La città
Fare chiarezza su una salma scomparsa al cimitero
Alcuni dei consiglieri di minoranza interpellano l'amministrazione
Gravina - sabato 11 luglio 2020
Gli episodi che hanno riguardato il cimitero, assunti alla ribalta della cronaca negli ultimi giorni, portano il gruppo consigliare di opposizione composto da Ignazio Lovero, Ezio Simone, Michele Lorusso, Angelo Lapolla e Giovanni De Pascale ad una profonda riflessione in merito alle responsabilità dell'accaduto, che ha danneggiato pesantemente l'immagine dell'intera città.
Si tratta della misteriosa sparizione della salma di una bambina deceduta più di trent'anni fa, per la quale l'amministrazione comunale ha anche sporto denuncia contro ignoti. Dimenticando gli organi comunali -sottolineano dal gruppo di minoranza - di avere "sottoscritto un accordo con l'ente gestore del cimitero, e che anch'esso sarebbe responsabile per la custodia delle salme stesse".
L'ipotesi che affiora nelle menti dei cinque consiglieri comunali di opposizione è che il Comune sia ricorso alla denuncia "preventiva", per evitare di assumersi qualsiasi responsabilità, anche di tipo penale, sottovalutando lo stesso ente comunale che "così esponendosi, rischi una condanna in sede penale, ove mai venga ravvisata una sua eventuale condotta calunniosa a riguardo", concludono Ignazio Lovero, Ezio Simone, Michele Lorusso, Angelo Lapolla e Giovanni De Pascale.
Si tratta della misteriosa sparizione della salma di una bambina deceduta più di trent'anni fa, per la quale l'amministrazione comunale ha anche sporto denuncia contro ignoti. Dimenticando gli organi comunali -sottolineano dal gruppo di minoranza - di avere "sottoscritto un accordo con l'ente gestore del cimitero, e che anch'esso sarebbe responsabile per la custodia delle salme stesse".
L'ipotesi che affiora nelle menti dei cinque consiglieri comunali di opposizione è che il Comune sia ricorso alla denuncia "preventiva", per evitare di assumersi qualsiasi responsabilità, anche di tipo penale, sottovalutando lo stesso ente comunale che "così esponendosi, rischi una condanna in sede penale, ove mai venga ravvisata una sua eventuale condotta calunniosa a riguardo", concludono Ignazio Lovero, Ezio Simone, Michele Lorusso, Angelo Lapolla e Giovanni De Pascale.