Territorio
"Fermare il disastro territoriale in atto con la corsa all'eolico"
Le associazioni ambientaliste scrivono al Governo. "Rispettare la capacità produttiva delle energie rinnovabili"
Gravina - giovedì 8 novembre 2012
16.10
Le associazioni ambientaliste scrivono al Governo, denunciando lo sviluppo distorto delle energie rinnovabili. Quelle stesse energie che "continuano a godere di sostegni inaccettabili. Cosi si creeranno ancora scempi territoriali e nuovi danni all'economia italiana e senza combattere seriamente i gas serra", scrivono le associazioni, chiedendo una nuova regolamentazione sulle energie rinnovabili.
Il rischio che si corre, a dire delle associaizoni firmatarie, è rappresentato da scempi al paesaggio e danni ambientali senza combattere seriamene i gas serra. "Fermare il disastro territoriale, ambientale, finanziario in atto con la corsa all'eolico, dirottare le risorse finanziarie verso più utili politiche di efficienza e risparmio energetico, investire nel rendere meno impattante il settore del trasporto, rivitalizzare ricerca e innovazione, espandere tecnologie amiche dell'ambiente come quelle nel settore del riscaldamento –raffrescamento", si legge nella istanza a firma delle associazioni Altura, Amici della Terra, Comitato Nazionale del Paesaggio, Comitato per la Bellezza, Italia Nostra, LIPU-Birdlife Italia, Mountain Wilderness, Movimento Azzurro, Stop al Consumo di Territorio, VAS.
Il cartello anti-eolico precisa che la crescita degli obiettivi di riduzione dei gas serra deve essere perseguita con convinzione ma rispettando la capacità produttiva delle stesse rinnovabili, la sostenibilità ambientale e in relazione alle possibilità offerte dal nostro territorio, che rappresenta un bene limitato, prezioso, irrinunciabile.
Il rischio che si corre, a dire delle associaizoni firmatarie, è rappresentato da scempi al paesaggio e danni ambientali senza combattere seriamene i gas serra. "Fermare il disastro territoriale, ambientale, finanziario in atto con la corsa all'eolico, dirottare le risorse finanziarie verso più utili politiche di efficienza e risparmio energetico, investire nel rendere meno impattante il settore del trasporto, rivitalizzare ricerca e innovazione, espandere tecnologie amiche dell'ambiente come quelle nel settore del riscaldamento –raffrescamento", si legge nella istanza a firma delle associazioni Altura, Amici della Terra, Comitato Nazionale del Paesaggio, Comitato per la Bellezza, Italia Nostra, LIPU-Birdlife Italia, Mountain Wilderness, Movimento Azzurro, Stop al Consumo di Territorio, VAS.
Il cartello anti-eolico precisa che la crescita degli obiettivi di riduzione dei gas serra deve essere perseguita con convinzione ma rispettando la capacità produttiva delle stesse rinnovabili, la sostenibilità ambientale e in relazione alle possibilità offerte dal nostro territorio, che rappresenta un bene limitato, prezioso, irrinunciabile.