Politica
Europee, trionfo collettivo ma a Gravina vince il non voto
Il Pd al 35% e l’opposizione diventa a 5 Stelle. Soddisfazione in casa centro destra
Gravina - lunedì 26 maggio 2014
12.31
Alla fine, hanno vinto tutti. Come era prevedibile, a poche ore dall'ufficializzazione dei risultati, la soddisfazione è unanime.
In termini percentuali, Gravina segue il trend nazionale con una vittoria netta del Partito democratico che con 4.985 voti si attesta al 34,74%. Un po' meno del dato nazionale che vede i democratici di Mattero Renzi al 40% ma "il risultato positivo è che a Gravina, il Pd cresce anche in valori assoluti se si pensa che siamo passati dai 3000 voti delle ultime politiche ai quasi 5000 di ieri" commenta il primo cittadino Alesio Valente, che nella voce porta ancora i segni dei festeggiamenti della notte precedente.
"Il voto di ieri è un chiaro segno che la cittadinanza è dalla nostra parte e con questo risultato ci da ancora maggiore fiducia e voglia di andare avanti. Fiducia che non intendiamo tradire" conclude contento "per questo risultato assolutamente positivo". Impossibile rovinare la festa a Valente quando gli si fa notare che la sinistra radicale, l'anima storica della politica gravinese, rappresentata da Tsipras ha superato di poco il 4%: "Evidentemente gli elettori di sinistra hanno preferito votare Pd". E il primo cittadino non perde il sorriso nemmeno dinanzi al dato ufficiale, fornito dal Comune, secondo cui il locale Movimento 5 stelle ha guadagnato il 27% dei consensi con 3.898 voti. "Abbiamo votato per le Europee non per le comunali" taglia corto valente deciso a godersi un risultato "tondo e bellissimo per il Pd".
Il bello delle competizioni elettorali, però, è che i risultati non solo si leggono ma si interpretano. E allora, basta cambiare versante e andare a sentire l'opposizione politica a Valente, quella che oggi è fuori dal consiglio comunale, per sentire tutta un'altra musica.
I primi ad invitare il sindaco e leader cittadino del Pd a "vedere il bicchiere mezzo vuoto" sono proprio gli attivisti del Movimento 5 stelle. Forti del risultato cittadino che registra un + 6% rispetto al dato nazionale che vede Grillo fermo al 21%, gli attivisti gravinesi esultano e promettono "continueremo ad essere la spina nel fianco di questa amministrazione e di questo sindaco. Denunceremo tutte le inefficienze del governo cittadino e ricorderemo ogni giorno al sindaco che deve dare delle risposte a tutti i cittadini e non solo ai partiti della sua sgangherata maggioranza".
Soddisfazione anche in casa centro destra. Da una parte il Nuovo Centrodestra esulta per il risultato di un partito "nato appena lo scorso novembre e che oggi può già contare sul 10% di elettori ovvero 1.405 voti" spiega il responsabile Leo Vicino che tuttavia, nonostante il risultato nettamente superiore al dato nazionale e regionale, si dice "non ancora appagato, perché il nostro obiettivo primario è ricostruire l'ala di centro destra per creare una vera alternativa a questo fallimentare governo cittadino".
Sulla stessa linea anche Michele Lorusso, fresco di nomina a coordinatore cittadino di Forza Italia, il quale dopo aver rimarcato la necessità di "ricompattare l'ala moderata" manifesta tutta la sua soddisfazione per il risultato ottenuto "nonostante il difficile momento che il centro destra ha vissuto dopo la scissione a livello nazionale e il recente flop alle elezioni comunali".
Tuttavia, rimarca Lorusso "Fi, con il suo 19,86 % e 2.849 voti, è l'unico partito che può realmente esultare perché è l'unico partito che ha ottenuto un voto nuovo dato a gente nuova e carica di entusiasmo". Di qui i ringraziamenti "di cuore per quanti ci hanno sostenuto nonostante una campagna elettorale sotto tono e a quanti si sono impegnati per intercettare ogni singolo voto, a comunicare dagli amici del Movimento Schittulli, sempre fedeli e leali".
Archiviati i festeggiamenti, da domani, per tutti si apre una fase nuova. Difficile non credere che il risultato delle Europee non avrà riflessi e conseguenze anche a livello locale e, soprattutto, nelle singole sezioni cittadine divise tra correnti e poteri forti.
Per tutti, però, la nuova sfida sarà recuperare il 60% dei cittadini che, al seggio elettorale, ha preferito il sofà.
In termini percentuali, Gravina segue il trend nazionale con una vittoria netta del Partito democratico che con 4.985 voti si attesta al 34,74%. Un po' meno del dato nazionale che vede i democratici di Mattero Renzi al 40% ma "il risultato positivo è che a Gravina, il Pd cresce anche in valori assoluti se si pensa che siamo passati dai 3000 voti delle ultime politiche ai quasi 5000 di ieri" commenta il primo cittadino Alesio Valente, che nella voce porta ancora i segni dei festeggiamenti della notte precedente.
"Il voto di ieri è un chiaro segno che la cittadinanza è dalla nostra parte e con questo risultato ci da ancora maggiore fiducia e voglia di andare avanti. Fiducia che non intendiamo tradire" conclude contento "per questo risultato assolutamente positivo". Impossibile rovinare la festa a Valente quando gli si fa notare che la sinistra radicale, l'anima storica della politica gravinese, rappresentata da Tsipras ha superato di poco il 4%: "Evidentemente gli elettori di sinistra hanno preferito votare Pd". E il primo cittadino non perde il sorriso nemmeno dinanzi al dato ufficiale, fornito dal Comune, secondo cui il locale Movimento 5 stelle ha guadagnato il 27% dei consensi con 3.898 voti. "Abbiamo votato per le Europee non per le comunali" taglia corto valente deciso a godersi un risultato "tondo e bellissimo per il Pd".
Il bello delle competizioni elettorali, però, è che i risultati non solo si leggono ma si interpretano. E allora, basta cambiare versante e andare a sentire l'opposizione politica a Valente, quella che oggi è fuori dal consiglio comunale, per sentire tutta un'altra musica.
I primi ad invitare il sindaco e leader cittadino del Pd a "vedere il bicchiere mezzo vuoto" sono proprio gli attivisti del Movimento 5 stelle. Forti del risultato cittadino che registra un + 6% rispetto al dato nazionale che vede Grillo fermo al 21%, gli attivisti gravinesi esultano e promettono "continueremo ad essere la spina nel fianco di questa amministrazione e di questo sindaco. Denunceremo tutte le inefficienze del governo cittadino e ricorderemo ogni giorno al sindaco che deve dare delle risposte a tutti i cittadini e non solo ai partiti della sua sgangherata maggioranza".
Soddisfazione anche in casa centro destra. Da una parte il Nuovo Centrodestra esulta per il risultato di un partito "nato appena lo scorso novembre e che oggi può già contare sul 10% di elettori ovvero 1.405 voti" spiega il responsabile Leo Vicino che tuttavia, nonostante il risultato nettamente superiore al dato nazionale e regionale, si dice "non ancora appagato, perché il nostro obiettivo primario è ricostruire l'ala di centro destra per creare una vera alternativa a questo fallimentare governo cittadino".
Sulla stessa linea anche Michele Lorusso, fresco di nomina a coordinatore cittadino di Forza Italia, il quale dopo aver rimarcato la necessità di "ricompattare l'ala moderata" manifesta tutta la sua soddisfazione per il risultato ottenuto "nonostante il difficile momento che il centro destra ha vissuto dopo la scissione a livello nazionale e il recente flop alle elezioni comunali".
Tuttavia, rimarca Lorusso "Fi, con il suo 19,86 % e 2.849 voti, è l'unico partito che può realmente esultare perché è l'unico partito che ha ottenuto un voto nuovo dato a gente nuova e carica di entusiasmo". Di qui i ringraziamenti "di cuore per quanti ci hanno sostenuto nonostante una campagna elettorale sotto tono e a quanti si sono impegnati per intercettare ogni singolo voto, a comunicare dagli amici del Movimento Schittulli, sempre fedeli e leali".
Archiviati i festeggiamenti, da domani, per tutti si apre una fase nuova. Difficile non credere che il risultato delle Europee non avrà riflessi e conseguenze anche a livello locale e, soprattutto, nelle singole sezioni cittadine divise tra correnti e poteri forti.
Per tutti, però, la nuova sfida sarà recuperare il 60% dei cittadini che, al seggio elettorale, ha preferito il sofà.