nuovo piano casa- incontro Amati
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Convegni

Fabiano Amati spiega il Nuovo Piano Casa

L’estensore della legge regionale ha partecipato ad un incontro in Comune

Che cosa è il nuovo piano casa? Ve lo spiego io. Questo è il senso dell'intervento, piacevole e un po' romanzato, di Fabiano Amati, presidente della prima commissione regionale, nonché proponente della legge numero 20 del 2022, meglio conosciuta come il nuovo piano eco-casa, di cui si è parlato in un incontro organizzato dal Comune di Gravina.

Ad introdurre l'intervento del consigliere regionale è stato l'assessore all'urbanistica e pianificazione del territorio Vito Stimolo, che ha voluto fare una sintesi dei punti salienti della legge, sottolineando come Amati arriva a Gravina al termine di un percorso sul piano casa intrapreso con la città. Cinque i capisaldi della legge per Stimolo: l'individuazione degli ambiti; l'applicazione degli stessi e possibili deroghe al Prg; la questione delle superfici permeabili; la riqualificazione del patrimonio edilizio e l'occasione data ai comuni di ridisegnare il centro urbano. E chi meglio di colui che ha proposto la legge avrebbe potrebbe dare delucidazioni e chiarimenti alla platea di addetti ai lavori che hanno affollato l'aula consiliare ieri sera?

Infatti, - ha sottolineato Stimolo- il nostro obiettivo è quello di avere una interpretazione autentica della norma e un confronto diretto con l'estensore della stessa.

E Fabiano Damati non si è tirato indietro.
Una legge che intende semplificare gli iter burocratici per garantire risposte più immediate alle istanze provenienti dalla comunità, perché l'ipertrofia normativa ingessa, soprattutto nel campo dell'edilizia, l'operatività.

Una conclusione a cui Amati è giunto dopo aver fatto una ricostruzione storica e politica di come la legge è stata partorita, dando la propria disponibilità, così come fatto in altri comuni, ad accogliere osservazioni e proposte per migliorarla, "perchè tutte le leggi, appena varate andrebbero già riviste".

La legge n. 20 viene alla luce per rispondere a quelle numerose sollecitazioni di chi avrebbero voluto una legge Strutturale che garantisca certezze. "Il vecchio piano casa nasce perchè un governo nazionale decide di dare alle Regioni un potere che non avevano, avvertendole che però è un potere temporaneo e straordinario". Il potere in questione è quello, detto con metafora, "di poter entrare nel comune di Gravina, senza bussare" e far valere le proprie norme, andando in deroga agli strumenti urbanistici dei comuni.
I vantaggi sono diversi: di natura economica, perché crea economia dando la possibilità al settore dell'edilizia di incrementare il lavoro; e un vantaggio ambientale, disincentivando il consumo del suolo e garantendo l'efficientamento energetico. Non solo, ma riduce il livello di discrezionalità, salvaguardando così il principio di legalità. Senza dimenticare che il vecchio piano casa è stato conveniente anche per i Comuni che hanno introiettato somme provenienti dagli oneri di urbanizzazione e dalla monetizzazione degli standard. Insomma, per Amati si è trattato di un piano che conveniva a tutti. Per questo è stato prorogato più e più volte e anche modificato a più riprese, fino all'impugnazione della Corte Costituzionale, che di fatto costringe la Regione ha fare l'unico passo possibile: riproporre il Piano Casa in maniera strutturale e non più estemporaneo, come legge regionale.
La grande vera novità della legge 20 è quella di abilitare i Comuni a variare lo strumento urbanistico con una procedura semplificata - afferma Amati, che dà ad intendere come la norma presenti delle criticità già emerse immediatamente dopo la stesura della legge, che sicuramente nel tempo verranno modificate.

Una legge che ha bisogno di modifiche per proiettare nel futuro e comprendere quello che è la mission di una amministrazione: appagare i bisogni delle persone- ha concluso Amati.
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