Territorio
Esercitazioni militari nel Parco: in campo gli ambientalisti
WWF, Legambiente e Nonviolento uniscono le loro voci. "Non vogliamo più grandi manovre nella Murgia".
Gravina - sabato 20 luglio 2013
10.41
Si uniscono al coro le voci del Movimento Nonviolento, Wwf e Legambiente, in seguito all'appello del Presidente del Parco dell'Alta Murgia, per dire no alle esercitazioni militari nel Parco.
"La dove si dovrebbe salvaguardare la biodiversità, non sono più immaginabili poligoni militari in cui si svolgono esercitazioni belliche che danneggiano il territorio e compromettono inesorabilmente i normali cicli biologici della natura". È la considerazione dei movimenti. Ribadiscono a tutto tono la necessità di trovare soluzioni che rispettino gli esseri viventi, restituendo al territorio il suo carattere di ecosistema il più possibile incontaminato e pulito, in un'ottica di rispetto della vita e dei beni comuni. E lo fanno sostenendo le iniziative che l'ente Parco ha intrapreso a livello istituzionale
L'invito è rivolto al ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare affinché tale problema sia affrontato e risolto in un confronto con il ministero della difesa. "È nostro auspicio – aggiungono Nonviolento, Wwf e Legambiente - che tutte le altre realtà associative, sia pugliesi che nazionali, nonché tutti i singoli cittadini, possano condividere questo appello al rispetto della natura e all'anelito di pace, mobilitandosi per organizzare azioni comuni: dobbiamo affermare con chiarezza che non vogliamo più esercitazioni militari nel parco, che l'impatto ambientale in termini di inquinamento e violazione dell'ecosistema è insostenibile e che vogliamo, oggi più che mai, che la Murgia sia, come disse per primo don Tonino Bello, arco di pace e non di guerra".
"La dove si dovrebbe salvaguardare la biodiversità, non sono più immaginabili poligoni militari in cui si svolgono esercitazioni belliche che danneggiano il territorio e compromettono inesorabilmente i normali cicli biologici della natura". È la considerazione dei movimenti. Ribadiscono a tutto tono la necessità di trovare soluzioni che rispettino gli esseri viventi, restituendo al territorio il suo carattere di ecosistema il più possibile incontaminato e pulito, in un'ottica di rispetto della vita e dei beni comuni. E lo fanno sostenendo le iniziative che l'ente Parco ha intrapreso a livello istituzionale
L'invito è rivolto al ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare affinché tale problema sia affrontato e risolto in un confronto con il ministero della difesa. "È nostro auspicio – aggiungono Nonviolento, Wwf e Legambiente - che tutte le altre realtà associative, sia pugliesi che nazionali, nonché tutti i singoli cittadini, possano condividere questo appello al rispetto della natura e all'anelito di pace, mobilitandosi per organizzare azioni comuni: dobbiamo affermare con chiarezza che non vogliamo più esercitazioni militari nel parco, che l'impatto ambientale in termini di inquinamento e violazione dell'ecosistema è insostenibile e che vogliamo, oggi più che mai, che la Murgia sia, come disse per primo don Tonino Bello, arco di pace e non di guerra".