La città
Finanziamenti ministeriali per opere pubbliche: Gravina non c’è
Palazzo di Città: “il Comune ha risposto ad altri avvisi pubblici”
Gravina - lunedì 13 settembre 2021
18.30
Per alcuni quasi non fa più notizia, per altri c'è sempre il rammarico per ciò che, invece, si poteva fare e non si è fatto: un'altra occasione perduta, un altro treno passato che chissà se tornerà mai più.
Certo a scorrere le liste dei Comuni che hanno presentato progetti finanziati dal Ministero dell'Interno e non vedere tra i partecipanti la città di Gravina fa sorgere il dubbio che qui gli edifici e le strutture pubbliche godano di ottima salute, altrimenti non si spiegherebbe l'assenza tra le pretendenti ad un finanziamento della città del grano e del vino. Le opere finanziabili riguardano investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; investimenti in messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti; investimenti di messa in sicurezza ed efficientamento energetico di edifici con precedenza per edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell'ente comunale.
Un finanziamento che arriva il 25 agosto, dopo il decreto dello scorso 23 febbraio con il quale si è provveduto a finanziare più di 2.800 opere su tutto il territorio nazionale per un ammontare complessivo di circa 1,85 miliardi di euro. Attraverso l'avviso del Ministero la Puglia ha ricevuto finanziamenti per 256 interventi. 31 sono stati i progetti presentati dai comuni della Provincia di Bari, dei quali 29 sono stati quelli finanziati, spalmati su 14 comuni dei 17 richiedenti. Tra questi si deve registrare anche il successo di alcuni Comuni vicini come la città di Altamura, per la quale ci sono 3 progetti per un totale di 1,8 milioni di investimenti e per il Comune di Poggiorsini che ha ottenuto un finanziamento di quasi 1 milione di euro. La domanda che in tanti si pongono sempre la stessa: perché Gravina non è presente tra i Comuni che hanno partecipato al bando del Ministero dell'Interno?
Pronta risposta arriva da Palazzo di Città per fugare ogni dubbio e spegnere ogni polemica sul nascere. "In realtà - si precisa da Palazzo di Città - negli ultimi quattro mesi il Comune ha già risposto e partecipato a due avvisi pubblici, ritenuti più rispondenti alle esigenze della città e maggiormente in linea con i programmi e gli intendimenti dell'amministrazione comunale. Gli avvisi in questione riguardavano l'adeguamento funzionale e la messa in sicurezza dell'impiantistica delle palestre, delle aree di gioco, di impianti sportivi adibiti a uso didattico, di mense scolastiche e relativo allestimento, la realizzazione di asili. Nello specifico, i progetti candidati riguardano il rifacimento e l'adeguamento (per un importo complessivo di oltre mezzo milioni di euro) delle palestre delle scuole "Ingannamorte" e "San Giovanni Bosco" e la creazione dell'asilo di via Matera e di quello della scuola "Don Saverio Valerio". Per queste due ultime, in particolare, è notizia recente l'approvazione della graduatoria provvisoria dei progetti ritenuti cangiabili, tra i quali figurano anche i due asili gravinesi. Insomma, si va avanti e si lavora per la città, cogliendo risultati importanti".
Basterà questa risposta a convincere i più scettici e i detrattori dell'operato dell'amministrazione comunale?
Certo a scorrere le liste dei Comuni che hanno presentato progetti finanziati dal Ministero dell'Interno e non vedere tra i partecipanti la città di Gravina fa sorgere il dubbio che qui gli edifici e le strutture pubbliche godano di ottima salute, altrimenti non si spiegherebbe l'assenza tra le pretendenti ad un finanziamento della città del grano e del vino. Le opere finanziabili riguardano investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; investimenti in messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti; investimenti di messa in sicurezza ed efficientamento energetico di edifici con precedenza per edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell'ente comunale.
Un finanziamento che arriva il 25 agosto, dopo il decreto dello scorso 23 febbraio con il quale si è provveduto a finanziare più di 2.800 opere su tutto il territorio nazionale per un ammontare complessivo di circa 1,85 miliardi di euro. Attraverso l'avviso del Ministero la Puglia ha ricevuto finanziamenti per 256 interventi. 31 sono stati i progetti presentati dai comuni della Provincia di Bari, dei quali 29 sono stati quelli finanziati, spalmati su 14 comuni dei 17 richiedenti. Tra questi si deve registrare anche il successo di alcuni Comuni vicini come la città di Altamura, per la quale ci sono 3 progetti per un totale di 1,8 milioni di investimenti e per il Comune di Poggiorsini che ha ottenuto un finanziamento di quasi 1 milione di euro. La domanda che in tanti si pongono sempre la stessa: perché Gravina non è presente tra i Comuni che hanno partecipato al bando del Ministero dell'Interno?
Pronta risposta arriva da Palazzo di Città per fugare ogni dubbio e spegnere ogni polemica sul nascere. "In realtà - si precisa da Palazzo di Città - negli ultimi quattro mesi il Comune ha già risposto e partecipato a due avvisi pubblici, ritenuti più rispondenti alle esigenze della città e maggiormente in linea con i programmi e gli intendimenti dell'amministrazione comunale. Gli avvisi in questione riguardavano l'adeguamento funzionale e la messa in sicurezza dell'impiantistica delle palestre, delle aree di gioco, di impianti sportivi adibiti a uso didattico, di mense scolastiche e relativo allestimento, la realizzazione di asili. Nello specifico, i progetti candidati riguardano il rifacimento e l'adeguamento (per un importo complessivo di oltre mezzo milioni di euro) delle palestre delle scuole "Ingannamorte" e "San Giovanni Bosco" e la creazione dell'asilo di via Matera e di quello della scuola "Don Saverio Valerio". Per queste due ultime, in particolare, è notizia recente l'approvazione della graduatoria provvisoria dei progetti ritenuti cangiabili, tra i quali figurano anche i due asili gravinesi. Insomma, si va avanti e si lavora per la città, cogliendo risultati importanti".
Basterà questa risposta a convincere i più scettici e i detrattori dell'operato dell'amministrazione comunale?