad entrare a far parte del patrimonio dell'umanità.
Non va dimenticato, infatti, che oltre all'importanza storica e al prestigio che il passaggio dell'antica strada consolare romana porta con sé, nel caso di riconoscimento della Regina Viarum quale sito Unesco, ci sarebbero notevoli benefici anche di natura economica, con finanziamenti che i gravinesi vedrebbero passare sotto il proprio naso, a vantaggio di comuni viciniori, come ad esempio Altamura.
Insomma, in ballo c'è molto di più di un semplice attestato di merito, ma la possibilità di crescita e sviluppo per il territorio. Dunque, superando il solito teatrino sulle responsabilità, è necessario agire per far valere le ragioni della Città del Grano e del Vino, nella speranza che, anche questa volta, non ci si trovi dinanzi all'ennesimo treno passato, sul quale Gravina purtroppo non è riuscita a salire.
Una esclusione sancita dal Ministero che in queste ore ha generato una ondata di polemiche che ha investito la vecchia e la nuova amministrazione guidata dal sindaco Lagreca, che non ha digerito né le polemiche né la risposta giunta da Roma.
Le motivazioni dell'esclusione di Gravina dal percorso della Via Appia non hanno convinto gli inquilini di Via Vittorio Veneto 12, pronti a presentare al Ministero un dossier nel quale dimostrare il contrario e indurre il Mic a tornare sui propri passi, includendola nei tratti della via Appia candidati ad entrare a far parte del patrimonio dell'umanità.
Non va dimenticato, infatti, che oltre all'importanza storica e al prestigio che il passaggio dell'antica strada consolare romana porta con sé, nel caso di riconoscimento della Regina Viarum quale sito Unesco, ci sarebbero notevoli benefici anche di natura economica, con finanziamenti che i gravinesi vedrebbero passare sotto il proprio naso, a vantaggio di comuni viciniori, come ad esempio Altamura.
Insomma, in ballo c'è molto di più di un semplice attestato di merito, ma la possibilità di crescita e sviluppo per il territorio. Dunque, superando il solito teatrino sulle responsabilità, è necessario agire per far valere le ragioni della Città del Grano e del Vino, nella speranza che, anche questa volta, non ci si trovi dinanzi all'ennesimo treno passato, sul quale Gravina purtroppo non è riuscita a salire.