Eventi
Far parlare la storia e comunicare ai contemporanei il valore delle parole
Incontro con la docente Antonia Lorusso presso la Biblioteca Finia
Gravina - lunedì 4 marzo 2024
18.06
È presso la Biblioteca Finia che si è tenuto l'incontro diretto da Antonia Lorusso docente di Discipline Letterarie e latino presso liceo statale "Giuseppe Tarantino" per parlare di letteratura e poesia, con un approfondimento sulla figura di Federigo Meninni. Un incontro che è stata anche occasione per sfogliare una sua opera risalente al 1705 e analizzarne alcune poesie. "Alcuni Gravinesi hanno avuto una passione per il mondo antico e per le opere letterarie, perciò accanto alla professione di medico Meninni si dedicava alla scrittura poetica" - ha affermato la docente.
Così Federigo Meninni ha conciliato le due cose.
È stato un esponente del barocco, corrente che si afferma in un periodo di crisi in cui c'è mancanza di certezze e diventa un modo per dar voce all'inquietudine.
Con la lettura e l'analisi delle poesie di Meninni, la gente è riuscita, attraverso la profondità delle parole, ad addentrarsi nei significati più nascosti di quei versi, nelle personificazioni che hanno suscitato nel pubblico grande interesse. È stato bello notare la variazione dei temi della poesia di Federigo, da cui emergono i rapporti con Gravina attraverso la descrizione della chiesa di Santa Maria del Suffragio, dalla quale resta meravigliato. Una meraviglia espressa in una sua bellissima figura retorica- "sentirsi vivo in cielo", così come farà Dante -spiega Antonietta Lorusso.
Nelle sue poesie non mancherà il riferimento allo stemma di Gravina e l'importanza che rivestono il grano e il vino nel nostro comune, saranno presenti poesie dedicate al cardinale Orsini e sonetti che testimoniano le incursioni a Gravina. la professoressa Lorusso ha fatto un excursus significativo che ha permesso ai partecipanti all'evento di entrare in stretto contatto e di guardare più da vicino il passato, che in realtà appartiene e continua a vivere nel presente.
Così Federigo Meninni ha conciliato le due cose.
È stato un esponente del barocco, corrente che si afferma in un periodo di crisi in cui c'è mancanza di certezze e diventa un modo per dar voce all'inquietudine.
Con la lettura e l'analisi delle poesie di Meninni, la gente è riuscita, attraverso la profondità delle parole, ad addentrarsi nei significati più nascosti di quei versi, nelle personificazioni che hanno suscitato nel pubblico grande interesse. È stato bello notare la variazione dei temi della poesia di Federigo, da cui emergono i rapporti con Gravina attraverso la descrizione della chiesa di Santa Maria del Suffragio, dalla quale resta meravigliato. Una meraviglia espressa in una sua bellissima figura retorica- "sentirsi vivo in cielo", così come farà Dante -spiega Antonietta Lorusso.
Nelle sue poesie non mancherà il riferimento allo stemma di Gravina e l'importanza che rivestono il grano e il vino nel nostro comune, saranno presenti poesie dedicate al cardinale Orsini e sonetti che testimoniano le incursioni a Gravina. la professoressa Lorusso ha fatto un excursus significativo che ha permesso ai partecipanti all'evento di entrare in stretto contatto e di guardare più da vicino il passato, che in realtà appartiene e continua a vivere nel presente.