La città
Fedele Raguso lascia la Proloco e si porta dietro i soci
"Non ha più senso restare"
Gravina - lunedì 18 novembre 2013
9.22
Fedele Raguso lascia la Pro loco.
Dopo mesi di discussioni, accuse e ostruzionismo reciproco, l'ex presidente della Proloco Unpli di Gravina, ha deciso di gettare la spugna: "È necessario, ormai, che mi allontani per lasciar campo libero ad alcuni individui, che non coltivano sentimenti di volontariato ed ideali di servizio per la promozione culturale e turistica, poiché agiscono con fare antidemocratico e metodi da autentici prepotenti" ha dichiarato Raguso al termine dell'assemblea del 25 ottobre. L'ultima convocata in qualità di presidente.
Un'assemblea durante la quale il professore ha riassunto gli ultimi mesi di convivenza forzata tra fazioni opposte sino ad arrivare alle elezioni dello scorso settembre per il rinnovo delle carice: "Votazioni nulle perché alle operazioni di voto hanno partecipato persone non aventi diritto".
In questi mesi, Raguso ha più volte chiesto l'intervento tanto del primo cittadino quanto dei due assessori Marchetti e Varvata, preposti a rappresentare l'amministrazione comunale in seno al direttivo della Proloco. Appelli rimasti inascoltati e inviti, sino ad oggi, caduti nel vuoto come dimostrano le tante email e i tanti messaggi inviati dal professore e che ancora attendono una risposta.
"Alla luce di quanto avvenuto e di quanto avviene, e dato il comportamento di inammissibile indifferenza e ignavia del sindaco, devo abbandonare la Pro Loco ove non mi è stato possibile agire ed operare per raggiungere gli obiettivi di pacificazione ed unione. Soprattutto, non ho potuto perseguire le nobili finalità richieste dalla nobile istituzione culturale" ha concluso il presidente di garanzia, nominato proprio dal sindaco Valente a settembre 2012, con l'obiettivo specifico di riappacificare le diverse anime dell'associazione.
Fallito il suo compito e "carico di indignazione per il trattamento che mi è stato riservato e per l'indifferenza mostrata dagli amministratori nei mie confronti" Raguso ha rassegnato le dimissioni da consigliere della Proloco, portandosi dietro buona parte dei soci.
Nell'ultima assemblea del 9 novembre infatti, tanti soci, circa il 60% degli iscritti stando a quanto riferito dall'ex presidente, che hanno espresso rammarico per la situazione che si è venuta a creare e, solidali con il professore hanno rifiutato le tessere delle Proloco.
Raguso, contattato telefonicamente, si dice oramai deciso e chiudere questa vicenda buttandosi alle spalle questo anno di presidenza. " Lascio tutto a coloro che con tanta fretta sono andati alla conquista del potere. Vediamo cosa sapranno fare".
Dopo mesi di discussioni, accuse e ostruzionismo reciproco, l'ex presidente della Proloco Unpli di Gravina, ha deciso di gettare la spugna: "È necessario, ormai, che mi allontani per lasciar campo libero ad alcuni individui, che non coltivano sentimenti di volontariato ed ideali di servizio per la promozione culturale e turistica, poiché agiscono con fare antidemocratico e metodi da autentici prepotenti" ha dichiarato Raguso al termine dell'assemblea del 25 ottobre. L'ultima convocata in qualità di presidente.
Un'assemblea durante la quale il professore ha riassunto gli ultimi mesi di convivenza forzata tra fazioni opposte sino ad arrivare alle elezioni dello scorso settembre per il rinnovo delle carice: "Votazioni nulle perché alle operazioni di voto hanno partecipato persone non aventi diritto".
In questi mesi, Raguso ha più volte chiesto l'intervento tanto del primo cittadino quanto dei due assessori Marchetti e Varvata, preposti a rappresentare l'amministrazione comunale in seno al direttivo della Proloco. Appelli rimasti inascoltati e inviti, sino ad oggi, caduti nel vuoto come dimostrano le tante email e i tanti messaggi inviati dal professore e che ancora attendono una risposta.
"Alla luce di quanto avvenuto e di quanto avviene, e dato il comportamento di inammissibile indifferenza e ignavia del sindaco, devo abbandonare la Pro Loco ove non mi è stato possibile agire ed operare per raggiungere gli obiettivi di pacificazione ed unione. Soprattutto, non ho potuto perseguire le nobili finalità richieste dalla nobile istituzione culturale" ha concluso il presidente di garanzia, nominato proprio dal sindaco Valente a settembre 2012, con l'obiettivo specifico di riappacificare le diverse anime dell'associazione.
Fallito il suo compito e "carico di indignazione per il trattamento che mi è stato riservato e per l'indifferenza mostrata dagli amministratori nei mie confronti" Raguso ha rassegnato le dimissioni da consigliere della Proloco, portandosi dietro buona parte dei soci.
Nell'ultima assemblea del 9 novembre infatti, tanti soci, circa il 60% degli iscritti stando a quanto riferito dall'ex presidente, che hanno espresso rammarico per la situazione che si è venuta a creare e, solidali con il professore hanno rifiutato le tessere delle Proloco.
Raguso, contattato telefonicamente, si dice oramai deciso e chiudere questa vicenda buttandosi alle spalle questo anno di presidenza. " Lascio tutto a coloro che con tanta fretta sono andati alla conquista del potere. Vediamo cosa sapranno fare".