IAT Gravina trasferito presso il Museo Civico
IAT Gravina trasferito presso il Museo Civico
Politica

Fibrillazioni e singoli interessi rallentano l'azione amministrativa

Articolo 1- MDP riassume il fallimento dell'amministrazione Valente

Gravina aspetta. E chissà se ancora spera di vedere realizzati quei progetti tanto decantati in campagna elettorale e che oggi, ad un anno dall'insediamento della nuova amministrazione, sono ancora fermi al palo.
A sollevare dubbi sulla reale volontà politica di dare sostanza alle parole sono i rappresentanti della locale sezione di Art. 1 MDP che si dicono molto critici sul modus operandi del governo targato Valente.
"E' sotto gli occhi di tutti come l'attuale Amministrazione targata Valente si vada caratterizzando di nuove e imprevedibili "fibrillazioni", già presenti nella prima legislatura, che puntualmente si riconfermano, influenzando non poco l'azione politico/amministrativa: i risultati provocano continue frizioni e rallentamenti a danno della Città – si legge in una nota stampa – Ci eravamo illusi che la continuità amministrativa potesse essere un valore aggiunto, che avrebbe potuto rendere più facile realizzare progetti non conseguiti (o non terminati) nella prima legislatura. Così purtroppo non è stato, almeno sino ad oggi".

Le cause di questo continuo ritardo nella realizzazione del programma sarebbero da ricercare nelle "continue tensioni e fibrillazioni da parte di alcune forze politiche di maggioranza (vedi il "Patto Federativo") e continui "mal di pancia" di singoli consiglieri, puntualmente risolte con le più svariate giustificazioni dei singoli e con proclami di rassicurazione di tenuta della maggioranza da parte del Sindaco. Tutto ciò non ci appassiona, ma il semplice fatto dell'esistenza di questi teatrini, danno la misura del problema. Ci sembra evidente che l'attuale legislatura si vada connotando di contenuti politici, di proposizioni e di idee programmatiche di bassissimo livello: oltre a pochi progetti ereditati dai primi cinque anni manca una previsione seria e quasi sempre si naviga a vista. Anche le opposizioni non aiutano ad alzare il livello del confronto".

Per articolo 1, dopo aver preso atto della situazione politica, auspica un confronto serio e soprattutto carico di soluzioni sui temi più importanti della città di cui solo alcuni sono menzionati:
- Un nuovo Piano Urbanistico Generale: riteniamo necessaria l'adozione di un nuovo PUG, sia per adeguare il vecchio strumento urbanistico (P.R.G. adottato nel 1994) alle indicazioni del nuovo Piano Paesaggistico come prevede la norma, sia per avviare una nuova stagione attraverso una pianificazione generale e strategica e una seria riqualificazione urbana. La stessa giunta Valente aveva approvato una delibera nella quale si dava avvio all'affidamento e alla redazione di un nuovo e condiviso PUG, ma tutto pare fermo a quella delibera. Cosa s'intende fare?
- Il Sistema dei musei e il Museo civico archeologico: nel 2012 si recuperarono fondi destinati al Sistema dei Musei, P.O. FESR 2007/2013 per interventi relativi all'Area Vasta Murgia; il Comune di Gravina in Puglia affidava una serie di lavori per la riapertura del Museo Civico. Ad oggi non sappiamo nulla dei siti archeologici afferenti al Sistema Musei e del Museo Civico di p.zza Benedetto XIII, se non che sia gestito dalla Fondazione E. P. Santomasi. Che fine hanno fatto i reperti da esporre? Come si intende procedere per l'affidamento e la relativa gestione? Di questo passo resterà una vera e propria "chimera": l'ennesima.
- La nuova Piscina comunale: nel programma elettorale di Alesio Valente era previsto l'avvio della realizzazione della famosa piscina comunale. A che punto siamo?
- Il Museo dell'Acqua e della Pietra: Su questo finanziamento, che fu proposto dall'ex Provincia di Bari e previsto nel Programma Regionale per la tutela dell'ambiente, non si hanno più notizie. A dicembre scorso a seguito di un nostro comunicato nel quale si chiedeva all'Amministrazione Comunale a che punto fosse il progetto ed il finanziamento, l'Amministrazione Valente ci rispose in modo rassicurante. Ad oggi, a distanza di sei mesi nulla si sa, e poiché noi non dimentichiamo, siamo ancora qui a chiedere se i fondi sono disponibili e se possano essere ancora spesi. Per chiarezza e per non fare confusione (come quella creata recentemente da forze di opposizione) vorremmo capire a che punto sono i fondi della seconda trance del finanziamento, per un totale di € 500.000 circa, che dovevano prevedere l'individuazione di un Museo naturale a cielo aperto da realizzarsi sulla gravina. Attendiamo una risposta certa.
- La candidatura UNESCO: dell'iter per l'ingresso nei siti protetti dall'UNESCO non si sa più nulla; si doveva allargare l'area e la perimetrazione del sito di Matera per comprendere anche i valori storici e paesaggistici della nostra città. E' apparso sin da subito evidente che l'intera procedura, sostenuta dal Sindaco Alesio Valente, fosse di dubbia bontà, poco strategica e, ancor più grave, tenuta sempre in sordina, nel pieno silenzio, senza alcuna rassicurazione politica da parte della città di Matera. Ennesima occasione mancata. Ora vorremmo sapere da dove ripartire?
- Il Museo della Civiltà contadina: uno dei beni immateriali più importanti presenti nella nostra città, che rimanda alla nostra terra e alle sue tradizioni legate al lavoro dei nostri padri, non sappiamo dove sia prevista la sua collocazione, se avrà una sistemazione e non sappiamo se i pezzi saranno un domani esposti al pubblico. Qual è lo stato dell'arte?
- La Fiera Regionale di San Giorgio: quali sono le scelte per il futuro? Quale anima vogliamo dare a quel contenitore? Come può diventare occasione ed opportunità per il territorio e per la popolazione? Eterna manifestazione per pochi giorni, ma forse per molti interessi?
- Il Turismo e i punti info: per i locali di Via Matteotti destinati allo IAT e al Consorzio Turistico, oramai inutilizzati da tempo, a chi servono? Qual è il destino di questi locali? E lo stesso dicasi per i locali di via Tevere sede dell'Ufficio del lavoro, chiusi già dal giorno dopo la firma del contratto di fitto. Qual è il futuro utilizzo? L'esborso dei fitti pare certo, ma vorremmo conoscerne l'uso a cui sono destinati. Attendiamo risposte.
- Il Complesso di Santa Sofia: un contenitore recuperato solo sulla base di un restauro strutturale dell'immobile senza aver mai pensato ad una sua utilizzazione o ad una adeguata fruizione. Attualmente vuoto e irrimediabilmente a rischio di atti vandalici, anzi pare già soggetto a manutenzione dopo la sua apertura al pubblico. Chi gestisce la struttura? Chi ha le chiavi? Qual è il suo futuro?


"Appare chiara – conclude il documento politico - l'esigenza di un cambio di passo, di una nuova stagione fatta di scelte in ordine alle esigenze della città e non più influenzate dai soliti meccanismi "pre e post" elettorale di gestione della cosa pubblica, che hanno visto sempre più accentrare le scelte attorno a Valente e al suo entourage. Spiace dirlo, ma ci sembra di vivere in una città sospesa, che rincorre le sue emergenze, con mille progetti irrealizzati e con tanti (questo ancora più disdicevole) realizzati ed inutilizzati, il che rappresenta una beffa ai cittadini e uno spreco di risorse finanziarie".
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