La città
Ex convento di Santa Sofia, rinviato lo sgombero
Avviate le procedure di pignoramento per quattro abusivi. Imminente l'avvio dei lavori di recupero dell'immobile.
Gravina - lunedì 1 ottobre 2012
16.05
Destinato a diventare un centro servizi per la valorizzazione del patrimonio culturale della città Murgiana, l'ex convento di Santa Sofia, oggetto di "detenzione senza titolo o ad uso precario" da parte di alcuni occupanti sin titulo, non è ancora stato sgomberato.
Il termine ultimo per il rilascio degli immobili, operazione che sindaci e commissari prefettizi vari hanno provato ad effettuare dal lontano 2001, con contestuale recupero delle somme vantate, è scaduto ieri, ma gli appartamenti risultano ancora occupati. "E' stata concessa una proroga di qualche giorno – fanno sapere dall'ufficio legale di Palazzo di Città - una proroga di fatto e non formale per ultimare le procedure di ritinteggiatura".
Anche sul versante del recupero dei crediti la situazione non sarebbe del tutto conclusa. Due degli occupanti illegittimi, secondo quanto riferito dall'avvocatura comunale, starebbero pagando in maniera rateizzata avvalendosi del regolamento delle entrate approvato a luglio. Per altri quattro sarebbe invece stata avviata la procedura di pignoramento dei redditi pensionistici ed il 30 novembre l'Inps comparirà in giudizio per accertare la posizione dei soggetti interessati.
Lo scorso agosto il Comune aveva fatto partire le notifiche di immediato rilascio degli immobili siti all'interno del convento. Contestualmente, il Municipio paveva pubblicato il bando di gara per il restauro dell'edificio, richiamando la deliberazione esecutiva a firma del commissario straordinario Ciro Trotta con cui il 20 dicembre 2011 era stato approvato il progetto definitivo relativo al "recupero tecnico funzionale e completamento dell'ex convento di Santa Sofia", per il quale è previsto un finanziamento regionale di 2.500.000 euro.
Il termine ultimo per il rilascio degli immobili, operazione che sindaci e commissari prefettizi vari hanno provato ad effettuare dal lontano 2001, con contestuale recupero delle somme vantate, è scaduto ieri, ma gli appartamenti risultano ancora occupati. "E' stata concessa una proroga di qualche giorno – fanno sapere dall'ufficio legale di Palazzo di Città - una proroga di fatto e non formale per ultimare le procedure di ritinteggiatura".
Anche sul versante del recupero dei crediti la situazione non sarebbe del tutto conclusa. Due degli occupanti illegittimi, secondo quanto riferito dall'avvocatura comunale, starebbero pagando in maniera rateizzata avvalendosi del regolamento delle entrate approvato a luglio. Per altri quattro sarebbe invece stata avviata la procedura di pignoramento dei redditi pensionistici ed il 30 novembre l'Inps comparirà in giudizio per accertare la posizione dei soggetti interessati.
Lo scorso agosto il Comune aveva fatto partire le notifiche di immediato rilascio degli immobili siti all'interno del convento. Contestualmente, il Municipio paveva pubblicato il bando di gara per il restauro dell'edificio, richiamando la deliberazione esecutiva a firma del commissario straordinario Ciro Trotta con cui il 20 dicembre 2011 era stato approvato il progetto definitivo relativo al "recupero tecnico funzionale e completamento dell'ex convento di Santa Sofia", per il quale è previsto un finanziamento regionale di 2.500.000 euro.