Eventi
Fiabe, favole e alimentazione sostenibile
Un incontro dei percorsi di Settembre all’ex convento di Santa Sofia
Gravina - domenica 20 settembre 2020
19.22
Una serata nella splendida cornice dell'ex monastero di Santa Sofia, per discutere di cibo, fiabe, favole, di alimentazione sostenibile e di territorialità dei prodotti agroalimentari.
Al tavolo dei relatori, nella serata organizzata dall'associazione TourArt&Food, con il Comune di Gravina e la Fondazione E. P. Santomasi, e con la collaborazione della associazione Cuochi e Pasticceri BAT, nell'ambito del cartellone degli eventi "Percorsi di Settembre", c'erano lo chef Michele Erriquez, l'ex dirigente scolastico Lucia Pallucca, l'antropologa Laura Marchetti e il docente universitario Arturo Casieri.
Un dibattito moderato da Emma Grassi nel quale sono emersi gli stretti legami tra fiaba e cibo: alimento per i racconti ed elemento costantemente presente nelle favole e nelle fiabe "motore della storia", ma anche " elemento di denuncia di soprusi, ineguaglianze e ingiustizie"- così come ha sottolineato la prof. Marchetti, nell'illustrare il progetto della "Strada delle Fiabe" portato avanti dalla Regione Puglia in collaborazione con l'enciclopedia Treccani.
Il cibo che assume significati differenti all'interno delle varie fiabe: dalla morte all'amore, dal desiderio al rifiuto, dalla generosità all'avarizia. Un elemento che sarà pregnante nel percorso della "Strada delle Fiabe" ideato dalla prof. Marchetti, in un processo di continua salvaguardia dell'identità culturale della popolazioni lucane e pugliesi e dell'ambiente in cui tali narrazioni si sono sviluppate. Anche perché intorno al cibo ruota la vita, -le ha fatto eco Lucia Pallucca, che ha elencato una serie di esempi di fiabe locali che hanno come elemento principale il cibo. Un cibo che è carestia e abbondanza, che non c'è e che compare quasi miracolosamente, che però è un nutrimento per l'anima e per il corpo, che non necessità di grosse elaborazioni, ma che rappresenta anche, nella sua semplicità, la cultura contadina che spesso ha accompagnato le fiabe e i racconti: radice identitaria delle fiabe del Sud.
Per questo adesso si stanno rivalutando i prodotti della nostra terra, i semplici ingredienti e i cibi "antichi", che rappresentano la vera nuova frontiera di una certa gastronomia- ha spiegato lo chef, Michele Erriquez.
Prodotti che non possono non tener conto della sicurezza e della sovranità alimentare: concetti di cui ha dato ampia spiegazione il prof. Casieri, mettendo in risalto l'esigenza di avere un cibo che sia "eticamente" ed economicamente sostenibile. Insomma, una bella serata animata dalle note del chitarrista Kevin Grieco, che ha visto come atto finale e degna conclusione una degustazione di un primo piatto composto dai prodotti tipici del nostro territorio (Penne di lenticchie rosse con pesto campestre e pallone di Gravina), sapientemente dosati dallo chef Michele Varvara, che ha deliziato il palato dei presenti.
Al tavolo dei relatori, nella serata organizzata dall'associazione TourArt&Food, con il Comune di Gravina e la Fondazione E. P. Santomasi, e con la collaborazione della associazione Cuochi e Pasticceri BAT, nell'ambito del cartellone degli eventi "Percorsi di Settembre", c'erano lo chef Michele Erriquez, l'ex dirigente scolastico Lucia Pallucca, l'antropologa Laura Marchetti e il docente universitario Arturo Casieri.
Un dibattito moderato da Emma Grassi nel quale sono emersi gli stretti legami tra fiaba e cibo: alimento per i racconti ed elemento costantemente presente nelle favole e nelle fiabe "motore della storia", ma anche " elemento di denuncia di soprusi, ineguaglianze e ingiustizie"- così come ha sottolineato la prof. Marchetti, nell'illustrare il progetto della "Strada delle Fiabe" portato avanti dalla Regione Puglia in collaborazione con l'enciclopedia Treccani.
Il cibo che assume significati differenti all'interno delle varie fiabe: dalla morte all'amore, dal desiderio al rifiuto, dalla generosità all'avarizia. Un elemento che sarà pregnante nel percorso della "Strada delle Fiabe" ideato dalla prof. Marchetti, in un processo di continua salvaguardia dell'identità culturale della popolazioni lucane e pugliesi e dell'ambiente in cui tali narrazioni si sono sviluppate. Anche perché intorno al cibo ruota la vita, -le ha fatto eco Lucia Pallucca, che ha elencato una serie di esempi di fiabe locali che hanno come elemento principale il cibo. Un cibo che è carestia e abbondanza, che non c'è e che compare quasi miracolosamente, che però è un nutrimento per l'anima e per il corpo, che non necessità di grosse elaborazioni, ma che rappresenta anche, nella sua semplicità, la cultura contadina che spesso ha accompagnato le fiabe e i racconti: radice identitaria delle fiabe del Sud.
Per questo adesso si stanno rivalutando i prodotti della nostra terra, i semplici ingredienti e i cibi "antichi", che rappresentano la vera nuova frontiera di una certa gastronomia- ha spiegato lo chef, Michele Erriquez.
Prodotti che non possono non tener conto della sicurezza e della sovranità alimentare: concetti di cui ha dato ampia spiegazione il prof. Casieri, mettendo in risalto l'esigenza di avere un cibo che sia "eticamente" ed economicamente sostenibile. Insomma, una bella serata animata dalle note del chitarrista Kevin Grieco, che ha visto come atto finale e degna conclusione una degustazione di un primo piatto composto dai prodotti tipici del nostro territorio (Penne di lenticchie rosse con pesto campestre e pallone di Gravina), sapientemente dosati dallo chef Michele Varvara, che ha deliziato il palato dei presenti.